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Oliverio ed i sindaci. Una sola voce contraria , quella di Vincenzo Lazzaroli. Duramente contraria!

“Le dichiarazioni rese dal governatore della Calabria, in occasione dell'adunata dei sindaci calabresi organizzata dai suoi più stretti collaboratori per la ricandidatura a governatore della Calabria, è senza precedenti.

Oliverio assume l’impegno con i sindaci di ricandidarsi alla presidenza della giunta regionale, per il bene della Calabria, visti gli importanti risultati raggiunti.

Ovviamente, di fronte a questo accorato appello che ha posto al centro le prospettive della nostra regione, Oliverio ha rimosso ogni riserva e si è messo a disposizione perché questa regione ha bisogno di continuare nell’opera da egli intrapresa, e quindi ha colto l’invito dei sindaci a ricandidarsi.

Tutta una farsa, organizzata per accontentare il caro Oliverio, che rimasto orfano della sua stessa maggioranza di governo, chiede il sostegno dei sindaci calabresi, che per “elemosinare” qualcosa dalla regione si prostrano alla corte di Re Mario.

Ricordo alcuni importanti progetti che il comune di Amantea ha ancora aperti con la Regione Calabria

1-         Finanziamento per la copertura dei lavori previsti per l’adeguamento sismico della scuola media Mameli per un intervento totale di € 5.914.731,57. Il comune di Amantea è stato ammesso al finanziamento ma non in posizione utile da accedere al finanziamento, si attende lo scorrimento della graduatoria -speriamo non avvenga tra 10 anni-

2-         Finanziamento pari a oltre 600.000 euro per adeguare la struttura dell’ex Giudice di Pace da destinare, solo temporaneamente, a sede delle Scuole Medie nell’attea della struttura definitiva. Ad oggi, dopo più di un anno, tutto tace.

3-         Sul porto di Amantea, la commissione di valutazione del Dipartimento Infrastrutture della Regione Calabria ha approvato la graduatoria finale delle domande di partecipazione al bando porti per l'asse VII -azione 7.2.2 del POR FESR 2014-2020. Su undici proposte presentate solo otto sono state ammesse e di queste solo quattro, al momento, sono state ammesse al finanziamento. In sostanza i primi quattro (Isola Capo Rizzuto, Roccella Jonica, Cirò Marina e Cetraro) accedono ai finanziamenti nei tempi stabiliti dal bando. Il progetto presentato dal comune di Amantea durante il commissariamento è stato valutato con un punteggio di 63,50/100 posizionandosi al SETTIMO posto. Purtroppo, la Regione Calabria non ha al momento le risorse necessarie per la copertura totale del bando, si è dunque in attesa di trovare i fondi per uno scorrimento della graduatoria.

Ribadisco che il sindaco di Amantea è stato tra i primi firmatari per la riconferma del Governatore Oliverio.

Nonostante la riconfermata vicinanza di Pizzino al governo regionale di centro sinistra, rispetto alle istanze avanzate dal comune di Amantea per lo sviluppo del nostro territorio, la regione Calabria non ha di sicuro dato segnali importanti in tal senso, ci auguriamo che ciò non sia frutto della poca determinazione dell’attuale amministrazione comunale.

A questo punto Pizzino faccia chiarezza e dica ai cittadini di Amantea, come stanno realmente le cose sui tre finanziamenti che il comune di Amantea attende da tempo dalla Regione Calabria, possibilmente con una previsione sulla cantierabilità delle opere su cui è stato richiesto l’intervento dei fondi regionali. ..                            Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Calabria

Sul web la gioia del PD che annuncia la bella notizia che ormai sono 200 i sindaci che hanno firmato a favore della ricandidatura di Mario Oliverio.

Sindaci di destra e di sinistra.

Ancora altri 5 e si arriverà alla metà più uno dei sindaci calabresi.

 

Ed Oliverio avrà una vittoria certa ovviamente se gli elettori saranno i soli sindaci.

Ma ecco il secondo elenco :

Acquaformosa (Capparelli Gennaro), Acquappesa (Maritati Giorgio), Acri (Capalbo Pino), Aiello Calabro (Iacucci Franco), Albi (Piccoli Giovanni), Albidona (Di Palma Filomena), Altilia (De Rose Pasqualino), Amaroni (Ruggero Luigi), Amato (Ruga Saverio), Aprigliano (Le Pera Pietro Giorgio), Arena (Schinella Antonino), Argusto (Matozzo Valter), Badolato (Mannello Gerardo), Bagaladi (Monorchio Santo), Bagnara (Frosina Gregorio), Belmonte Calabro (Bruno Francesco), Belsito (Basile Antonio), Belvedere Spinello (Macrì Rosario), Benestare (Rocca Rosario), Bianchi (Paola Tommaso), Bianco (Canturi Aldo), Bisignano (Lo Giudice Francesco), Bivongi (Marzano Daniele), Borgia (Sacco Elisabeth), Buonvicino (Biondi Ciriaco), Calopezzati (Mangone Franco), Caloveto (Mazza Umberto), Camini (Alfarano Giuseppe), Campo calabro (Repaci Alessandro), Canna (Stigliano Paolo), Cardinale (Staglianò Danilo), Careri (Giugno Giuseppe), Carfizzi (Maio Carmine), Carlopoli (Talarico Mario), Carpanzano (Vigliaturo Giuseppe), Casali del Manco (Martire Nuccio), Castelsilano (Drante Francesco), Caulonia (Belcastro Caterina), Celico (Falcone Antonio), Cellara (Conte Vincenzo), Cerenzia (Frontera Giovanni), Cerzeto (Rizzo Giuseppe), Cessaniti (Mazzeo Francesco), Cleto (Longo Giuseppe), Colosimi (Talarico Manolo), Cotronei (Belcastro Nicola), Cropalati (Lettieri Luigi), Dipignano (Nicoletti Giuseppe), Figline Vegliaturo (Adamo Fedele), Firmo (Russo Gennarino), Fiumara (Pensabene Vincenzo), Fossato Serralta (Raffaele Domenico), Fuscaldo (Ramundo Gianfranco), Guardavalle (Ussia Giuseppe), Lago (Scanga Fiorenzo), Laino Castello (Cosenza Giovanni), Lungro (Santoianni Giuseppe), Luzzi (Federico Umberto), Magisano (Tozzo Fiore), Maida (Paone Salvatore), Maierà (De Marco Giacomo), Malvito (Amatuzzo Pietro), Mandatoriccio (Cornicelli Dario), Mangone (Berardi Orazio), Marcellinara (Scerbo Vittorio), Marzi (Aiello Rodolfo), Montebello Jonico (Surace Ugo), Montegiodano (Fiordalisi Francesco), Montepaone (Migliarese Mario), Mormanno (Regina Giuseppe), Mottafollone (Basile Romeo), Oriolo (Bonamassa Giorgio), Palermiti (Giorla Roberto), Panettieri (Parrotta Salvatore), Pazzano (Taverniti Santino), Pentone (Merante Michele), Piane Crati (Ambroggio Michele), Pianopoli (Cuda Gianluca), Pietrafitta (Muto Antonio), Pietrapaola (Nigro Pietro), Placanica (Condemi Tonino), Plataci (Tursi Francesco), Ricadi (Russo Giulia), Rocca di Neto (Blandino Tommaso), Roccabernarda (Bilotta Nicola), Roccaforte del Greco (Penna Domenico), Roggiano Gravina (Iacone Ignazio), Rose (Bria Mario), Roseto Capo Spulico (Mazzei Rosanna), Samo (Bruzzaniti Giovanbattista), San Basile (Tamburi Vincenzo), San Cosmo Albanese (Baffa Domenico), San Fili (Argentino Antonio), San Giorgio Albanese (Gabriele Gianni), San Giorgio Morgeto (Valerioti Salvatore), San Giovanni di Gerace (Vumbaca Giuseppe), San Giovanni in Fiore (Belcastro Giuseppe), San Lorenzo (Russo Bennardo), San Lorenzo Bellizzi (Cersosimo Antonio), San Mango d’Aquino (Marrelli Luca), San Martino di Finita (Calabrese Paolo), San Nicola dell’Alto (Scarpelli Francesco), San Pietro a Maida (Putame Pietro), San Pietro Di Caridà (Rosano Sergio), San Sostene (Aloisio Luigi), San Sosti (De Marco Vincenzo), Sant’Agata del Bianco (Ranieri Domenico), Sant’Andrea Apostolo (Ramogida Nicola), Santa Caterina (Albanese La Valle Roberto), Santa Caterina dello Ionio (Severino Francesco), Santa Maria del Cedro (Vetere Ugo), Santa Severina (Giordano Salvatore), Santo Stefano di Rogliano (Nicoletti Lucia), Santo Stefano in Aspromonte (Malafra Francesco), Saracena (Russo Renzo), Savelli (Frontera Domenico), Scala Coeli (Matalone Giovanni), Scandale (Barberio Antonio), Scigliano (Pane Raffaele), Sellia (Zicchinella Davide), Serrata (De Angelis Angelo), Settingiano (Iozzo Rodolfo), Sinopoli (Danaro Annunziato), Spezzano della Sila (Monaco Salvatore), Staiti (Pellicanò Giovanna), Stalettì (Mercurio Alfonso), Tarsia (Ameruso Roberto), Taverna (Tarantino Sebastiano), Terravecchia (Santoro Mauro), Umbriatico (Abenante Pasquale), Vaccarizzo Albanese (Pomillo Antonio), Vallefiorita (Megna Salvatore), Vallelonga (Servello Abdon), Verbicaro (Silvestri Francesco), Zumpano (Lucente Maria).

Pubblicato in Calabria

Da non crederci!

Che avessimo in Carlo Tansi un “grande” direttore della Protezione civile regionale lo si era capito.

Probabilmente la migliore scelta fatta da Mario Oliverio!

Ed ecco la ennesima conferma.

Quella che dispone niente più volontari per sagre e processioni.

Il capo della Protezione civile scrive ai sindaci e ricorda il divieto di utilizzare personale nelle manifestazioni. «Via dall’albo chi trasgredisce»

«Cari sindaci della Calabria, ora la nuova legge sulla protezione civile parla chiaro: non potrete più utilizzare i volontari di protezione civile per sagre, processioni, manifestazioni varie o per dirigere il traffico».

Lo afferma, in una lettera aperta ai sindaci calabresi, il direttore della Protezione civile regionale CarloTansi.

«Lo sancisce – prosegue – la circolare n. 45427 del 6 agosto 2018 del capo del Dipartimento nazionale Angelo Borrelli, la quale stabilisce che il volontario può essere impiegato esclusivamente per svolgere attività di natura organizzativa e di assistenza alla popolazione e non deve interferire con i servizi di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

La Protezione civile regionale sarà rigidissima e applicherà rigorosamente il nuovo regolamento sul volontariato, cancellando dall’albo le associazioni e i gruppi comunali inadempienti».

«Aspetto – conclude Tansi – segnalazioni non anonime all’email protcivile.presidenza @pec.regione.calabria.it con documentazione fotografica di eventuali associazioni e gruppi comunali inadempienti e prenderò personalmente i provvedimenti del caso»

Non possiamo non riconoscere come in tal modo il direttore Tansi rispetti coloro che sono disponibili ad aiutare la comunità e che spesso sono usati come “figuranti” nelle sagre, processioni e manifestazioni varie.

Pubblicato in Calabria

Fare il sindaco è davvero un mestiere difficile. Ogni giorno più difficile.

E lo diventa viepiù man mano che lo Stato abbandona i territori, il popolo e dimentica i suoi bisogni fingendo di essere europeista ed internazionalista, cioè indicando modelli auspicabili di diritti e di doveri che “lui” non è stato capace di realizzare o di imporre.

Una strage di distrazione di massa finalizzata solo alla conservazione del potere in testa ad un gruppo oligarchico di politici.

Nel piccolo anche i sindaci appartengono a questa classe.

La differenza tra loro ed i politici maggiori è che i sindaci hanno da un lato il popolo che ha sempre maggiori pretese e dall’altro un popolo che ha difficoltà da pagare i tributi, o che non vuole pagare i tributi che diventano viepiù ossessivi .

E così i sindaci, sorretti da suggeritori , salvifici hanno inventato i tributi extra comunali, i bancomat senza conto in banca.

Parliamo dei photored , degli autovelox e dei tutor.

Un business.

Per i comuni che succhiano soldi a chi transita sulle strade esistenti sul proprio territorio e soprattutto per chi formula le proposte, fornisce le apparecchiature e le gestisce.

Il problema vero è che ci sono sindaci “onesti” che non ricorrono a questi artifici “final contabili”

Ma sono , forse, fessi questi sindaci?

Ma ve l’immaginate tutta la SS18 tirrenica, cioè i 104 km tra Campora SG e Praia a Mare ( Google maps ) percorsa a 50 Km orari?

Ci vorrebbero almeno 2 ore ed 8 minuti, ai quali sommare i tempi di attesa ai semafori e gli altri tempi morti.

Ma la cosa vergognosa è che i sindaci( ben suggeriti) giustificano questi prelievi vessativi parlando di “contributo alla sicurezza”, il che in fondo è vero se si osserva che basta togliere le macchine ( magari ritornando ai calessi ed ai “traini”) e ci sarebbero meno incidenti, meno morti e meno feriti.

Oddio non è che bisogna distruggere le auto, basta lasciarle ferme, cosa non più difficile visto il prezzo dei carburanti sui quali ancora paghiamo, tra l’altro, il finanziamento della guerra d'Etiopia del 1935-1936; il finanziamento della crisi di Suez del 1956; la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963; ricostruzione dopo l'alluvione di Firenze del 1966; la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968; la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976; la ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980; il finanziamento della guerra del Libano del 1983; il finanziamento della missione in Bosnia del 1996; eccetera.

Ma quanto durano questi debiti?

Ma la crisi di Suez ancora dura?

La missione in Bosnia ancora dura?

Sono 50 anni che cacciano l’acqua a Firenze?

Ma ancora, dopo decenni e decenni ancora non è finita la ricostruzione del Vajont, del Belice, del Friuli e dell’Irpinia?

Di fronte a queste vergogne dello Stato ( le chiamo vergogne e non furti, NOTATE) il governo ed i suoi organi possono preoccuparsi di photored , degli autovelox e dei tutor?

Quello che, poi, resta vergognoso è che lo Stato autorizza i suoi agenti( compresi quelli municipali) a non fermare i contravventori, robotizzando il sistema delle contravvenzioni.

I ragazzi che vanno (davvero) veloci non verranno più guardati negli occhi dagli agenti. NO! Saranno guardati solo da un anonimo foglio di carta (ed al più da una foto) dove leggere l’ importo da pagare.

Se volete sorridere basta ricordare che la prima multa per eccesso di velocità di cui si ha notizia, infatti, risale al 1896 e fu comminata a Londra a un tale di nome Walter Arnold che, a bordo del sua Arnold Benz Motor Carriage, venne fermato da un poliziotto mentre percorreva a 13 km/h una strada cittadina sulla quale il limite era di 3 km/h( in città mentre fuori era di 6 kmh).Il poliziotto dovette inseguire l’auto con la sua bicicletta!

Non sappiamo quanti punti gli hanno tolto sulla patente.

Ridicolo, vero?

Ma Usain Bolt che detiene il primato di velocità massima a piedi di 45 km/h rischia di essere contravvenzionato?

Eppure la soluzione esiste ed è semplice.

Basta che le contravvenzioni elevate dai vigili urbani siano pagate allo Stato ed i sindaci diventerebbero tutte persone normali, non più sindaci “ fessi”, quelli che non attivano photored , autovelox e tutor, e spierti” quelli che li attivano per fare cassa!

Pubblicato in Cronaca

Continuano in Calabria gli attentati ai sindaci ed agli amministratori locali.

Si concentra nel Mezzogiorno il fenomeno degli attentati agli amministratori locali, che ha in Sicilia, con il 16,7% dei casi accertati, l'incidenza più elevata, nel periodo dal 1 gennaio 2013 al 30 aprile 2014.

Segue la Puglia con il 12,9%

Ed ancora la Calabria con il 12,3

Più giù la Sardegna con il 10,8%

Ed infine la Campania con l’8,2%

Tanti i comuni interessati da questi attentati in Calabria. Ve ne ricordiamo qualcuno:

Comune di Albidona- sindaco Salvatore Aurelio

Comune di Amantea- sindaco Monica Sabatino

Comune di Amaroni –

Comune di Benestare –

Comune di Bianchi- Sindaco Tommaso PAOLA;

Comune di Brancaleone –

Comune Cassano Ionio - Sindaco Giovanni PAPASSO;

Comune di Catanzaro- Sindaco Sergio ABRAMO;

Comune di Conflenti- Sindaco Giovanni PAOLA;

Comune di Decollatura- Sindaco Anna Maria CARDAMONE ;

Comune di Falerna – Sindaco Giovanni COSTANZO;

Comune di Feroleto Antico – Sindaco Pietro FAZIO;

Comune di Gizzeria- Sindaco Pietro RASO ;

Comune di Isola Capo Rizzuto-

Comune di Locri - Sindaco Giovanni Calabrese

Comune di Malito- Sindaco Carmine CARPINO;

Comune di Marano marchesato-

Comune di Monasterace Maria Carmela Lanzetta

Comune di Motta S.Lucia –Sindaco Amedeo COLACINO; ( 3 attentati)

Comune di Nicotera - Sindaco Francesco Pagano

Comune di Nocera Terinese- Sindaco Gaspare ROCCA;

Comune di Martirano Lombardo- Sindaco Francesco PUCCI;

Comune di Parghelia - Sindaco Maria Luisa Brosio

Comune di Pedivigliano – Sindaco Lia LEONE ;

Comune di Pentone – Delegata Giuditta MATTACE;

Comune di Pizzo- ex sindaco Fernando Nicotra

Comune di San Giovanni in Fiore- Sindaco Antonio Barile.

Comune di San Pietro a Maida-

Comune di Seminara, - Sindaco Antonio Bonamico

Comune di Scigliano – Sindaco Raffaele PANE;

Comune di Serra San Bruno- Sindaco Bruno ROSI;

Comune di Taurianova-

Comune di Tropea-

Comune di Soriano-

Comune di Stefanaconi- o

Comune di Villapiana – Sindaco Paolo MONTALTI;

Comune di Zagarise, Domenico Gallelli,

Potremmo continuare a lungo visto gli atti intimidatori registrati in Calabria sono stati 80 nel 2014 e una quindicina già nei primi quattro mesi del 2015.

Già nella seconda metà del 1700, gli allora Procuratori del Regno di Napoli segnalavano la presenza di bande dedite all’intimidazione di amministratori pubblici, così come ribadito nelle relazioni di fine 800. Il fatto di rilevare segnalazioni in diverse parti del Regno, simboleggia come il fenomeno fosse pervasivo e capillare in tutto il territorio.

Questo l’elenco dei comuni che avevano annunciato la loro presenza a Roma: Comune di Catanzaro, Motta S.Lucia,Conflenti, Nocera Terinese, Gizzeria, Falerna, Martirano Lombardo, Scigliano, Bianchi, Pentone, Decollatura, Villapiana, Malito, Pedivigliano, Serra San Bruno, Feroleto Antico, Cassano Ionio.

Ma una domanda si impone .

Perché delle centinaia di sindaci ed amministratori oggetto di attentati nell’incontro del 23 settembre scorso avutosi presso il Viminale alla presenza del viceministro Bubbico e della senatrice Lo Moro ne erano presenti soltanto 14?

Perché non c’era Amantea?

Pubblicato in Politica

Il laboratorio di analisi cliniche di Rende Quattromi glia dista da 10 a 15 km dall’ospeda le di  Cosenza.

Parliamo di 10 minuti di tempo per portare le provette dal laboratorio di prelievo a quello di analisi e di una strada diritta e senza curve.

Eppure i sindaci di Rende , Bisignano, Castrolibero,  Castiglione Cosentino, Luzzi, Lappano, Montalto Uffugo, Marano Marchesato, Marano Principato,  San Fili, San Vincenzo La Costa , contestano il decreto di chiusura firma dal commissario Scura e ne chiedono la revoca.

Sono preoccupati perché il decreto prevede punti di prelievo nei singoli comuni, ma il materiale biologico prelevato verrebbe inviato nei presidi ospedalieri Spoke ed Hub seguendo un percorso differente a seconda degli esami richiesti con possibili e prevedibili disguidi sia per l’esecuzione che per la raccolta dei dati.

Silenzio, invece, da parte dei sindaci del Basso tirreno cosentino e dell’alto tirreno lametino per la chiusura del laboratorio di analisi cliniche di Amantea.

Eppure da Amantea a Cosenza ci sono più di 50 km e quasi un’ora di percorrenza e peraltro di una strada tutta curve, e molto di più via A3.

E non solo! Ma pensate ai prelievi di Cleto!

E così i sindaci di Rende e dintorni sollecitano un incontro con Oliverio e Scura volto a scongiurare la chiusura del laboratorio.

Imperturbabile silenzio anche da parte dei politici regionali e nazionali che da questo territorio prelevano i voti necessari per i loro mandati elettorali.

Che non gliene freghi niente?

Pubblicato in Cosenza

Sospesa sine dire la chiusura delle guardie mediche. Nemmeno il tempo di pubblicare la notizia che i sindaci hanno preso il telefono e contestato il decreto di chiusura delle Guardie mediche camuffata da “riorganizzazione”.

Troppo per la cagionevole giunta regionale.

E così il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha chiesto al Commissario dell’Asp di Cosenza Filippelli e al Commissario Scura di sospendere la “riorganizzazione” delle guardie mediche.

Non solo ma ben sapendo che si tratta di una “riorganizzazione” obbligata, Oliverio ha soillecitato l’attenzione futura di Filippelli e di Scura  ad avere una attenzione particolare ai territori montani ed ai comuni sprovvisti di qualsiasi struttura sanitaria.

Si apre in questo modo un contezioso tale che moltissimi comuni tenteranno di avere la Guardia Medica finora non avuta.

Stando al comunicato stampa della Giunta regionale Filippelli e Scura “ hanno immediatamente recepito le richieste avanzate dal presidente della Giunta regionale”

Non solo!

“ Oiverio ha colto l’occasione per ribadire che, in previsione dell’approfondimento di dettaglio relativo alla proposta di rete ospedaliera di recente approvata dal commissario, saranno avanzate proposte correttive ed integrative che riguarderanno l’organizzazione dell’insieme delle strutture ospedaliere “Hub” e “Spoke”, il territorio, i presidi ospedalieri montani e le strutture ospedaliere di frontiera (Praia a Mare e Trebisacce), oltre al centro di riabilitazione di Mormanno. Dal commissario Scura è stata riconfermata piena disponibilità, considerato che “la proposta di rete ospedaliera è da considerare una base di confronto da migliorare”.

Sorridono così i sindaci dei comuni del Tirreno cosentino che non debbono temere più la chiusura della guardie mediche. Parliamo dei sindaci dei comune di:

1.         Longobardi (servizio accorpato a Belmonte Calabro),

2.         Falconara Albanese (accorpato a Fiumefreddo Bruzio),

3.         Acquappesa (accorpato a Guardia Piemontese),

4.         Buonvicino (accorpato a Diamante),

5.         Sangineto (accorpato a Belvedere marittimo),

6.         Grisolia (accorpato a Maierà),

7.         Tortora (accorpato a Praia a Mare) e

8.         Serra d'Aiello (accorpato ad Aiello Calabro)

Nessuno di questi comuni ha un ospedale e quasi tutti sono montani pur essendo quasi tutti sul mare.

Pubblicato in Cronaca
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