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Leggiamo sui blog il seguente articolo :” Turisti già sotto l’ombrellone, ma la Calabria non si smentisce”.

Poi il giornalista scrive: “Già dalla scorsa estate numerosi turisti lamentavano a Cassano allo Jonio la presenza di una scia schiumosa che puntualmente, a mezzogiorno, compariva in mare tra i bagnati increduli. Il fenomeno monitorato da Arpacal e Capitaneria di Porto, a seguito delle segnalazioni dei bagnanti preoccupati dalla presenza dell’anomalo liquame, nonostante i lavori di bonifica effettuati negli ultimi mesi si sta nuovamente verificando sul litorale sibarita.

Sempre allo stesso orario i vacanzieri segnalano che da sud, ovvero dall’area in cui sfociano il fiume Crati e il canale Stombi, appare una inquietante cortina di melma color marrone che affiora tra le acque.

L’Arpacal su segnalazione della Capitaneria di Porto di Corigliano avrebbe già provveduto a prelevare campioni ed analizzare la schiuma e le acque della costa cassanese.

Dai rilievi dell’anno passato era emerso che il liquame non sarebbe nocivo per la salute, non essendo presente nella propria composizione chimica alcun tipo di inquinante al di sopra dei valori previsti dalla legge.”

Poi il giornalista riporta che “ Gli episodi sarebbero infatti da attribuire a fattori naturali: le correnti del Crati e dello Stombi hanno una forza maggiore delle correnti marine ed incontrandosi causerebbero la formazione della famigerata schiuma. La problematica sarebbe quindi da ricercare negli impianti di depurazione e nella portata dei canali. Nei flussi d’acqua che riversano in mare sono presenti diversi detriti che accumulandosi sui fondali marini durante la stagione invernale riaffiorano con l’arrivo dei bagnanti che immergendosi in acqua riporterebbero gli accumuli melmosi a galla”

Una risata è d’obbligo! Una amara risata!

La schiuma quindi nascerebbe dall’incontro delle correnti!

Questo incontro avviene per ogni fiume e per ogni torrente: se fosse vero allora dovremmo avere la schiuma sempre , in ogni giorno dell’anno, in ogni momento della giornata: ebbene sappiamo che non è così: allora non resta che pensare male e ridere amaramente.

E poi la schiuma deriverebbe dagli accumuli melmosi che risalgono a galla perché sollecitati dai piedi dei bagnanti.

Anche qui una risata è d’obbligo! Una risata amara!

Insomma basta evitare i bagnanti ed anche che i bagnanti tocchino il fondo e non avremo più la schiuma??!!

Ma allora perchè la schiuma c’è anche d’inverno?

Pubblicato in Cosenza

Nei giorni scorsi abbiamo letto che un villeggiante del Villaggio Rivachiara di Sellia marina ha dichiarato che «E’ vergognoso che ogni anno siamo costretti ad imbatterci in questo vero e proprio tappeto di liquami che rischiano di ridurre il nostro mare in un discarica acquatica. La stagione estiva è alle porte, possediamo delle coste dalla bellezza incomparabile che tutti ci invidiano, pensiamo davvero che questo basti? Pensiamo davvero di attirare turisti continuando a trattare il nostro Mar Jonio non come una ricchezza da valorizzare ma come una fogna in cui scaricare qualunque cosa?». Ecco il villeggiante lamentava il mare sporco dichiarando che si tratta di «una situazione ormai consolidata, figlia della cattiva gestione di due canali, uno dei quali attraversa proprio il Villaggio Rivachiara, e che scarica tutto il suo disgustoso contenuto nel mare, sulla cui costa ogni anno molti villeggianti, anche a costo di grandi sacrifici, prendono in affitto le case».

Oggi, al contrario, leggiamo che sempre sulla spiaggia di Rivachiara, nel territorio comunale di Sellia Marina, avrebbero trovato la spiaggia piena di creature marine molto simili alle meduse, delle quali pare abbiano la medesima forma e consistenza. Il fattore determinante che però le differenzia in maniera netta dalle splendide ma temibili meduse, è il rilascio da parte di queste creature delle sostanze urticanti, caratteristica tra le più rappresentative di questi abitanti del mare, cosi affascinanti ed al contempo, cosi scrupolosamente, evitati..Sembra che ritrovamenti simili siano stati registrati anche sulla costa del leccese, in Puglia e sembra che, di primo acchito, i bagnanti pugliesi si siano decisamente impressionati di fronte alla visione di queste strane creature dalla forma e dalla consistenza simile a quella dei serpentelli di mare. Ma, da una prima analisi degli specialisti, sembrerebbe si tratti di innocui organismi oloplanctonici con, come terminazione, un nucleo resistente e colorato, non sarebbero urticanti come hanno avuto modo di verificare personalmente i bagnanti selliesi e sarebbero indice di pulizia del mare, ma nello stesso tempo, causerebbero il deprecabile l’allontanamento dei pesci. Pare quindi che questi esserini dalla punta rossa che hanno invaso il bagnasciuga della spiaggia di Rivachiara e presumibilmente, ritroveremo sull’intera costa jonica catanzarese, siano innocui e pacifici. Il loro nome scientifico è "Salpa Maxima" e, lunghi dai 10 fino a 50 centimetri,

Insomma un miracolo!

Sulla stessa spiaggia prima si vede a mare una “ scia di liquami che ha trasformato in pochi minuti un panorama incantevole in una raccapricciante visione” e dopo qualche tempo esserini che sarebbero indice della pulizia del mare.

Ridere allora diventa una necessità!

Infatti in tutto l’ Adriatico si è verificata un'esplosione di questi animali simili a meduse. E le coste del Salento ne sono invase. Da lì il passo è stato breve.

Il problema è che il loro incremento nell'Adriatico, corrisponde di solito a una fioritura algale e cioè ad un eccesso di nutrienti che sono immessi dalle fogne.

Il mare si difende. Altro che indice di mare pulito!!!!!!!!

 

Pubblicato in Catanzaro
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