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HDD ON THE ROAD - PRIMA TAPPA 3CATANZARO - È partito da Gizzeria sabato 23 febbraio il tour “Happy Dementia Days On the Road” della Ra.Gi. Onlus, basato sull’idea di fondo che ha animato l’omonimo festival e cioè la necessità di incontro e confronto dal basso con le famiglie, i medici, i sindaci, i sacerdoti, la società tutta per avviare un percorso di sostegno e di informazione sulle demenze e sfatare i falsi miti legati a queste malattie.

L’evento di sabato è stato organizzato con la fattiva collaborazione dell’associazione Hydria, presieduta da Camillo Trapuzzano e si è svolto nei locali del Museo della Cultura Arbëreshë a partire dalle ore 17.00. Oltre al presidente Trapuzzano, che ha anche moderato l’incontro, erano presenti: il sindaco di Gizzeria, ing. Pietro Raso; la dottoressa Elena Sodano, presidente dell’associazione Ra.Gi. Onlus, ideatrice del metodo Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata), unico in Italia, per la cura ed il contenimento naturale delle demenze ed autrice del volume “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli Sanità, 2017); il dottor Eugenio Sirianni, medico di Medicina generale; la dottoressa Amanda Gigliotti, psicologa Ra.Gi. e il dottor Davide Costa, sociologo Ra.Gi..

Ore intense, fatte non solo di informazione, ma altresì di dialogo anche con chi, sul territorio, fa i conti con situazioni di sofferenza e con l’insoddisfazione di non poter fornire un aiuto concreto, come è emerso dalle testimonianze del farmacista, dottor Egidio Primavera e del dottor Sergio Trapuzzano, medico di base di Gizzeria. Momenti di confronto anche con le istituzioni, per fare emergere il problema di una politica a volte troppo lenta rispetto alle esigenze della sofferenza umana.

“Sono 68000 le persone che in Calabria soffrono di demenze – ha spiegato la dottoressa Elena Sodano – persone che vengono troppo spesso silenziate e le famiglie lasciate da sole con un carico estenuante da sopportare. La nostra mission è quella di portare avanti una filosofia della cura che parla di umanizzazione e stiamo diventando un punto di riferimento in tutta Italia. Dopo una diagnosi di demenza c’è un lungo spazio di vita, che può essere ancora piena di senso esistenziale, ma troppo spesso le famiglie non lo sanno perché ancora legate e vecchie ideologie”.

“Così come accadde nel caso di Franco Basaglia, riformatore della disciplina psichiatrica in Italiae ispiratore della cosiddettaLegge Basaglia(n. 180/1978) – ha aggiunto il dottor Sirianni – la Ra.Gi. Onlus propone un allontanamento dall’impostazione clinica nell’approccio terapeutico alla demenza e un metodo di contenimento naturale di cura per questa malattia, che si sta prospettando come la frontiera del futuro, visto che il lavoro compiuto dalla medicina tradizionale e dalla ricerca, nonostante la sua rilevanza, non ha portato a soluzioni determinanti e non ha nemmeno tracciato una strada per entrare in comunicazione con i malati di demenze”.

Inoltre, come ha spiegato il dottor Costa, “la diagnosi genera il pregiudizio e conduce all’isolamento del malato e della sua famiglia. L’importanza di un percorso come quello della Ra.Gi. – ha proseguito il sociologo - sta nel porsi come un asse trasversale, occupandosi non solo dei malati di demenze, ma anche delle famiglie ed educando anche la società a relazionarsi con chi soffre di queste malattie, trasformandola in una vita che prende forma dopo la diagnosi”.

Un processo quest’ultimo avvenuto a Cicala (Cz), dove un piccolo borgo di sole 900 anime, ai piedi della Sila è divenuto il primo borgo calabrese “amico delle demenze” e anche sede del Centro Diurno “Antonio Doria” e parte dell’iniziativa Dementia Friendly Community Italia, grazie alla Ra.Gi. e alla collaborazione della locale Amministrazione comunale, guidata da Alessandro Falvo e della Federazione Alzheimer Italia.

La metodologia Teci, nata dopo dieci anni di studi e ricerche sul campo, viene applicata anche nel Centro Diurno Territoriale Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer Parkinson e Demenze), attivo a Catanzaro dal 2008 e nato senza finanziamenti pubblici, né privati e si basa essenzialmente sul risveglio della memoria corporea. “Attraverso il movimento simbolico ed il contatto corporeo, il metodo Teci attiva degli scambi emozionali, cambiando i parametri della comunicazione tra il paziente ed il terapeuta”, ha spiegato Elena Sodano.

La Teci stimola il paziente a livello cognitivo anche mediante l’applicazione della Teci Integrata, illustrata dalla dottoressa Amanda Gigliotti come “una metodologia composta da attività che mirano a stimolare le abilità residue del paziente senza puntare al risultato nella risoluzione degli esercizi proposti, ma focalizzandosi sul grado di benessere del paziente”.

Nel corso dell’evento si è fatto riferimento anche all’importanza della formazione, che permette di cambiare la dimensione della cura delle demenze da assistenziale ad esistenziale. Un percorso che è già stato avviato e lo scorso 15 febbraio, alla Cittadella Regionale, si è celebrata la consegna degli attestati a Primi Teci Terapeuti d’Italia.

UFFICIO STAMPA RA.GI. ONLUS

Angela Rubino

Cell: 339 6574421

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Avrebbe dovuto assistere e soccorrere gli ammalati ma era ubriaco.

Ed allora è stato chiamato il118 che lo ha soccorso

Parliamo del medico della Guardia Medica di Botricello

A denunciare il medico un paziente che ha chiamato i carabinieri

 

 

Ed i carabinieri avendo notato un tasso alcolemico molto elevato hanno chiamato il 118.

Il medico che lo aveva appena visitato era parso "alticcio" e, per questo, il paziente ha chiesto una verifica ai militari dell'Arma della locale Stazione.

Quando i militari hanno bussato alla porta della guardia medica hanno trovato il professionista in evidente stato di alterazione psico fisica e hanno chiesto l'intervento del personale del 118 che ha trattato il collega per l'eccessiva assunzione di alcol.

Nella borsa del medico, tra medicine e il necessario per le visite, c'era anche una bottiglia di grappa barricata semivuota.

Necessaria la chiusura della guardia medica ed il dirottamento dei paziente verso altre strutture sanitarie attive nel comprensorio.

Ovvia la denuncia del medico per interruzione di pubblico servizio.

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Secondo quanto ricostruito dalla polizia, personale della Squadra volante nel tardo pomeriggio di ieri ha notato un giovane straniero che procedeva a piedi in una via del centro città e che, alla vista della pattuglia, ha assunto un atteggiamento guardingo,

 

insospettendo così gli agenti, che quindi hanno deciso di effettuare controllo.

Il giovane straniero si è quindi rivolto con frasi ostili e offensive ai poliziotti, rifiutandosi di fornire le proprie generalità. Invano i poliziotti lo hanno invitato a calmarsi, finché il giovane, che presentava anche una fasciatura alla mano sinistra, si è scagliato contro di loro colpendoli con calci e cercando di ferirli con un coltello, che più volte avrebbe sfiorato uno dei poliziotti alla mano.

Alla fine gli agenti sono riusciti a disarmare l'extracomunitario, a bloccarlo e a condurlo negli uffici della Questura, ma anche qui il giovane, sempre secondo la ricostruzione della Polizia, avrebbe perseverato nel suo atteggiamento aggressivo sferrando una testata a un poliziotto. Alla fine l'extracomunitario, identificato in Morchid Badr, ventenne originario del Marocco, con numerosi precedenti di polizia in materia di stupefacenti e di reati contro il patrimonio, è stato arrestato con l'accusa di resistenza, violenza, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni e rifiuto di fornire le proprie generalità. Su disposizione del pubblico ministero di turno, il ventenne è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Questura in attesa dell'udienza di convalida, mentre il coltello è stato sequestrato e messo a disposizione della magistratura.

Considerato, inoltre, che l'arrestato è già destinatario di un preavviso di rigetto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno, è stato anche chiesto all'Autorità competente il nulla osta all'espulsione. I due poliziotti aggrediti hanno dovuto far ricorso alle cure sanitarie, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Forte la solidarietà espressa Vanda Ferro e da Sergio Abramo oltre che da Fsp la quale ha detto :

“Siamo vicini ai colleghi della Squadra Volanti di Catanzaro, che ieri sera sono stati feriti da un extracomunitario che avevano fermato per un controllo, e ci complimentiamo con loro per la grande professionalità dimostrata, che ha consentito di non fare degenerare l’episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

Il giovane marocchino, infatti, ha non solo colpito più volte con calci, pugni e testate gli agenti che tentavano di riportarlo alla calma, ma ha anche tentato di ferirli con un coltello”.

È quanto afferma Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia Fsp – la Federazione Sindacale di Polizia, che prosegue: “Restano comunque gli interrogativi su un sistema che consente di continuare a delinquere sul territorio italiano ad uno straniero gravato da numerosi precedenti, per reati di spaccio, attività predatoria e atteggiamenti violenti nei confronti delle Forze dell’Ordine.

Anche in Calabria, - continua Brugnano - ad essere impegnati in una faticosa lotta nel contrasto alla criminalità organizzata, siamo costretti a fare i conti con una escalation di reati legata alla presenza fuori controllo di extracomunitari che dovrebbero essere espulsi dal Paese.

Per questo chiediamo al Ministro Salvini – conclude il Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia - di includere anche Catanzaro tra le città in cui avviare la sperimentazione del taser, in modo da consentire al personale che opera di intervenire in maggiore sicurezza in casi analoghi a quello avvenuto ieri sera.

Per fermare soggetti violenti, infatti, gli Operatori di Polizia non hanno alternative tra l’intervento a mani nude e il pericoloso utilizzo delle armi”.

L’uomo si sarebbe prima rifiutato di fornire le proprie generalità per poi scagliarsi contro gli agenti. Portato in questura, prima di essere immobilizzato, avrebbe sferrato anche una testata.

Due poliziotti sono rimasti feriti nel centro di Catanzaro in una colluttazione con un extracomunitario, che è stato poi arrestato per resistenza, violenza, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Lo rende noto la Questura del capoluogo calabrese.

Il deputato di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, ha aggiunto: «Fatico a comprendere i meccanismi normativi che consentono di restare tranquillamente sul territorio nazionale e continuare a delinquere ad uno straniero gravato da numerosi precedenti. Occorre individuare i necessari strumenti per rimandare a casa questi soggetti pericolosi».

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