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comunicato000che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che, le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimentopende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

Nei giorni scorsi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nell’ambito di attività mirate al controllo e monitoraggio dell’ambiente e dei fenomeni inquinanti, i militaridella Capitaneria di Porto, della Stazione Navale G.D.F. di Vibo Valentia Marina, della Polizia Municipale di Vibo Valentia, congiuntamente a personale dell’ARPACAL e dei Vigili del Fuoco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno effettuato un accertamento presso un cantiere navale operante nel porto di Vibo Marina.

All’interno del cantiere, i militari hanno rinvenuto diverse sostanze inquinanti, residuo delle lavorazioni, non trattate in alcun modo.

Il cantiere,sprovvisto delle autorizzazioni previste dalle normepresentava, inoltre, diverse carenze in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Le sostanze inquinanti prodotte dalle lavorazioni del cantiere, defluivano direttamente nelle acque portuali, a causa della mancanza di una rete di raccolta per l’invio ad un impianto di depurazione.

La Polizia Giudiziaria operante procedeva a porre sotto sequestro preventivo il cantiere navale, per una superficie totale di circa 2.500mq., interrompendo l’attività criminosa in atto.

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nuovooooSi è tenuto ieri mattina, domenica 27 novembre, nell’Antico Granaio di Roseto Capo Spulico l’incontro del Coordinamento Elette Alto Jonio Cosentino per la firma del Patto per la parità di genere e contro la violenza sulle donne. Un momento di incontro e di riflessione sulla condizione della donna, sui soprusi che ancora oggi subisce in ogni parte del mondo, sulle disparità di genere nel mondo del lavoro, sulle violenze che troppo spesso sfociano in casi di femminicidio. Il patto firmato dalle rappresentanti dei comuni dell’Alto Jonio Cosentino punta a scardinare modelli culturali che limitano e delimitano gli spazi di rappresentanza e di partecipazione delle donne alla vita del Paese. Un obiettivo assolutamente necessario per vincere la sfida della lotta alla violenza contro le donne che deve coinvolgere tutti i Comuni per costruire una società maggiormente egualitaria, inclusiva e sostenibile, una comunità qualificata, affidabile, che c’è e sa riconoscere i segnali della violenza, sa ascoltare e sa accompagnare le donne. Il Patto si articola in dieci punti che si propongono di agire per la sensibilizzazione contro la diffusione di stereotipi e pregiudizi e contro ogni atto di violenza sulle donne, per il sostegno dei centri antiviolenza e case rifugio, per il coinvolgimento degli uomini in tema di parità, per il supporto alla emanazione di provvedimenti per la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, per l’occupazione ed il lavoro delle donne, per la rappresentanza politica e associazionistica, per un’adeguata formazione, sul tema, delle nuove generazioni e per una opportuna sinergia con le istituzioni e le organizzazioni della società civile a vario titolo interessate . “Con la firma di questo patto – ha affermato il Sindaco Rosanna Mazzia - come Donne impegnate nel governo dei Comuni dell’Alto Jonio Cosentino vogliamo, in maniera trasversale, dare voce al territorio dell’Alto Jonio e mettere in campo azioni concrete a tutela delle donne e dei loro diritti. L’impegno che abbiamo assunto vuole però andare anche oltre e affrontare di volta in volta i grandi temi che riguardano più da vicino i diritti dei Cittadini. Grazie a tutte le colleghe Amministratrici che sottoscrivendo il Patto hanno voluto lanciare un messaggio forte di unione di intenti e di compattezza”. Giovanni Pirillo Comunicazione Istituzionale Comune di Roseto Capo Spulico

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pecoreLa tecnologia e il digitale fanno sempre più parte della vita dei cittadini. Non si tratta solo degli smartphone che i più piccoli usano per giocare, delle app di messaggistica per rimanere in contatto con amici e famigliari o dei podcast da ascoltare tutto il giorno. La tecnologia non è solo divertimento o informazione. La tecnologia è anche utile. è utile per le aziende che si vogliono far conoscere nel mondo, usando un agenzia SEO, oppure per i piccoli negozi che con l'e-commerce possono fare una fortuna.

Ma é utile per la vita di ogni giorno, anche in Calabria. Infatti, il Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi Melacrino Morelli" (GOM) di Reggio Calabria ha recentemente lanciato la versione app mobile per i suoi pazienti ed utenti. L’app per smartphone (disponibile sia per iOS e Android) si chiama "GOM Reggio Calabria” ed ha diverse funzionalità. Una di queste è facilitare il movimento delle persone all’interno dell’ospedale, aiutando i pazienti e i loro familiari a navigare il labirinto di reparti e stanze.

In più, per gli utenti che scaricano l’app GOM, questa rende più facile l’accesso ai contatti dell’ospedale, inclusi quelli del personale sanitario. Le informazioni sono sempre aggiornate in tempo reale senza (per ora) doversi registrare con un’email o numero di telefono. L’ospedale di Reggio Calabria ha già in cantiere una versione aggiornata e migliorata di questa app per smartphone che dovrebbe dare la possibilita di prenotare visite via mobile e consultare le cartelle cliniche online.

Insomma, anche l’ospedale GOM ha capito l'importanza della digitalizzazione. Tutta la Calabria sta realizzando che il futuro é online ed é innovativo.

Lo sa bene la startup 100% calabrese Revelis che ha addirittura partecipato al Gitex Technology Week di Dubai nel 2022. Tutto grazie ai suoi sforzi verso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della sua integrazione nei processi produttivi e nella vita di ogni giorno. Anche nella vita del nuovo Harmonic Innovation Hub che ospita 100 startup ed oltre 150 ricercatori. Un vero centro per ricerca ed innovazione. Proprio in Calabria, che dovrebbe aprire nel 2023. Invece, una startup della Calabria che ha fatto la differenza durante la pandemia é Kleimas, una giovane azienda che ha sviluppato un dispositivo che sanifica gli ambienti in pochi secondi per poter lavorare in completa sicurezza.

Per continuare il percorso positivo della regione verso la digitalizzazione, ben 10 startup calabre partecipano a SMAU Milano, la fiera dedicata all’innovazione nelle imprese. A supportare queste giovani realtà c’é anche la regione che ha messo a disposizione degli stand in fiera e servizi per mettere in contatto le startup con potenziali clienti ed investitori internazionali.

“La sinergia tra la Regione, il mondo produttivo e l’ecosistema dell’innovazione sono certo possa essere foriero di sviluppo per il territorio,” ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì. Con 273 startup registrate in Calabria, oltre 90 ricevono aiuti regionali per sviluppo e ricerca. E sono proprio questi fondi che possono spingere ancora di più la corsa verso la digitalizzazione della Calabria.

L’ultima figura da aggiungere al puzzle é il “pastore 4.0,” cioè un nuovo modo per fare un mestiere antico come il tempo. Presentato alla XII Convention Europea della Montagna, questo moderno pastore usa nuove tecnologie come GPS e droni per controllare il gregge e pannelli fotovoltaici per le stalle. Si tratta di un pastore digitale, creato per avvicinare le giovani generazioni a un lavoro che potrebbe svanire.

Dall’app dell’ospedale fino al pastore che pascola per le montagne, la digitalizzazione in Calabria coinvolge ogni aspetto della vita. Così come lo fa la tecnologia.

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I Racconti

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