
Redazione TirrenoNews
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L'auto-esaltazione dei politici per i risultati ottenuti non convince gli elettori
Sabato, 24 Marzo 2018 19:35 Pubblicato in ItaliaSe c’è un parametro che, oggi più che mai, indica, in modo tangibile, il possibile o probabile successo od insuccesso dei politici ad ogni livello territoriale ( comuni, province, regioni, stato), sicuramente è quello della reazione che il popolo elettore ha avuto di fronte alla auto-esaltazione dei risultati raggiunti.
Ne ha parlato il presidente emerito Giorgio Napolitano, nella veste di presidente del Senato, nel suo intervento a palazzo Madama che ha aperto la legislatura, in un passaggio sottolineato dall'applauso dell'Aula.
Il passaggio più straordinario è quello in cui ricorda che i comportamenti elettorali «hanno mostrato quanto poco avesse convinto l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza»
In sostanza ha proseguito aggiungendo che «Ha contato molto il fatto che i cittadini abbiano sentito i partiti tradizionali lontani e chiusi rispetto alle sofferte vicende personali di tanti e a diffusi sentimenti di insicurezza e di allarme».
Ed è per questo, ha concluso, che «Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni che hanno compiuto un balzo in avanti clamoroso nel consenso degli elettori e che quindi di fatto sono oggi candidati a governare il paese»
Ed infatti è proprio per questo che «Il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre governi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all'opposizione».
Il problema è che Napolitano ha indicato la luna ma la gente a cui è antipatico( o che lo ritiene responsabile di tanti errori fatti in passato) e sono tanti, invece di guardare la luna gli ha guardato il dito.
La verità è che Napolitano ha parlato a tutti gli italiani
E soprattutto a quelli che si sono venduti al potere da chiunque espresso.
Dovunque detenuto.
Ha parlato ai governatori delle regioni.
Ai presidenti delle province .
Ai sindaci.
Dicendo loro: Non vi illudete che con la stampa di regime ( del tipo Minculpop) e con l’auto esaltazione riuscirete ad acquisire consensi. Al massimo potrete comprare o mantenere i Lanzichenecchi ma non vincere le battaglie e tantomeno le guerre! E comunque le armate mercenarie metteranno tutto a ferro e fuoco e lasceranno di voi una immagine ben diversa da quella che avreste voluto diffondere. Ed è certo che chi vi subentrerà potrà non avere remore a sputtanarvi. Glielo chiedono gli elettori stanchi, affamati ed incazzati!
Ecco perché al di là delle ragioni reali che hanno fatto cambiare opinione a Napolitano è bene guardare alla luna non al dito!
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Fumata bianca: un galantuomo alla Camera, una gentildonna al Senato
Sabato, 24 Marzo 2018 18:39 Pubblicato in ItaliaPresidente del Senato una donna
Fumata bianca alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.
Sono stati eletti il secondo giorno e al terzo scrutinio alla Camera e al quarto al Senato i rispettivi Presidenti.
Alla Camera è stato eletto un esponente del Movimento 5 Stelle, mentre al Senato un esponente di Forza Italia.
Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati sono i due nuovi Presidenti che sostituiscono la Boldrini e Grasso e così può incominciare per davvero la XVIII Legislatura Repubblicana.
Fico è un esponente storico e di spicco grillino che ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, mentre la Casellati è iscritta a Forza Italia sin dal 1994 e ha ricoperto la carica di Sottosegretario nei Governi Berlusconi e proviene dalla Magistratura.
Cari amici, una casella vuota finalmente è stata riempita.
Una donna non aveva mai ricoperto la carica di Presidente del Senato.
Questa volta una donna di spicco, fedele a Berlusconi sin dalla prima ora e che mai lo ha tradito,ce l’ha fatta.
La Casellati è la prima donna in Italia a ricoprire una così importante e delicata carica istituzionale.
Finalmente ed era ora una donna illustre e preparata che ricopre il ruolo di seconda carica dello Stato Italiano.
In caso di necessità sarà lei a sostituire il Presidente della Repubblica On. Mattarella.
Mancano ancora, però, altri importanti traguardi da raggiungere.
Ancora in Italia non abbiamo avuto una donna che ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio e di Presidente della Repubblica.
Le donne, oggi però, dovrebbero essere orgogliose.
Un altro ritratto di una donna verrà aggiunto a quelli che si trovano in una stanza di Montecitorio inaugurata dall’ex Presidente On. Boldrini.
Il suo ritratto sarà accanto a quello della maestra Ines Nervi in Carratelli, eletta Sindaco nel lontano 1946 in San Pietro in Amantea, una delle prime donne in Italia che ha ricoperto con onore una carica istituzionale.
Ed ora On. Deputati e Senatori al lavoro.
Mettete da parte tutte le polemiche, le recriminazioni, le chiacchiere, le diatribe, gli odi, i rancori, le calunnie.
La campagna elettorale è finita.
E’ incominciata una nuova Legislatura.
Voltate pagina.
Un galantuomo è stato eletto alla Camera, una gentildonna al Senato.
Tutte e due, sono sicuro sapranno restituire prestigio alle due massime istituzioni della Repubblica.
Ed ora un nuovo Presidente del Consiglio con inciucio o senza inciucio.
E se venisse eletta una donna?
Che bello!
Il popolo italiano che ha votato democraticamente e liberamente il 4 marzo scorso esige, pretende un vero cambiamento della politica italiana.
Francesco Gagliardi
Ricordare il sacrificio di Achille Mazza è un dovere.
Sabato, 24 Marzo 2018 18:14 Pubblicato in CronacaSono passati 26 anni da quando Achille Mazza sacrificò la propria vita per garantire il diritto alla libertà, il diritto alla giustizia sociale, il diritto ad una vita in sicurezza.
Voleva forse morire il maresciallo dei carabinieri, lasciare i propri cari?
Assolutamente no!
Ma come ha detto il maggiore dei carabinieri che lo ha ricordato “ Quando la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e la aprì ed aperta la porta la paura non c’era più”.
E con coraggio il maresciallo Achille Mazza adempì a tutto il suo dovere, come ricorda la motivazione della medaglia d’oro al valore civile , letta, nell’occasione, da un giovane carabinieri e che vi ricordiamo :
“Alle ore 08.30 del 23.03.1992, ad Amantea (CS), un cittadino del luogo, inaspettatamente e per futili motivi, esplodeva alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’autovettura di un suo coinquilino, con cui si erano generati dei contrasti.
Nell’immediatezza interveniva una pattuglia della locale Stazione Carabinieri raggiunta poco dopo anche dall’allora Comandante di Stazione, Mar. Magg. Mazza Achille, il quale iniziava una paziente opera di persuasione nei confronti del reo, che nel frattempo si era barricato all’interno della propria abitazione.
Tuttavia, nel corso di tale opera di convincimento, quest’ultimo esplodeva contro il Sottufficiale quattro colpi di fucile, i quali lo attingevano mortalmente.
Nell’occorso rimaneva ferito anche il capo Equipaggio.
Alle ore 12.10 successive, il malfattore veniva tratto in arresto.
A seguito dell’episodio sopra riportato, il Mar. Magg. Achille MAZZA veniva insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria con la seguente motivazione:
“Comandante di Stazione, appreso che un individuo aveva inopinatamente esploso dalla propria abitazione alcuni colpi di fucile contro un’autovettura in sosta, accorreva per dirigere militari dipendenti già intervenuti e con spiccato senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, avviava paziente opera di persuasione a desistere dall’inconsulto comportamento, rimanendo mortalmente ferito da proditoria azione di fuoco”.
Presenti alla cerimonia la vedova Mazza e la figlia.
Presente anche un sindaco visibilmente commosso ed alcuni amministratori local. Tra cui Emma Pati ed Enzo Giacco.
A fare da corona tanti carabinieri e rappresentanti di tutte le forze dell’ordine : Polizia , Finanza, Esercito, Guardia Costiera , Polizia Municipale .
Ed insieme a loro anche le associazioni in congedo
Ma, e lo diciamo con sincerità evidente, la cosa più bella erano le decine e decine di ragazzi e ragazze della scuola primaria accompagnati dai loro docenti.
Ragazzi consapevoli di essere lì per sapere la storia di questo eroe, di essere lì per poter ricordare, negli anni, un uomo speciale , un uomo coraggioso.
Di essere lì per trasferire agli altri compagni rimasto in classe questa storia ed aiutarli a ricordare questo uomo.
Ragazzi e ragazze che hanno assistito alla apposizione di una corona d’alloro al monumento che ricorda il compianto maresciallo Mazza, ascoltato compunti le note del silenzio intonate dal giovane maestro Spina , ascoltato la motivazione della concessione della medaglia d’oro.
E’ questa, ci sembra, sia la strada giusta per ricordare il nostro eroe, i carabinieri e le Forze dell’ordine che ieri, oggi e domani saranno i nostri eroi quotidiani sempre pronti a garantire la nostra libertà e la nostra sicurezza.
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