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Redazione TirrenoNews

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Oggi 8 agosto nel bel mezzo della stagione turistica il personale della Guardia Costiera di Maratea, coordinato dal tenente di vascello Angelo Labella, ha scoperto che una storica struttura turistica nelle vicinanze della Torre Talao, a Scalea, con un rinomato bar ed un rinomato ristorante era sprovvista di titolo di concessione

In sostanza lo stabilimento , esercitava un non diritto n e sottraeva all’uso pubblico un tratto di arenile demaniale, circa 1.300 mq.

Non solo ma secondo gli investigatori erano state realizzate senza titolo sul suolo demaniale alcune opere (anche permanenti e di difficile rimozione) come bar, ristorante, parcheggi, patio e servizi igienici.

Da qui il sequestro preventivo di tutte le strutture ritenute abusive, e l’invio degli atti alla Procura di Paola per la convalida.

“La vicenda – scrive la Guardia costiera - evidenzia la criticità delle problematiche legate all’utilizzo dei litorali e la necessità che venga mantenuta alta l’attenzione su una forma di inquinamento ambientale che inevitabilmente incide negativamente sull’utilizzo e gestione dell’ambiente marino e costiero. Il monitoraggio sul corretto uso demanio marittimo della Guardia Costiera di Maratea continuerà senza sosta a garanzia della legalità su tutto il litorale di competenza. L’Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Maratea, ricorda inoltre il numero blu 1530 per le emergenze in mare, valido su tutto il territorio nazionale 24 ore al giorno e utilizzabile gratuitamente sia da telefonia fissa che da cellulare oltre al numero di telefono 0973 87 68 59 della Sala Operativa del Comando in intestazione, anch’esso operativo 24 ore al giorno.L’Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea, nell'ambito dell’Operazione denominata “Mare Sicuro 2015”, eseguita sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e su disposizione della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata Tirrenica, quotidianamente svolge attività di analisi programmatica dei litorali e degli specchi acquei, espletate mediante un capillare monitoraggio delle coste e degli eventi che sulle stesse si sviluppano”.

Resta da chiedersi come mai siffatte irregolarità siano state accertate dopo tanto( troppo) tempo

Il traffico ad Amantea . Senza parole. Numero 1

Sabato, 08 Agosto 2015 19:48 Pubblicato in Primo Piano

E’ il giorno 8 agosto 2015.

Siamo nel pieno di una estate difficile durante la quale un po’ tutti si lamentano, ad iniziare dagli albergatori, dai ristoratori , dai commercianti.

E tutti invocano quel turismo ( o meglio quei turisti) che non c’è più; quel turismo che lasciava le tasche degli amanteani capaci di rispondere alle esigenze di un inverno greve e grigio.

Amantea non è più la terza.

Semmai è la terza dal fondo della lista!

Mille le ragioni.

Guardate le condizioni del traffico.

Siamo all’incrocio tra via Mazzini e via Elisabetta Noto

Vengo dall’ex arena Sicoli e devo immettermi in via Mazzini.

Impossibile.

L’ultima auto su via E Noto prima di Via Mazzini esce addirittura dalla linea del marciapiedi ( vedi foto)

Un’auto è parcheggiata su Via Mazzini proprio all’incrocio con via E Noto.(vedi foto)

Tutte e due mi impediscono di svoltare a destra

Sono costretto ad arrivare a via Margherita , svoltare su via Orti e riprendere via Mazzini dal suo inizio.

Per fortuna che non hanno ancora chiuso il tratto di via E Noto che va da via Mazzini a via Margherita come fanno ogni sera per soddisfare le esigenze di un ristoratore.

Diversamente avrei dovuto fermarmi , scendere dall’auto, chiuderla ed andare a chiamare i Carabinieri.

Resto senza parole.

Poi decido di fotografare tutto e mostrarlo.

Ma non crediate che sia il solo posto di questa Amantea abbandonata, alla inciviltà, alla arroganza, alla incuria , dove ognuno può fare quello che vuole ( e di più).

Ma davvero Amantea vuole un vero turismo?

E perché mai dovrebbe averlo?

E per stasera mi fermo qui, ma da domani continuerò con altri senza parole!

Ma che cosa e' successo al fiume Oliva?

Venerdì, 07 Agosto 2015 18:07 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

Eravamo rimasti alla lieta notizia che il fiume Oliva ( Ve lo ricordate? Quello che venne definito il terzo fiume più inquinato d’Italia. Diventato tale a furor di popolo e di Jolly Rosso….) aveva acque pulitissime , senza nemmeno un colibatterio od un colifecale.

Da non credere, dopo tante voci contrarie.

Non si trovava più nemmeno il percolato dei rifiuti ( e quant’altro, ovviamente) che ora (?) si scopre, come da questo sito a suo tempo documentato, erano stati sversati nel suo letto producendo forti danni ambientali.

E da domenica scorsa i nuovi problemi.

Le acque son diventate rosso scuro(qualcuno che abita nella zona dice quasi nere)

Tempo un pomeriggio e la notte successiva che le acque si sono diluite con quelle marine

Ma sul fondo del fiume è rimasto il colore vedete nelle foto.

Siamo stati interessati del fatto ed abbiamo scattato le immagini che vi mostriamo.

Abbiamo interessato l’amministrazione ma senza alcun risultato

Oggi siamo ritornati a vedere la situazione.

Notevolmente migliorata

A bocce ferme si parla di più e così sono venute fuori alcune voci che parlano di una immissione ovviamente non autorizzata.

Due domande.

Possibile che la gente del posto sia così spaventata da essere diventata omertosa ?

Possibile che l’amministrazione comunale sia così presa dai selfie e dai palchi che non abbia tempo né la voglia di adottare le misure previste dal progetto che è abbandonato e dormiente nei suoi stipi od archivi e che offre le soluzioni a questi ed altri gravi problemi dei fiumi e del mare?

Possibile che si continui a permettere queste immissioni senza esercitare i necessari, possibili e dovuti controlli?

Ma in che mondo viviamo?

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