Negli ultimi anni sono sempre più frequenti gli incidenti che avvengono sul luogo di lavoro, un contesto che per definizione dovrebbe essere il posto in cui si svolge il proprio dovere, senza rischi, così da portare serenamente i guadagni a casa. Le vittime di questi eventi, così come le rispettive famiglie, si ritrovano innanzi a un evento tragico, più o meno grave, e spesso non sanno come muoversi.
In quest’articolo vi daremo alcune informazioni per capire quali sono le mosse da fare se un lavoratore si infortuna sul luogo di lavoro:
- Comunicazione al Pronto Soccorso: per prima cosa il lavoratore deve inviare subitanea comunicazione dell’avvenuto incidente al pronto soccorso più vicino;
- Rilascio Certificato Medico: il Pronto Soccorso è tenuto a rilasciare al lavoratore il primo certificato medico il quale dovrà essere mandato dall’infortunato al suo datore di lavoro;
- Invio Comunicazione all’Inail: il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare con l’Inail mediante il nuovo modello denuncia infortunio sul lavoro INAIL laddove la prognosi emessa dal Pronto Soccorso sia di un periodo maggiore ai tre giorni;
- Visita Medica presso INAIL: il lavoratore che ha ricevuto una prognosi maggiore di tre giorni, due o tre giorni prima della scadenza della stessa ha l’obbligo di recarsi alla visita medica fissata presso gli ambulatori dell’Inail.
Al termine di questo iter, l’INAIL provvederà a dare un nuovo appuntamento nel caso di continuazione della prognosi oppure alla chiusura dell’infortunio con un certificato di chiusura definitiva da mandare all’azienda così da poter riprendere normalmente il rapporto di lavoro.
A oggi esistono numerose società che si occupano di assistenza a infortuni avvenuti sul lavoro. Moltissime persone si rifanno a queste ultime anche quando rappresentano i parenti diretti di vittime sul lavoro, quindi dipendenti che hanno perso la vita mentre svolgevano il loro impiego; ricordiamo il risarcimento all’incidente sul lavoro di Catanzaro.
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Italia
La presidente Federica Rossi Gasparrini del Comitato Amministratore Fondo Autonomo Speciale per l’Assicurazione contro gli Infortuni Domestici ha scritto una lettera ai sindaci di tutta Italia segnalando la necessità di dare evidenza ad una opportunità a favore delle casalinghe.
Abbiamo atteso, ma INUTILMENTE, che venisse pubblicata, o che venisse dato qualche avviso. Evidentemente hanno altre cose da fare. Ed allora lo facciamo noi!
“Il 1999 il Parlamento Italiano ha approvato all’unanimità la legge n. 493 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”.
Da marzo 2001 è quindi diventata obbligatoria l’iscrizione presso l’INAIL di tutti coloro, uomini o donne, che hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e svolgono, in modo abituale ed esclusivo e senza vincoli di subordinazione, il lavoro domestico per la cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimora il nucleo familiare.
L’iscrizione ha un costo contenuto, pari a 12,91 euro/anno deducibile ai fini fiscali.
La legge, secondo un principio di solidarietà, prevede l’iscrizione gratuita per categorie economicamente più deboli. Il premio è infatti a carico dello Stato per coloro che presentano entrambi i seguenti requisiti:
‐ possiedono un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro l’anno oppure
‐ fanno parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro l’anno.
Per chi rientra in queste categorie è sufficiente compilare un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti reddituali di esonero.
Le allego, per maggiore dettaglio informativo, una scheda di sintesi relativa all’assicurazione.
La mia personale preoccupazione, nonché di tutto il Comitato Amministratore, è che, a causa di una insufficiente informazione, i soggetti dediti al lavoro familiare non abbiano attivato la copertura assicurativa obbligatoria per gli infortuni gravi occorsi nello svolgimento di detto lavoro .
Ancor più grave che proprio le persone in condizioni di disagio economico, aventi quindi diritto alla gratuità della copertura assicurativa, non si tutelino, non avendo informazione sul diritto acquisito.
Con la presente, certa della Sua attenzione sui diritti dei cittadini, in particolare dei più deboli, ed anche riferendomi all’art. 11, comma 2, della legge n. 493/1999
La presidente chiede al sindaco, a nome di tutto il Comitato Amministratore, che il Suo Comune si faccia parte attiva per fornire una adeguata e precisa informazione alla cittadinanza sull’obbligo di iscrizione all’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici, anche con riferimento alle iscrizioni gratuite, valutando altresì l’opportunità di un eventuale coinvolgimento dei mass media del Suo territorio.
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