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Il lungomare si insabbia ad ogni mareggiata.

Ebbè! Mica si poteva fare in montagna il lungomare!

La ciclopedonale si insabbia ad ogni mareggiata.

Ebbè! La ciclopedonale vista mare è sicuramente più bella di quella nascosta dal rilevato ferroviario!

Il porto si insabbia ad ogni mareggiata

Ebbè! Mica si poteva fare in montagna il porto!.

E’ la natura! Non è colpa di nessuno.

Ci sta! Siamo un paese in cui non ci sono colpe e comunque se ci sono non sono di nessuno.

D’altro canto chi non ha coperto un amico che ha sbagliato? Magari minimizzando le sue colpe, le sue responsabilità. E poi giustificarsi dicendo che “E’ un amico” od anche “E’ uno di noi!”

E poi coprire non è necessariamente un fatto negativo. E’ un atto di difesa amichevole, un atto di amicizia. Che male c’è se si impedisce che qualcosa venga visto. Dove è scritto che la verità è un diritto?

Mica è un fatto pubblico!

Ed inoltre quanti di noi vedendo qualcosa che può creare problemi non è istintivamente portato a tirare la testa indietro per non essere visto mentre vede!

E magari anche chiudere il balcone o la finestra, se non spegnere la luce!

Forse non si tratta di omertà, quella che si trova sempre in un paese mafioso o ‘ndranghetista. Ma quando?

Semmai si tratta di semplice discrezione, di riserbo. O no?

Certo che non sempre l’insabbiamento deriva dalle mareggiate.

La natura ci mostra come esempio lo struzzo che infila la testa nella sabbia per cercare alimento.

Infatti quella che lo struzzo sia un animale particolarmente pauroso, che in caso di pericolo nasconde la testa sotto la sabbia, nella speranza di non essere visto, è soltanto una diceria.

E può essere una diceria anche la affermazione che una persona che fa finta di non vedere i problemi per cercare di evitarli e per non assumersi così le proprie responsabilità.

Certo che se tutto venisse coperto, insabbiato non sapremmo più niente.

Forse, ma dico forse, non si può parlare di riservatezza nel caso delle cose pubbliche, di quelle, cioè, che sono di tutti, di quelle che ci appartengono, di quelle che si traducono in tributi e tasse, od in mancati o ridotti servizi.

Quello che mi offende è la contraffazione della verità. Quello che avviene quando si falsifica, trasforma, ritocca, altera, manipola la verità.

O quando si omette di dirla ben sapendola ed essendone richiesti.

Falsificare, trasformare, ritoccare, alterare, manipolare la verità non offende le persone oneste, forse nasconde quelle disoneste.

Ma è un nascondimento come quello dello struzzo! Inutile. Anche lui dovrà tirare fuori la testa a la verità emergerà !

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Mai visto tante auto in fila sulla statale 18.

Nemmeno nei giorni della festa di San Francesco di Paola.

Nemmeno nei giorni di agosto quando si scatena il ritorno dei vacanzieri.

Tutta colpa, si fa per dire, della bellissima giornata di Pasquetta 2018.

 

 

Non più la collina per fare Pasquetta, ma il mare.

Tante le seconde case aperte.

Tutti i ristoranti, le pizzerie, le trattorie piene di gente

Certo in tanti hanno approfittato della giornata di sole e con una delle temperature più miti degli ultimi tempi.

Un unico, grande e forse non rimediabile problema!

Anzi due.

Il primo è che la statale 128 non sembra reggere una aggressione di autoveicoli come quella che c’è stata oggi. Forse occorre raddoppiarla.

E non c’erano tir e grossi camion!

Il secondo problema, assurdo ed inaccettabile, è il semaforo in località Principessa.

Un semaforo probabilmente indotto dal supposto stato di pericolosità della statale.

Non ne sappiamo di più. Nemmeno su CCISS si trova notizia del semaforo e tantomeno della incredibile fila che stamattina partiva addirittura dall’autostrada.

Perché diciamo supposto?

Ma perché sulla corsia lato mare abbiamo visto alcuni mezzi dell’Anas.

Ed allora ci chiediamo se possono transitarci loro perché non possono transitarci, magari a velocità ridotta, le auto?

Non solo.

Ma tutti si stanno chiedendo a che cosa siano serviti i lavori fatti finora sullo stesso tratto di strada e costati chissà quanto.

E’ stato sbagliato il progetto?

Possibile che ad ogni mareggiata la statale possa essere percorso solo a senso alternato e sorretto da un semaforo?.

Gli ospiti verranno ancora ad Amantea in queste condizioni?.

Il Prefetto, il Ministero, la Regione, la politica non possono fare niente?

Non si offendano, ma se è così a cosa servono?

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Una anziana signora di Campora San Giovanni abitante in via Aosta è stata salvata dai carabinieri Abate ed Osso della caserma di Amantea.

Stamattina Carabinieri e vigili erano impegnati con la imponente processione del venerdì santo .

Alcuni in rappresentanza dei relativi corpi erano addirittura presenti nella processione.

Altri a presidio e governo delle strade.

Ma i carabinieri vengono raggiunti da una telefonata proveniente da Campora San Giovanni, una popolosa frazione di Amantea che da ormai troppo tempo va avanti senza la presenza stabile delle forze dell’ordine.

Sono i congiunti della novantaduenne Bernardo Ciddio Carmela.

La anziana signora non risponde al telefono , né al citofono.

I congiunti sono preoccupati ed allora chiamano i carabinieri di Amantea guidati dal maresciallo Tommaso Cerza.

Chi avrebbero potuto chiamare?

I vigili del Fuoco dalla lontana Paola?

No meglio i carabinieri.

Una pattuglia è in giro per il controllo del territorio e   piomba nella lontana frazione.

I due giovani Carabinieri non si perdono d’animo.

Recuperano un scala ed entrano nell’appartamento.

Lì a terra dalla sera di ieri la signora Carmela .

Era svenuta ed aveva battito la testa al comodino.

Arrivano i soccorsi sanitari e la signora Carmela viene trasportata nel vicino nosocomio di Paola.

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