Regione Calabria: della serie di tutto e di più.
Se davvero ci si avvia ad un nuovo periodo da Basso Impero( il periodo che precede la caduta di Roma) la Calabria ne è l’anteprima e la prova più certa e tangibile di quale ferocia avremo a breve , al momento
della caduta della attuale civiltà, se civiltà davvero è.
Tante le prove.
Per esempio la quasi unica maxi condanna emessa dalla Corte dei Conti di ben 1 milione e 293 mila euro a carico di Francesco Gargano, legale rappresentante della Agrigest snc di Francesco Gargano &c.
Insieme a Gargano sono stati condannati Bruno Stella, funzionario istruttore e di fatto liquidatore dei contributi, Francesco Nicola Cumino e Rosario Calvano, dirigente di settore e dirigente generale dell'assessorato regionale all'Agricoltura all'epoca dei fatti.
La vicenda prese le mosse da un accertamento della Guardia di Finanza ( e chi se no?) con un processo verbale del 22.10.2010, pervenuto alla regione Calabria tramite il ministero delle politiche agricole e forestali solo il 3 gennaio 2011, con il quale si constatò l’utilizzo di falsa documentazione e la messa in atto di numerose irregolarità procedurali finalizzate all’ottenimento degli aiuti…il legale rappresentane dell’Agrigest in concorso con i funzionari della regione Calabria…
Da qui discese il decreto del prof Zimbalatti di revoca di ogni rapporto ancorchè discendente da presupposti inesistenti o comunque nulli..
Secondo la Corte dei Conti, Stella avrebbe «inserito indebitamente negli elenchi di liquidazione da inoltrare all'Agea il nominativo di Gargano, la cui domanda di finanziamento era stata per ben due volte respinta dall'Ispettorato di Cosenza (competente sulle pratiche), avendo lo stesso Gargano ottenuto, in anni precedenti, un finanziamento per specifiche finalità incompatibili con quelle perseguite con il nuovo finanziamento».
Da parte loro, il dirigente generale Calvano e quello di settore Cumino avrebbero «firmato la comunicazione senza un minimo controllo volto a riscontrare la sussistenza di presupposti legittimanti, comportamento tanto più grave per Calvano ove se ne consideri la sistematicità, comprovata dal suo coinvolgimento, per la stessa condotta omissiva, in una vicenda simile già discussa di fronte alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti»
Per la stessa vicenda è in corso un giudizio al Tribunale di Cosenza.
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