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Colombia-Londra-Cosenza la coca arriva nel pacco.

Venerdì, 21 Agosto 2015 18:27 Pubblicato in Cosenza

Gli investigatori antinarcotici inglesi hanno segnalato alla Questura di Cosenza l’arrivo di un pacco sospetto dalla Colombia

Tutto è iniziato il 5 agosto.

Gli investigatori italiani hanno avvertito la competente procura della repubblica di Cosenza che ha coordinato tutta la operazione.

Nella conferenza stampa il procuratore aggiunto Marisa Manzini, ha evidenziato il lavoro intenso della squadra mobile di Cosenza e del sostituto procuratore Giuseppe Visconti, ed ha dichiarato:

«Un'operazione sotto copertura nella quale c'è stata piena collaborazione con le autorità britanniche che ci hanno segnalato la presenza di un pacco di sostanza stupefacente indirizzata a un cosentino.

La droga, che si trovava a Londra, doveva varcare i confini per giungere a Cosenza. Abbiamo dovuto individuare il soggetto destinatario del pacco ed è stata nostra premura evitare che quella cocaina fosse immessa nel mercato.

Il mittente è colombiano ed è confermato il collegamento tra la Calabria e la Colombia. In quasi quindici giorni è stato fatto un lavoro importante di coordinamento».

E’ intervenuto anche il capo della Mobile Giuseppe Zanfini il quale ha precisato che “ La cocaina era occultata all'interno di una sedia.

L'attività di indagine ha consentito di organizzare la consegna controllata della droga.

Abbiamo nominato due poliziotti della sezione Narcotici che hanno lavorato senza destare sospetti prendendo in consegna il pacco che ieri hanno consegnato sotto copertura a Mendicino a casa di Antonio Segreti.

Ciò è stato fatto dopo aver avuto la certezza che Segreti fosse a casa.

Lì sono andati due poliziotti con la divisa della società che doveva fare la consegna del pacco.

A quel punto, Segreti ha accettato la consegna del pacco e lì sono intervenuti i poliziotti.

Nel pacco c'erano una poltroncina in cui era nascosta la cocaina, un poncho messicano, cartoline.

La droga era stata infilata in tutta la struttura metallica della sedia e, dopo l'autorizzazione della Procura di Cosenza per aprire il pacco, è stato necessario chiamare i vigili del fuoco per tirare fuori lo stupefacente.

Si tratta di circa seicento grammi di cocaina purissima, cioè almeno due chili e mezzo al dettaglio che avrebbero fruttato circa 300mila euro.

A casa di Segreti abbiamo trovato bilancino di precisione e due coltelli di serramanico sporchi di polvere bianca che riteniamo fosse cocaina, che ora saranno analizzato».

Basta un comunicato pregno di parole ad effetto come quello successivo per far dimenticare lo stato di abbandono del centro storico di Amantea?

Per chi conosce la verità della sua situazione , sicuramente no!.

 

Per chi sa che i suoi immobili sono in vendita ,sicuramente no!.

Per chi sa che al castello non si arriva, sicuramente no!

Per chi sa che il collegio dei Gesuiti( ex carcere) è disperatamente ingabbiato e non fruibile, sicuramente no!.

Per chi sa che alla Chiesa di San Francesco d’Assisi non si arriva, sicuramente no!.

 

Per chi sa che le “case sciollate” sono sempre disperatamente “sciollate” dal 1943, sicuramente no!

Per chi sa che da via Duomo non si passa da decenni, sicuramente no!

Per chi sa che la antica via del Carcere è chiusa dai crolli delle case, sicuramente no!.

Per chi sa che la storica zona del “forno vecchio” e della chiesa di San Nicola dell’eremo” è chiusa ed impraticabile da decenni, sicuramente no!.

E potremmo continuare a lungo.

Eppure qualcuno tenta di far scomparire la verità, sperando di far dimenticare il forte stato di abbandono del centro storico, quello che, magari dalle 20.00 in avanti, non si vede.

Nei prossimi giorni , appena finita la stagione estiva, vi mostreremo le vergogne di un centro storico dimenticato ed abbandonato come il nostro.

E solo per amore di verità!

Ed ora eccovi il comunicato” Mostrare il centro storico al meglio delle sue potenzialità avviando un’azione di recupero e di promozione che potrà poi essere potenziata ed integrata nei mesi a venire.

Un progetto di ampio respiro che il prossimo 27 e 28 agosto, a partire dalle ore 20, conoscerà la sua prima fase, grazie all’organizzazione di una due giorni di eventi che consentiranno di vivere nel modo più completo possibile la storia, l’atmosfera, ma soprattutto il senso di accoglienza che solo il borgo antico riesce ad offrire. Qui ogni angolo è una scoperta: le stradine che si inerpicano verso il castello fanno da contraltare alle scalinate che scendono verso il mare, in un gioco prospettico che trasmette incanto a primo sguardo.

«La rinascita della città vecchia – spiegano all’unisono i consiglieri di maggioranza Elena Arone e Giusi Osso – passa necessariamente attraverso la sua conoscenza. Il centro storico viene spesso comunicato con l’ausilio dei racconti degli anziani che qui sono nati e cresciuti e poco dalle esperienze dirette delle nuove generazioni. Con l’organizzazione di questi due giorni di eventi che abbiamo intitolato “Sognando il centro storico tra storia e gusto” vogliamo cercare di abbinare questi due mondi così diversi, consentendo ai giovani di crearsi una propria idea dell’Amantea che fu e a coloro che giovani non sono più di ritrovare lo spirito e il calore della propria infanzia. Nostalgia e innovazione insieme».

Il programma è ampio e diversificato ed è stato realizzato con il contributo delle attività commerciali che operano lungo corso Umberto I: dalla degustazione di prodotti tipici all’osservazione degli astri e delle costellazioni, dall’artigianato alla musica folk, dalla pittura all’architettura. Tutto diventerà fruibile semplicemente camminando.

«Siamo convinte – rimarcano la Osso e la Arone – di aver dato forma e sostanza ad un progetto che unisce l’identità amanteana in tutte le sue forme. Invitiamo dunque turisti e residenti a vivere questi momenti in un abbraccio infinito, con l’obiettivo di sentirsi tutti parte di una comunità che vuole tornare a splendere non solo per il suo presente, ma anche per il suo passato».

Ancora un appello per il lungomare.

Scrive Francesca Menichino:” Riteniamo importante tornare sul tema del piano delle opere pubbliche che richiama indirettamente il discorso del lungomare. Come ha evidenziato correttamente il Quotidiano di ieri è errato collegare al Piano triennale 2015 il discorso della devoluzione del mutuo per il lungomare: i due atti - raccolta firme per il lungomare e piano delle opere pubbliche 2015 – vanno tenuti ben distinti perché i 2 milioni e mezzo erano utilizzati come fonte di finanziamento del Piano 2014 e non riguardano il Piano 2015.

E’ innegabile però che tra i due aspetti vi sia uno stretto legame: il nuovo Piano ricalca quella visione della città che trascura le priorità quale era il lungomare, sia che si facesse con il vecchio progetto che con uno nuovo e più partecipato, mentre la legge dice chiaramente che “sono da ritenere comunque prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati” (art.128 Codice Appalti). Il piano 2015 ancora una volta è frutto di scelte miopi perché manca l’idea d’insieme della città, del suo sviluppo e della sua vocazione turistica. Le scelte poi non sono state condivise con i cittadini come prescrive la legge, che con chiarezza dà e incentiva la possibilità di fare osservazioni a tutti i cittadini, e non solo a pochi direttamente interessati e vicini agli amministratori di turno.

Ecco perché il Piano delle opere pubbliche è illegittimo, al di là della indiscutibile importanza di alcune opere previste.

E poi, cosa gravissima, il piano 2015 prevede tra le fonti di finanziamento ancora una volta un mutuo, un nuovo mutuo di 1.160.000 euro.

In base a tutte queste considerazioni abbiamo definito contraddittorio il voto favorevole del gruppo Mazzei, voto che ha suscitato un penoso ringraziamento da parte del vicesindaco Morelli. Questo comportamento evidenzia che la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici è omologabile a questa maggioranza con cui ha peraltro condiviso le due ultime consiliature per distaccarsene solo nel momento della formazione delle liste, dopo averne avallato tutti i provvedimenti amministrativi, anche quelli più dannosi per la città.

Avevamo accettato come M5S di costituire il Comitato Lungomare evitando partigianerie per formare un fronte comune, ci era parso che attraverso la raccolta firme allargata e condivisa si potesse davvero raggiungere da parte di tutti un risultato importante per la città.

La battaglia relativa al lungomare è stata un’esperienza importante ed è stata ampia e sentita la partecipazione: a nostra memoria è la prima volta che una proposta dei cittadini viene discussa in consiglio comunale e a nostro avviso è valsa la pena combatterla, perché vi abbiamo partecipato non come gruppo politico rappresentato in consiglio ma come cittadini impegnati per il bene di Amantea, accettando di costituire un comitato cittadino accanto ad altri cittadini e a tante associazioni, ognuno conservando inevitabilmente ed orgogliosamente la propria identità ( Alleghiamo video della dichiarazione fatta in occasione della presentazione in sala consiliare del Comitato Lungomare).Conserviamo la coerenza dei comportamenti, non condividendo la scelta di chi ha approvato o si è astenuto sul Piano delle opere.Non capiterà più di fornire occasioni del genere ad altri se alla prova dei fatti i risultati palesano contraddizioni e incoerenza.

E se qualcuno tra maggioranza e opposizione ha coscienza dei propri atti, faccia ammenda di quanto compiuto in un passato che ripercuote sul presente drammatiche conseguenze. Altrimenti ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti a se stessi ed al Paese.

La battaglia relativa al lungomare per noi prosegue, se necessario impugnando la delibera con cui l’amministrazione ha respinto la proposta dei cittadini.

Il Lungomare di Amantea, una delle più importanti vetrine del territorio, merita dignità e decoro.

Quello che continueremo a chiedere all’amministrazione al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici finchè non si determinino in tal senso.

Il M5s attende adeguate risposte insieme ai cittadini di Amantea.

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