Dalla schiavitù alla servitù. Dalla nazione dei diritti di tutti alla nazione dei diritti di pochi: l’Italia.
Questa benedetta( maledetta?) Italia sembra ancora essere quella descritta da Pino Arlacchi nella sua “Mafia, contadini e latifondo nella Calabria tradizionale. Le strutture elementari del sottosviluppo(1980)” ma da modificare, oggi, in “Mafia, politica, contadini e latifondo nella Calabria tradizionale. Le strutture elementari del sottosviluppo”.
Tutto è dovuto alla mafia, tutto è dovuto ai padroni, tutto è dovuto ai politici. Nulla ai contadini, nulla ai cittadini “normali”. Salvo le tasse.
Di cosa parliamo?
Del fatto che ormai il cittadino normale è sempre più povero e sempre più oberato di tasse per garantire sempre maggiori privilegi alle caste.
Eccone una( delle tante).
Il posto più eterno è quello di consigliere regionale.
Basta essere una sola volta consigliere regionale per percepire un vitalizio eterno, trasferibile cioè anche alle vedove!
In Calabria costano 8 milioni di euro all’anno.
Un costo che ci viene chiesto di pagare per garantire benefit a 158 ex consiglieri.
117 sono quelli vivi
41 non sono più ma hanno trasferito agli eredi il diritto a incassare.
Ed a breve occorrerà aggiungere altri 50 consiglieri e giungere quindi a 208 ed a 10 milioni di euro all’anno.
Ecco chi sono e quanto prendono al mese:
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