
Redazione TirrenoNews
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Le ferrovie si fanno in quattro: veloci e lente, “piu' ”sicure e “meno” sicure
Martedì, 01 Settembre 2015 19:40 Pubblicato in MondoSi tratta di due novità vecchie quali i treni veloci( nel nord Italia) ed i treni lenti ( nel sud Italia) . Ovviamente quando questi ultimi non sono soppressi!
Poi ci sono le due novità recentissime.
Ambedue nascono come conseguenza del recente l'attacco al Thalys Amsterdam-Parigi del 21 agosto.
La prima è quella relativa ai “gate” già attivi nelle stazioni di Milano, Roma e Firenze e grazie ai quali si sono ridotti del 90% dei reati all'interno dell'area 'protetta', e, fra breve, da attivare a Bologna, Napoli e Torino.
Le stazioni ferroviarie saranno così ripartibili tra quelle sicure e le altre.
La seconda è quella relativa ai biglietti nominativi ai treni di lunga percorrenza.
In sostanza, oltre al biglietto nominativo, saranno effettuati controlli più numerosi dei bagagli, del personale di servizio e degli stessi passeggeri.
Si prefigura una modifica ai patti di Schengen, il cui principale obiettivo era stato proprio quello di promuovere una maggiore libertà nei trasporti.
Siamo di fronte ad una misura preventiva per eventuali attacchi terroristici.
Ovviamente aumenterà lo scambio di informazioni sui sospetti jihadisti e su delinquenti e terroristi con formazione di un elenco europeo che segnali con immediatezza eventuali nominativi da tenere sotto controllo.
Nessuna sicurezza per gli altri treni.
Peraltro i poliziotti delle ferrovie ( Il Giornale.it del 31 agosto2015) “Al momento sono 5mila i poliziotti a regime, di cui solo 2mila impiegati nelle stazioni”.
Ma gli altri 3000 dove sono?
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Terme Luigiane. 500 i posti a rischio, ma firmano in 197.
Martedì, 01 Settembre 2015 17:22 Pubblicato in PaolaLe Terme Luigiane gestite dalla S.A.TE.CA. spa, sono un realtà. Occupano 250 persone, erogano circa 400.00 prestazioni a 18.000 clienti.
I soli alberghi S.A.TE.CA. hanno raggiunto lo scorso anno le 31.000 presenze.
Ma ora sembra che siano a rischio.
Il rischio è che le Terme Luigiane , azienda storica e leader del settore in Calabria, possano chiudere a fine ottobre, al termine dell’attuale stagione termale.
Un rischio che discende dalla scadenza ormai prossima (aprile 2016) del contratto di sub concessione tra i Comuni interessati, Acquappesa e Guardia Piemontese, e la società S.A.TE.CA spa.
Sarebbero le uniche terme in Italia a chiudere.
La colpa secondo le parti è della burocrazia e scrivono “Si può pensare che una simile realtà debba chiudere per la solita burocrazia immobile e ostile?”.
Lo scrivono 197 dipendenti della SA.TE.CA. firmatari della lettera inviata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Presidente della Regione, Mario Oliverio, e agli assessori regionali alle attività economiche, Carmela Barbalace, al lavoro, Federica Roccisano, all’ambiente, Antonella Rizzo, ed al segretario del PD, Ernesto Magorno.
Nella lettera dicono inoltre “Ad oggi non sembra che ci siano prospettive di rinnovo di tale sub-concessione. Dato che l’economia di tutto il comprensorio, non solo delle terme, ruota intorno all’offerta turistico-termale, la preoccupazione è più che legittima e si prefigura un futuro drammatico per l’intero indotto, ossia le numerosissime attività connesse al termale. Oltre ai dipendenti della società, dunque, sono anche altri i lavoratori e le famiglie in ansia per il proprio futuro. Si calcola nell’ordine di cinquecento persone, oltre al fatto, che quasi tutte le attività produttive dell’area e dell’indotto sono direttamente e indirettamente interessate al futuro delle terme, che ne condiziona la sopravvivenza”.
Non solo ma i firmatari esprimono la propria preoccupazione anche per il turismo di Guardia piemontese e si chiedono “Chi andrà in vacanza a Guardia se le terme non saranno aperte?”
Infine la reale preoccupazione” Quali saranno i tempi per una nuova concessione? Chi sarà interessato a investire, se oggi con la nuova normativa regionale la sub-concessione può avere una durata massima di 20 anni?”.
Ora la parola passa a Renzi, Oliverio, Barbalace, Roccisano, Rizzo e Magorno che sapranno sicuramente trovare una soluzione.
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Il Gip De Rose libera i due responsabili del “presunto” furto di Belvedere M
Martedì, 01 Settembre 2015 17:18 Pubblicato in Alto TirrenoRicorderete che due albergatori sono stati arrestati dai Carabinieri di Belvedere Marittimo per il furto di arredi e materiale di vario genere di proprietà dell'hotel Perla Majestic di Belvedere Marittimo .
I due furono tradotti nel carcere di Paola.
Bene i due albergatori di Diamante sono stati rimessi in libertà.
A seguito dell'udienza di convalida degli arresti che si è tenuta nel carcere di Paola e con il contrario avviso del Pubblico ministero Verderese, che ha chiesto per entrambi la permanenza della custodia cautelare, in carcere il Gip Carmine De Rose ha disposto la scarcerazione accogliendo la tesi dell’avvocato Italo Guagliano che ha fornito una ben diversa versione dei fatti.
I due hanno sostenuto che stavano ritornando da una zona di montagna di Belvedere Marittimo dove si erano recati per acquistare degli agnelli per una cerimonia che doveva svolgersi nel loro locale ma che avrebbero sbagliato strada finendo in un piazzale dove c’era del materiale che appariva abbandonato che a tal punto hanno caricato sul proprio mezzo.
Non di un furto, quindi, si sarebbe trattato ma di asportazione di cose abbandonate.
Peraltro il seghetto circolare ed il trapano trovati nell’auto dei due diamantesi potevano essere utilizzati esclusivamente in un luogo dove c'è l'energia elettrica.
In sostanza i legale degli arrestati ha sostenuto che il materiale rinvenuto potrebbe essere stato asportato da ignoti a lasciato sul piazzale: “Non certamente dai miei assistiti che si sono trovati sul posto per caso”.
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