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Redazione TirrenoNews

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Abusa della figlia disabile della compagna, arrestato

Sabato, 12 Settembre 2015 18:23 Pubblicato in Lamezia Terme

Abusava di una ragazza disabile con la consapevo lezza della madre della vittima, sua convivente.

Un uomo di 63 anni è stato arrestato a Lamezia Terme, assieme alla convivente di 55 dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

La ragazza, affetta dalla nascita da ritardo mentale, era oggetto di insulti da parte dei due che ritenevano non denunciasse mai gli abusi.

La violenza è stata scoperta grazie al lavoro di un'equipe di esperti.Ansa.

“I Carabinieri della Nucleo Operativo della Compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato Elena Rubino, 55 anni e il convivente Emilio Giovanni Scalercio, 63 anni, responsabili in concorso tra loro dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia della donna, affetta sin dalla nascita da ritardo mentale grave. "Non ce la faccio più”, avrebbe detto la ragazza con un filo di voce e tra le lacrime mentre era chiusa nella sua stanza nel silenzio, frase che ha fermato il cuore di tutti gli addetti ai lavori.

L’attività dell’Arma è stata condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, mediante l’impiego di un’equipe composta “ad hoc” che ha lavorato in sordina con attività non intrusive nei confronti della vittima e l’obiettivo unico di proteggere la ragazza e liberarla dalla sua terribile situazione.

Dalle indagini è emerso che giornalmente la donna subiva ripetutamente insulti e mortificazioni da parte dei due, consapevoli che la vittima non sarebbe stata creduta e certi che non avrebbe parlato. L’attività svolta dagli investigatori ha consentito di scoprire come la vittima, venisse giornalmente e ripetutamente anche abusata sessualmente dall’uomo e con la piena consapevolezza della madre. Sempre nel corso dell’attività sono stati riscontrati altri abusi che sono al vaglio di ulteriori approfondimenti.

Le richieste e i riscontri raccolti nel corso del tempo sono stati pienamente condivisi ed accolti dall’Autorità Giudiziaria che con apposita ordinanza ha disposto per entrambi l’arresto e la conseguente traduzione presso le case circondariali di Castrovillari e Vibo Valentia."

 

Fonte: Il Lametino

Asp di Cosenza, malmenato Vincenzo Cesareo. Le foto.

Sabato, 12 Settembre 2015 10:38 Pubblicato in Cetraro

Parliamo del direttore dello spoke Paola – Cetraro .

Sulle scale dell’ASP di Cosenza si sono incontrati casual mente il direttore dello spoke Paola – Cetraro dr Vincenzo Cesareo e il direttore di Medicina del Lavoro dr Mario Marino.

Lì, i due avrebbero litigato

Questa la versione del dr Cesareo:

“Lui stava scendendo le scale mentre io stavo salendo.

Mi ha guardato con un sorriso beffardo e mi ha detto ‘ti frego sempre’.

Io mi sono avvicinato per chiedergli a cosa si riferisse e a quel punto senza alcun motivo sono stato aggredito.

Le persone presenti che sono intervenute per separarci potranno testimoniarlo.

Non è la prima volta che succede.

Nella stessa sede il giorno in cui mi sono rifiutato di dargli la mano nel momento in cui mi si avvicinava sempre con lo stesso atteggiamento derisorio, dicendogli che non lo meritava, Marino si è lanciato nei miei confronti senza però ferirmi in modo evidente”.

A fine diverbio Marino è stato portato al Pronto Soccorso dell’Annunziata dove gli sarebbe stato riscontrato un trauma cranico.

Ma su tanto il dottor Cesario osserva : ”Non capisco come abbia fatto a farsi male al capo visto che lui era in alto e io in basso”.

Poi Cesareo continua:“Mi hanno sospeso lo stipendio per sei mesi in due occasioni. Una volta perché a seguito delle lamentele dei dipendenti dell’ospedale di Paola costretti all’improvviso a pagare il parcheggio chiedevo chiarimenti sui motivi per cui in un’area ora sotto sequestro in quanto a rischio frane era stata posta una sbarra e dei parcheggiatori.

Di questo appalto affidato al fidanzato di un magistrato di Paola all’Asp Cosenza non sapeva nulla né Cedolia prima, né il commissario Palumbo dopo.

In qualità di direttore sanitario mi avrebbero dovuto informare di questa procedura invece hanno aperto un provvedimento disciplinare nei miei confronti per danno all’immagine e mi hanno sospeso dalle funzioni.

Provvedimento peraltro firmato da un presidente di commissione, il dottor De Paola ora direttore dello spoke di Castrovillari, che non poteva presiedere la commissione disciplinare in quanto già sanzionato a titolo definitivo dalla Corte dei Conti.

Ricordo che tutto ciò che riusciamo a fare per garantire da noi l’assistenza ai pazienti è grazie ai turni massacranti che ci auto imponiamo.

Con questa premessa ero estremamente felice quando finalmente mi avevano mandato dei dipendenti da Praia a Mare.

All’improvviso però dopo neanche un mese, in maniera del tutto clientelare, senza il mio nulla osta e senza giustificazione questi infermieri venivano ritrasferiti a Praia a Mare d’imperio dall’ex direttore dell’ASP di Cosenza Gianfranco Scarpelli.

Anche in questo caso denunciai tutto e il mio stipendio fu sospeso”.

Ovviamente il dr Cesario ha presentato denuncia formale presso la stazione dei carabinieri di Cetraro.

Ora la parola passa agli inquirenti.

La segreteria della Lega SPI-CGIL del Comprensorio di Amantea emette una durissima nota con la quale , in buona sostanza, fa il punto sui PAC e ne anticipa il ferale fallimento, con danno per tutti gli anziani del comprensorio, e chiede con forza le dimissioni dei responsabili.

Ecco il testo della nota e di seguito l’elenco dei servizi che sarebbero stati resi alle comunità del comprensorio

“ La storia dei PAC continua sempre più nera. Il vaso ormai è colmo!

Ci rivolgiamo agli Amministratori del Comprensorio di Amantea e ai funzionari dei servizi sociali perché prendano atto pubblicamente della loro” azione fallimentare” nella programmazione e gestione dei PAC   (“Piano d’Azione e Coesione-Servizi sociali domiciliari in favore degli Anziani non autosufficienti con più di 65 anni”, finanziato dall’Europa con oltre 620.000 Euro, con scadenza a dicembre 2015 ) e restituiscano il mandato ai cittadini dimettendosi dalle cariche ricoperte per incapacità politica e incompetenza amministrativa.

Siamo convinti che tale decisione sarebbe per loro un atto di seria assunzione di responsabilità verso le Istituzioni Nazionali ed Europee e, nel contempo, di scuse e rispetto verso quelle persone bisognose a cui è rivolto il Decreto. Siamo altresì convinti che, così facendo, non solo salverebbero la propria faccia, ma soprattutto quella dell’intera comunità che rappresentano.

Quale può essere stato il vero motivo che ha determinato la perdita del finanziamento e privato le persone bisognose di prestazioni sociali domiciliari per loro vitali? In questo ambito l’Asilo Nido previsto dai PAC che fine farà? Se non realizzato costituirà un’ennesima mancanza di servizi per l’infanzia.

Chiediamo che venga fatta luce sull’intera vicenda per ripristinare quei principi minimi di verità, di democrazia, di trasparenza e di rispetto verso le persone indigenti.

Che tipo di società e quale futuro si prospetta per l’intera comunità del Comprensorio?

La storia dei PAC in breve.

La Lega Spi-Cgil di Amantea, già dal 12 aprile 2012 si è fatta promotrice di informare il Comune capofila di Amantea della proposta di programmare interventi sul Comprensorio per elevare lo stato sociale delle persone con più di 65 anni e non autosufficienti, in base al dettato del Decreto Barca sulla coesione sociale (PAC) che prevede prestazioni sociali e domiciliari per circa un triennio, con un finanziamento di oltre 620 mila € in 2 riparti.

Risulta dagli atti che il Comune di Amantea, ad agosto dell’anno 2014 è stato inserito nell’elenco di Comuni degli aventi diritto al finanziamento del primo riparto.

Mentre del secondo riparto, ad oggi, non si ha notizia. Riteniamo, pertanto, che gli inspiegabili ritardi accumulati non garantiscono il buon fine del progetto.

Infatti, le settimane di prestazioni previste originariamente dal Decreto erano 36, passate a 28 settimane dal bando di gara.

Il mancato espletamento delle procedure e, quindi, il mancato avvio dell’erogazione dei servizi previsti ha ulteriormente ridotto le settimane contemplate e, tenuto conto che la rendicontazione va prodotta entro dicembre prossimo, possiamo parlare eventualmente solo di pochi giorni di prestazioni e di un intero fallimento.

E’ certo che così il servizio non potrà essere erogato per mancanza dei termini previsti e, di conseguenza, verranno persi oltre 620mila euro.

Questa, in sintesi, è l’amara storia dei PAC nel Comprensorio di Amantea.

Invitiamo i cittadini a prenderne atto e ad alzare la testa. Invitiamo i responsabili a dimettersi.

Amantea 06/09/2015                           La Segreteria Lega SPI-CGIL Comprensorio di Amantea

Ecco perché chiediamo le dimissioni.

“Al fallimento della programmazione politica e gestionale dei PAC , che abbiamo trattato in due precedenti volantini, va aggiunto il totale disinteresse verso la realizzazione dei PIANI SOCIALI DI ZONA che rappresentano uno strumento , previsto dalla legge n. 328/2000, fondamentale per una moderna ed efficace programmazione di crescita socio – economico - culturale del Comprensorio (WELFARE).

In quest’ottica s’inquadra la nostra proposta di attuazione già presentata nel 2010, sottoscritta dalla Giunta di allora e dalla Consulta Popolare, ma che continua ad essere disattesa nonostante gran parte di Assessori e Consiglieri di oggi ne siano a conoscenza per aver fatto parte dell’Amministrazione Comunale precedente.

Il caparbio rifiuto di assenza di dialogo con le parti sindacali e sociali, determinano, da parte di chi è stato chiamato al governo locale, accentramento delle decisioni ( lungomare, ampliamento porto, adeguata programmazione turistica, ecc.), scarsa pratica democratica e di conseguenza poca consapevolezza da parte dei cittadini.

Di seguito riproponiamo i contenuti della nostra piattaforma: ( nell’ambito dei Piani Sociali di Zona )

•          Politiche tributarie e tariffarie secondo i criteri indicati sul bando agevolazioni su(acqua- rifiuti-altro);

•          Politiche sociali territoriali per consentire agli anziani di rimanere nel proprio ambiente familiare;

•          assegno per l’assistenza del cittadino anziano;    

•          trasporto gratuito o agevolato su tutto il comprensorio rivolto agli anziani che vivono soli e lontani dai centri sociali urbani;

•          apertura dello sportello unico di accesso per tutti i servizi socio-sanitari;

•          predisporre e consegnare a tutti la Carta dei Servizi per consentire la conoscenza dei propri diritti;

•          creare o mettere a disposizione strutture esistenti per realizzare ( Centri diurni per Anziani) autogestiti;

•          eliminazione delle barriere architettoniche, prevedendo l’obbligo per le licenze di nuove opere;

•          studiare la possibilità di realizzare sul comprensorio piste ciclabili, verde pubblico, spazi liberi e per il pattinaggio;

•          per la vigilanza e sicurezza istituire i Vigili del comprensorio, inteso come amico del cittadino a cui rivolgersi in caso di bisogno;

•          curare l’illuminazione pubblica come garanzia di sicurezza per gli anziani;

•          ambiente e salute: rimozione urgente delle coperture di eternit ( pericolosissime per la salute);

•          cura- rispetto- salvaguardia dell’ambiente;

•          puntuale e serio controllo dello stato di potabilità dell’acqua, per bere quella del rubinetto ( si risparmia e non si inquina);

•          pensare ad un servizio di rifiuti Urbani in modo moderno e scientifico, studiando la possibilità di utilizzare nuove tecnologie con impianti che li trasformano in materia prima per nuova energia;

•          organizzare incontri popolari e scientifici per studiare la possibilità di proporre, attraverso la conferenza dei sindaci,nuove forme di strutture e servizi sociali e sanitari nel Comprensorio come” La Casa della Salute” con lo sguardo verso un nuovo welfare da prefigurare e programmare nei Piani Sociali di Zona.

Per tanta inefficienza dimostrata, con urgenza, chiediamo le dimissioni di tutti i Sindaci ed Assessori del Comprensorio.

Amantea 06/09/2015                                  La Segreteria Lega Spi- Cgil Comprensorio di Amantea

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