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Un comunicato che contiene una serie di importanti riflessioni.

Mareggiate:

-si al risarcimento dei danni

-si alla programmazione di sistema

-basta sfide alla natura

-basta speculazione edilizia pubblica e privata

-basta improvvisazione

Ma ecco il testo:

La mareggiata di queste ultime ore ha messo a dura prova l’intera costa tirrenica cosentina. La violenza dei flutti ha causato ingenti danni alle famiglie, alla già fragile economia turistica del territorio ed a molte infrastrutture pubbliche.

Serve sbloccare l’erogazione delle risorse finalizzate a finanziare i progetti contro l’erosione costiera e affrettare la procedura di riconoscimento dello stato di calamità per favorire in tempi brevi la ripresa di ogni attività, ancor più, nell’incombenza delle festività pasquali e nella prossimità della stagione estiva su cui poggia tanta dell’economia ed il sostentamento delle comunità costiere.

Tuttavia, la mareggiata, insieme agli incendi estivi ed al dissesto idrogeologico delle aree interne che guardano alla costa e che spesso diventano causa di isolamento, interroga il sistema degli Enti Locali ed i soggetti della rappresentanza economica e sociale, sull’efficacia di come si affrontano i temi della messa in sicurezza del territorio e di come si preservano le economie turistiche locali e le opportunità occupazionali.

Il Tirreno cosentino, come molta parte della Calabria, ha bisogno di una programmazione di sistema che non si limiti a mettere toppe ad un territorio oltraggiato da decenni di speculazione edilizia, dall'improvvisazione e da economie attrattori di interessi criminali.

Occorre partire dall’assunto che la natura non conosce limiti e, laddove si è osato sfidarla, lì avanza senza divieti.

A maggior ragione, si tratta ora di correggere guasti ed errori, passati e recenti, senza perseverare.

E per questo, il territorio ha bisogno di mettere in uso risorse ordinarie e comunitarie nella lungimiranza di guardare oltre il recinto di singoli Comuni o la buona volontà di singoli Sindaci, spesso soli nell’affrontare ogni emergenza.

Occorre, da subito, andare oltre la sola logica risarcitoria che lascerebbe immutato il quadro delle emergenze e inalterate le pratiche di chi abusa del territorio.

Occorre fare sistema e dare ritmo ad una programmazione di area vasta per affrontare le tante emergenze del territorio ed assicurare la qualità e l’efficacia dei servizi pubblici, la dotazione infrastrutturale, gli investimenti.

Se non si agisce in tempo ed in sintonia con i reali bisogni dei territori, c'è il rischio che un'altra programmazione di Fondi comunitari venga consumata in progetti parcellizzati di corto raggio che poco aiutano a superare le contraddizioni accumulate in anni di governo della spesa comunitaria lasciata in mano ai predatori di risorse pubbliche.

Serve quel cambio di passo sollecitato dalla CGIL per sollevare i territori dalle loro criticità e per mettere in campo vere politiche di rilancio dell’economia, della crescita e del lavoro.

Serve un nuovo protagonismo del territorio e della Regione che assuma la portata delle emergenze in una temporalità non relegata alla sola richiesta di stato di calamità.

La Cgil è pronta a dare il proprio contributo di proposte.

Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno                              Comprensorio Cosenza

Giuseppe Guido Segretario Generale CdLT         Umberto Calabrone Segretario Generale CdLT

Mimma Iannello Responsabile Area Tirreno   Massimiliano Ianni Segretario CdL Amantea

Nella foto il mare ad Amantea

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Se occorreva un preciso segno della gravità della situazione occupazionale del comune di Amantea eccolo.

Una situazione terribile se dalla casa comunale si cambiano in corso d’opera degli appalti.

Parliamo del servizio di affissione manifesti e di accertamento delle affissioni abusive.

I fatti

 

Con determina 300 del 13 marzo 2018 era stata indetta una manifestazione di interesse per l’affidamento diretto del servizio di affissione manifesti e di accertamento delle affissioni abusive.

Il bando disponeva che l’offerta doveva essere presentata sul singolo pezzo affisso determinato in euro 0,90 e non deve essere inferiore ad euro 0,70 a pezzo.

Il bando disponeva, inoltre, che non sarebbero state accettate offerte superiori a 0.90 euro ed inferiori a 0,70 euro a pezzo.

Notevoli erano le riserve su tale bando, ma di questo non ne parliamo lasciando eventualmente la cosa per eventuali ricorsi delle ditte non aggiudicatarie.

Ora, invece, la determina n 309 del 16 marzo che integra e rettifica la precedente determina n 300 disponendo che “nell’eventualità di eguale miglior prezzo ribassato ( per il comune, ovviamente) proposto da più soggetti si provvederà all’affidamento diretto tramite sorteggio”.

E’ di tutta evidenza che il comune di aspetta molta partecipazione ed offerte molto prossime al valore minimo se come detto in corso di gara cambia le regole.

Le riflessioni

Appare palese che siano pervenute riflessioni cogenti.

Quello che non si comprende è se la rettifica della manifestazione di interesse induca, come sembra, lo slittamento del termine di presentazione delle offerte previsto anche nella determina del 16 marzo al 31 marzo 2018.

Per questo ed altri dubbi ci si può rivolgere al RUP responsabile della gara.

PS. Non vorremmo sottovalutazioni che portino a rinunce in orso di esecuzione dell’appalto.

Ci sembra infatti che nel settore delle affissioni ci sia molto da rivedere. Molto? No moltissimo.

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“Nell’ultimo “tragicomico” consiglio comunale del 13 Marzo, abbiamo potuto apprendere con estrema chiarezza come girano alcune dinamiche politiche ad Amantea.

Nella sostanza, per come dichiarato dall’ex Consigliere di maggioranza Aloisio, l’attuale amministrazione sarebbe frutto di compromessi politici, compattata solo per essere a servizio di qualcuno e non sicuramente dell’intera comunità.

Di sicuro non si scopre l’acqua calda, d’altra parte con le dichiarazioni pesantissime di Aloisio in consiglio comunale, viene confermato che la maggioranza attuale è strutturata da tanti “vassalli” assoggettati al potente di turno.

Uno spettacolo increscioso che mortifica l’intera comunità amanteana, che ancora oggi nonostante i tanti proclami, non ha la possibilità di partecipare ai consigli comunali attraverso le dirette streaming.

In effetti, proprio nel consiglio comunale del 13 marzo (delibera CC N. 6), il consigliere Giacco dichiarava che NON ci sono risorse per le riprese, che ci hanno provato invitando tutti (???).

In poche parole, prima si è approvato il regolamento per la diretta dei consigli, poi però magicamente si scopre che non ci sono le risorse e nessuno è interessato ad effettuare le riprese!!

Non so se ridere o piangere rispetto all’improvvisazione dimostrata anche su questo importante strumento di partecipazione democratica.

Quali risorse bisogna impiegare per aprire un canale Facebook per una diretta streaming??

Per dare un ordine di grandezza:

•          un notebook, sicuramente facilmente reperibile nella sede comunale: costo 0 euro;

•          una connessione internet che il comune già dispone: costo 0 euro;

•          un software di videoregistrazione (Adobe Flash Media o similari) chiaramente opensource: costo 0 euro;

•          un account alla piattaforma digitale (facebook) anche questo del tutto gratuito;

•          l'apertura di un canale YouTube per permettere l'archiviazione delle riprese e la loro visione on demand: costo 0 euro;

•          una o due webcams per la ripresa delle immagini, possiamo preventivare una spesa di circa 50 o 60 euro.

In conclusione, qualora ve ne sia la volontà, l'attivazione di un simile servizio costerebbe alle casse comunali non più di 100 euro

L’amministrazione pubblica deve garantire l'effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all'attività politico-amministrativa, sindacale, attraverso le dirette; ciò dev’essere un obiettivo prioritario

Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e tutti i Consiglieri devono rispondere ai cittadini del loro operato.

Proprio per questo motivo, la diretta in streaming del Consiglio rappresenta una di quelle operazioni che possono favorire la puntuale informazione del cittadino.

Ricordo a me stesso, che gli ideatori della trasmissione “Zippa 29” più volte hanno manifestato la volontà di effettuare le dirette del consiglio in streaming, a titolo gratuito!!

Invito, pertanto, l’attuale maggioranza ad attivarsi con i fatti per predisporre la diretta streaming già dal prossimo consiglio comunale perché’ gli elementi ci sono tutti, anche attraverso “Zippa 29”.

Non ci possono essere più attenuanti, se la diretta streaming non verrà attivata per la storiella delle poche risorse disponibili, sarà solo per un alibi inaccettabile e i cittadini penseranno che non si vorrà far vedere quello che succede in consiglio.

Ciò abbasserà ulteriormente la credibilità’ politica di questa maggioranza, già abbastanza precaria.

                                                                                                                 Vincenzo Lazzaroli

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