Incredibile ma una pattuglia della Guardia di Finanza ( e meno male che c’è !!) durante un normale controllo sulle strade di Rizziconi scopre nel cofano della macchina di un incensurato i finanzieri hanno trovato un arsenale spaventoso.
Nel bagagliaio dell’auto di Marino Belfiore (di Gioia Tauro), un nome sconosciuto alle forze dell’ordine, sono saltati fuori dieci kalashnikov, due mitragliette, cinque pistole con il numero di matricola punzonato e relative munizioni.
Un armamento da guerra, ben più di quanto necessario per armare un gruppo di fuoco capace di dare l'assalto a qualsiasi obiettivo.
Sono armi capaci di fare a pezzi la corazze delle macchine blindate, di sventrare lamiere, di sparare proiettili inarrestabili.
Sorpresa nella Procura di Reggio Calabria che ha ben presente che nella Piana non ci sono guerre di ‘ndrangheta in corso.
Per questo la preoccupazione.
Era un semplice trasferimento di merce verso luoghi più sicuri o verso mercati più redditizi od invece si preparava qualcosa di grosso?
Che cosa si stava preparando?
Il sospetto è che questo incredibile armamentario dovesse servire per un agguato in grande stile, per una cosa eclatante, che facesse rumore e servisse da esempio.
Si doveva colpire un personaggio “importante”, un uomo dello Stato e doveva essere un attentato che lasciasse il segno.
Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho è preoccupato: «Come obiettivo non posso pensare altro che a un soggetto istituzionale sotto protezione».
A rischio in tanti : Carabinieri, poliziotti, finanzieri, magistrati, apparati investigativi.
Il procuratore Federico Cafiero de Raho ricorda che negli ultimi mesi «l'attività intimidatoria è diventata sempre più forte», e nel mirino sono finiti imprenditori che iniziavano ad alzare la testa, ma anche esponenti delle forze dell'ordine.
L’area di interesse sarebbe quella tra San Ferdinando, Gioia tauro, Rizziconi e Rosarno.
Per capire ora le armi saranno sottoposte ad indagini per capire se e dove hanno già colpito, dove hanno sparato.
Ora, conclude Cafiero De Raho “è indispensabile che venga convocato immediatamente da Angelino Alfano un vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Forse è indispensabile che qualcuno si accorga che è in atto una guerra sommessa che non esclude nulla e nessuno e che occorre potenziare la presenza ed il lavoro delle Forze dell’Ordine in Calabria. Nessuno dimentichi che le armi sono state trovate per caso, da una qualsiasi pattuglia che effettua un posto di blocco finalizzato alla sostanza e non alla forma
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Calabria