Spesse volte le frasi sibilline utilizzate dai giornalisti sembrano profetiche
Potrebbe essere il caso dell’articolo di oggi a firma di Stefania Sapienza su “Il Garantista” , là dove si legge” Molto presto, dunque, la verità sarà portata a galla e non dovrebbe stupirci se qualche politici dovesse essere iscritto nel registro degli indagati, considerando che parte della documentazione nelle scorse settimane è stata acquisita dalla magistratura”.
Sembra una perfetta sintonia con quanto dichiarato da Massimiliano Ianni della CGIL che ha recentemente detto “Noi riteniamo, invece, che si tratta di soggetti troppo “buoni” nel senso che si sono fatti abbindolare da qualche assessore o da qualche consigliere comunale di turno che ha continuato a millantare promesse, mai mantenute”
Ed infatti la acuta giornalista segnala che “Un precario ha illustrato tutti i giochi politici sul caso alla magistratura” .
Bellissimo il termine “ giochi politici”, quasi come se ognuno di loro avesse le conoscenze tecniche e giuridiche sufficienti ad impostare strategie amministrative “border line” tali da sfuggire ad ogni indagine, in particolare se condotta da investigatori “non competenti”.
Non solo, ma il sottotitolo” Un valzer tra concorsi, modifica del fabbisogno e graduatorie” sembra una sintesi fortemente espressiva di un ente che da anni vive nel limbo di una precarietà che oggi appare in tutta la sua potenza.
Solo che queste cose vengono fuori SOLTANTO se denunciate da un precario incazzato, cioè come se nessuno nell’ente cercasse la verità e denunciasse le ingiustizie, come se nessuno controllasse niente.
E poi quell’altra frase sibillina dell’assessore che è stato costretto a dimettersi nemmeno un mese dopo la sua nomina solo perché non è stato concretizzato il passaggio che impegnava l’ente a far entrare nell’organico i precari che sono stati definiti nientemeno che nel 2004 dalla giunta La Rupa.
Eppure siamo a 10 anni di distanza da quella data nella quale venne effettuata una selezione per assumere 6 persone per 45 giorni
Certo che la storia ad Amantea sembra ripetersi come il giorno e la notte
6 erano i posti della selezione dei vigili precari, ma poi crebbero fino ad esaurimento della graduatoria
6 sono stati i posti del concorso dei vigili urbani definitivi che poi sono cresciuti fino ad esaurimento della graduatoria
Ed ecco perché Ianni si domanda “Perché il comune non può fare un concorso interno per questi giovani che sono in servizio da diversi anni?” e temendo di essersi lasciato sfuggire qualcosa vuole un incontro al sindaco di Amantea, “giusto per capire se l’ipotesi del concorso è stata esclusa a prescindere da tutto ed indipendentemente da ogni discussione”.
Voci sussurrano che non è così.
Voci sussurrano che sarebbe stata adottata la delibera ( n 92 ancora non pubblicata) di costituzione della commissione per la stabilizzazione, fermo restando che in tanti sostengono che in un momento di confusione ( anche per la CGIL) bene fa il sindaco Sabatino a RICHIEDERE ( era stato già chiesto in precedenza) il parere del dipartimento della funzione pubblica.
E bene farebbe anche la CGIL a sollecitare la risposta.
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La polizia provinciale di Cosenza sequestra un’area di più di 2000 mq.
San Giovanni in Fiore .A pochi giorni dal sequestro che ha portato alla denuncia di un uomo per aver impiantato un agrumeto all’interno del demanio del fiume Trionto, a Calopezzati, un’altra importante operazione è stata compiuta dagli uomini della sezione Ambiente del corpo di polizia provinciale di Cosenza, diretti dal comandante Giuseppe Colaiacovo.
A seguito di numerosi sopralluoghi ed attività d’indagine, è stata individuata un’ampia area destinata a discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi, tra cui materiale inerte da demolizione, materiale plastico, pneumatici fuori uso abbandonati sul terreno, in località Nunziatella, nel territorio di San Giovanni in Fiore, lungo il margine della statale 107.
L’inquinamento e il degrado coinvolgono tutta l’area circostante, compreso un fitto bosco di pini adiacente alla zona oggetto di discarica.
Al fine d’impedire la prosecuzione dell’attività illecita, ricorrendone i presupposti, si è proceduto al sequestro della discarica abusiva, circa 2000 mq di terreno, nonché alla denuncia del proprietario delle particelle, A. A. di anni 59, residente a San Giovanni in Fiore.
L’attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente contro l’inquinamento impegna il personale della polizia provinciale ogni giorno, con servizi miranti alla prevenzione e repressione delle condotte illecite in materia di rifiuti e demanio idrico.
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Non lo chiede ufficialmente Carlo Guccione , ma la forte denuncia lo impone. Basta scherzare dice il politico calabrese: “l’allagamento si poteva evitare”. Anzi si doveva evitare, ma non si è fatto quanto si doveva fare. Di qualcuno sarà bene la responsabilità, vero? Ed è necessario, corretto, onesto che si richiami , anche se in Calabria, circondata come è dal mare e ricca di fiumi, salvo che non esondino, tutto finisce nelle profondità del Tirreno e dello Ionio.
(ASCA) - Reggio Calabria, 25 gen - ''L'esondazione del fiume Crati si poteva evitare e l'allagamento degli scavi di Sibari poteva essere scongiurato se solo si fossero prestate maggiore attenzione ed ascolto alle incessanti e continue comunicazioni, ripetute anche negli ultimi giorni, dei sorveglianti idraulici che, proprio in quell'aria interessata all'esondazione del Crati, avevano segnalato l'occupazione delle golene per la presenza di coltivazioni di vario genere e di una folta e rigogliosa vegetazione. Ancora una volta, purtroppo - afferma il Consigliere regionale della Calabria, del Pd, Carlo Guccione - le schede di ''allerta'' trasmesse dai nostri sorveglianti idraulici sono rimaste lettera morta, senza che nessun incaricato dell'Afor, l'ente che gestisce questo delicato e importante servizio, abbia sentito la necessità di assumere e trasmettere i dati nel sistema informativo istituito per legge, essenziale a qualsiasi attività di prevenzione del rischio idrogeologico e, principalmente, di salvaguardia dell'incolumità delle popolazioni calabresi. Il servizio, tra l'altro, prevede per legge non solo la trasmissione dei dati delle criticità, ma anche l'allertamento di tutti gli enti preposti (Arpacal, Protezione Civile, Regione) perché vengano immediatamente predisposti gli interventi necessari a prevenire il rischio idrogeologico e a segnalare incombenti esondazioni dei fiumi. Ancora una volta, così come e' accaduto per la tragedia del camping 'Le Giare' alle porte di Soverato, il cui pericolo era stato segnalato per tempo dai sorveglianti idraulici a cui, anche in quell'occasione non fu dato nessun ascolto, tutto ciò non ha funzionato e gli scavi di Sibari sono stati sommersi dall'acqua e dal fango.
Perche'? Chi rispondera' di tutto questo?''. Si chiede infine il politico.
Al politico coraggioso suggeriamo- nelle more dell’apertura di una indagine da parte della magistratura- di formulare in consiglio regionale la proposta dell’apertura di una inchiesta interna.
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