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Redazione TirrenoNews

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Se dovessimo parlare del futuro di Amantea dovremmo attendercelo grigio, molto grigio.

 

La prova? Tante, una dopo l’altra, una più incisiva della precedente.

Ecco l’ultima

In questi giorni si parla della soppressione del posto di Polizia di Cetraro

Peraltro la ragione di fondo sembra da ascrivere alla inidoneità di locali nei quali ha sede il commissariato, come si legge nella proposta firmata dal capo della polizia

Tanti gli interventi a favore della conservazione.

Ora interviene anche il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno, deputato membro delle Commissione parlamentare antimafia e della Commissione giustizia della Camera, il quale ha scritto al viceministro all’Interno, Sen. Filippo Bubbico. «Le scrivo in merito alla questione della soppressione del posto fisso di Polizia del Comune di Cetraro con l’assegnazione delle relative risorse al commissariato di Paola, decisa con il decreto dello scorso 4 dicembre 2014 ed in attesa di essere attuata”.

E poi continua Magorno” Il posto fisso, alle dipendenze della Questura di Cosenza, era stato istituito con decreto datato 20 gennaio 1990 ed ubicato in un immobile privato sito in un’area classificata ad alto rischio di frana. In considerazione del fatto che sono successivamente risultati inutili gli interventi effettuati per mettere in totale sicurezza l’area, l’Amministrazione Comunale di Cetraro ha comunque, assicurando il massimo impegno nella risoluzione della questione, messo a disposizione gratuitamente alcuni locali che, sottoposti al vaglio dell’Ufficio tecnico della Polizia di Stato, sono stati considerati da quest'ultimo non idonei”.

Ma ecco le ragioni per le quali il segretario regionale del PD sollecita la conservazione dl posto di Polizia: “La paventata attuazione del decreto deve essere rivista e assolutamente scongiurata, perché prevista in un territorio importante del Tirreno Cosentino, storicamente crocevia di dinamiche mafiose tra Calabria e Campania , dove operano noti e pericolosi clan della ‘ndrangheta, come più volte confermato nelle innumerevoli inchieste della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, e dove si segnalano fenomeni criminali e delinquenziali che turbano il territorio e mirano a soffocare e condizionare le attività economiche. Una presenza opprimente alla quale si è sempre opposto, con determinazione e coraggio, il prevalente tessuto sano di una Città che ha comunque bisogno della presenza di presidi dello Stato che siano da riferimento quotidiano nel contrasto alla criminalità e nell'affermazione della legalità. Per tale motivo è assolutamente necessario che vi sia una revisione di tale decisione e di uno sforzo comune da parte di tutte le autorità interessate per rimuovere le cause che hanno portato al decreto”.

Infine Magorno conclude dicendo che :” L'attuazione della soppressione del Posto fisso di Polizia, che in questi giorni viene vissuta con grande apprensione dalla popolazione, e che ha registrato la netta opposizione, oltre che dell'Amministrazione Comunale, delle forze politiche e sociali, dell'associazionismo e dei cittadini, rappresenterebbe un segnale di cedimento vissuto come una sconfitta ed duro colpo alla volontà di riscatto che ha sempre animato i cittadini di Cetraro e di tutto il comprensorio. Le chiedo pertanto di intervenire, con urgenza, affinché non si giunga all'attuazione del suddetto decreto e che si pervenga ad una soluzione ragionevole, in considerazione del fatto che la sicurezza dei cittadini deve comunque prescindere ogni ragione economica o di altra natura, e perché in tal modo si mitigherebbero le ansie di una cittadinanza che attende che sia garantita dallo Stato la rassicurante permanenza di un fondamentale presidio di legalità che operi a tutela della civile convivenza e del pieno e compiuto sviluppo».

Nessun intervento, nemmeno di Magorno, a favore della attivazione di un Posto di Polizia ad Amantea, per carità, abbiamo scritto, non alternativo a quello di Cetraro.

Eppure Magorno era lì in prima fila sul palco del teatro del Campus insieme alla Lo Moro, alla Lanzetta, al Prefetto, a dare solidarietà agli amministratori vittime di ben 4 attentati.

Magorno ha già dimenticato od il problema di Amantea non esiste più?

E tutto il resto, onorevole Magorno?

Sequestrato centro raccolta RifiutiNon demorde la minoranza di Longobardi. Anzi, attacca e chiede, nientemeno, una commissione di inchiesta.

 

Ecco la nota inviata alla stampa:

“Chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’“incapacità” dell’Amministrazione comunale di fronteggiare l’emergenza rifiuti”

A parlare è il capogruppo della minoranza Nicola Bruno che interviene sull’ultimo atto della telenovela sulla raccolta differenziata a Longobardi: il sequestro dell’isola ecologica avvenuto lo scorso 8 gennaio”.

Poi Bruno dichiara: “Oggi l’ennesima ordinanza sindacale che dispone l’ennesimo affidamento e revoca quella precedente che disponeva la raccolta differenziata, in via sperimentale, fino al prossimo 31 gennaio. Non è tempo di superficialità né di improvvisazione. Eventuali errori si ripercuotono negativamente sull’intera collettività e prestano il fianco al pronto e giusto intervento dei carabinieri della locale stazione, comandata dal maresciallo Domenico Lio”

Poi continuano i consiglieri di minoranza Bruno e Cicerelli : “Dal mese di gennaio 2014 il sindaco Giacinto Mannarino ha adottato ben 15 ordinanze, in materia di rifiuti, di cui 5 destinate, sempre, alla stessa Ditta affidataria del servizio di nettezza urbana.

Il colpo di scena si è consumato, però, lo scorso 27 dicembre: il sindaco, con ordinanza n° 58/2014 disponeva l’avvio della raccolta differenziata per il successivo 29 dicembre, individuando ed autorizzando il sito adiacente il campo sportivo comunale “su cui ubicare –si legge nell’ordinanza- i cassoni scarrabili per effettuare il servizio della raccolta differenziata porta a porta”.

Lo scorso 2 gennaio, in un controllo di routine, i carabinieri della stazione di Fiumefreddo Bruzio, fermano il mezzo con cui il comune svolgeva il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio, poiché privo di revisione.

Da lì qualche sospetto che ha portato, giorno 8, al sequestro del centro di raccolta e dei mezzi adibiti alla raccolta”

Ed allora la forte affermazione :”La vicenda è grave non solo politicamente ma anche per gli eventuali risvolti giudiziari”.

“Da qui -conclude l’avvocato Bruno- la richiesta di istituire una commissione d’indagine che faccia luce e chiarezza su un problema che, ad oggi, malgrado il moltiplicarsi delle ordinanze, non conosce soluzione.”

La nota stampa non chiarisce se la commissione di inchiesta sia da nominarsi a cura del Consiglio Comunale , tentando- di fatto- di lavare i panni in famiglia, o sia da nominarsi dal Prefetto, anche stando il sospetto che la vicenda possa avere risvolti giudiziari.

Parliamo della vicenda del risarcimento pagato dalla Stato agli amministratori del comune di Amantea al tempo dello scioglimento del consiglio comunale per mafia!

 

E registriamo in assenza di altri del M5S la nota di Rosario Cupelli, cittadino attivista Movimento 5 stelle.

 

Eccola: RISARCIMENTO SCANDALOSO, “fuorialmenolecifre”.

« La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. »

Mai come in questo momento le parole pronunciate da Enrico Berlinguer sono attuali.

Basta tenere presente le ultime vicende nazionali, tipo: scandalo “Roma Capitale”, oppure l’ennesimo tentativo di salvare il cavaliere da parte della “sinistra”, con ennesima legge “ad personam”, frutto di accordi segreti che coinvolgono la tenuta del governo, le riforme da approvare e la nomina del nuovo Presidente della Repubblica, con ripercussioni anche a livello regionale, con la nomina di due indagati come Scalzo e Gentile a Presidente e Vice del Consiglio Regionale, frutto dell’ennesimo inciucio.

A livello comunale questa premessa è utile per chiarire il mio pensiero sulla polemica presente sui giornali in questi giorni, fra il sindaco Sabatino e l’ex vicesindaco Cappelli, in merito alla sentenza di risarcimento per un importo di circa 2 milioni di euro agli ex amministratori del Comune di Amantea.

Una sentenza per me MORALMENTE ed ETICAMENTE inaccettabile, che dispone il risarcimento a dei politici come se avessero subito un “ingiusto licenziamento”, ad affermare quindi con una sentenza “in nome del popolo” che la politica è una professione e non un servizio e che va intesa come “lavoro” e non come vocazione, mentre i partiti di riferimento di questi politici cancellano i diritti sanciti dall’art.18 dello statuto dei lavoratori.

Di cosa vengono risarciti con migliaia di euro a testa questi politici? Le indennità economiche per le funzioni svolte di assessore o sindaco sono il corrispettivo che viene dato per il servizio VOLONTARIO prestato a fini pubblici.

L’interruzione del mandato da parte dell’autorità giudiziaria non ha avuto ricadute sul lavoro che ognuno di questi svolgeva e che ha continuato a svolgere, funzionario di banca, commercialista, imprenditore, insegnante, ecc… Non avendo, in quel periodo, prestato NESSUN servizio alla comunità, perché sospesi, perché s’intascano questi soldi ??? I beneficiari di questa assurda sentenza dimostrino agli elettori quale danno hanno avuto!!!! Il danno d’immagine è stato per i cittadini che incautamente hanno votato questi soggetti, la Città doveva essere risarcita per i danni da LORO provocati, perchè la lista elettorale, i voti chiesti e ricevuti e le cariche conseguenti assegnate, sono frutto di LORO SCELTE VOLONTARIE, così come le decisioni prese ed in maniera disastrosa per la Città.

La cittadinanza di Amantea e non solo, dovrebbe insorgere verso questo, per me, ingiustificato e vergognoso arricchimento personale, avvenuto con soldi pubblici.

VISTO CHE sono soldi pubblici PUBBLICATE almeno le somme intascate.

Negli scritti di Berlinguer, ma anche in Nietzsche, è presente ed attuale l’importanza della “memoria storica”, la “memoria critica” intesa come elaborazione del passato per leggere meglio la realtà e per costruire un futuro migliore, e per tutto questo inseparabile dalla BUONA Politica

E allora a proposito di “MEMORIA” ai due contendenti ed AI CITTADINI vorrei ricordare:

- al sindaco, che in campagna elettorale aveva promesso di ridursi lo stipendio ed invece lo ha aumentato e che ha contratto ulteriori mutui a 30 anni, per cui i miei figli crescono sapendo di avere già dei debiti sulle spalle, di evitare ulteriori racconti fantastici sulla destinazione dei soldi del risarcimento, al limite fornisca i dati delle cifre percepite da ognuno, restituisca i soldi delle spese legali (3500 euro) per la causa d’ineleggibilità, non continui a prendere in giro i cittadini contribuenti.

- al dr. Cappelli che ha avuto negli anni scorsi le deleghe per il porto, ricordo che il medesimo porto è di nuovo insabbiato, che il Demanio chiede per i canoni non versati 3 milioni di euro, che se ha proposto la costruzione di una scuola ha fatto solo una minima parte del suo dovere, altre iniziative degne di nota non ne ricordo, che per questo (quasi nulla in pratica) è stato   ben retribuito ed ora ben risarcito.

A tutti i RISARCITI ED AI CITTADINI, ricordo che durante gli anni passati è partito il progetto per la distruzione di Coreca, che il bilancio è stato approvato con inserimento di notevoli cifre di crediti inesigibili, che sono stati contratti svariati mutui (a 30 anni) fra cui quello per la ristrutturazione del lungomare nonostante sia ANCORA DEMANIALE e che adesso i soldi stanziati sono stati distratti per “pontificare” il nulla. Che sono stati “persi” i finanziamenti regionali per la raccolta differenziata, così come si è perso il ricorso con annessa condanna alle spese legali. Oltre ai tanti “REFUSI” che incidono sulle tasse e sulle tasche dei cittadini. Per motivi di spazio e per carità cristiana mi fermo qui

AI RISARCITI CHIEDO: Quando verrà RISARCITA la cittadinanza per i danni provocati??? Se onesti e disinteressati come si professavano nelle campagne elettorali, intanto dovevano proporre il ricorso per il danno d'immagine alla Città e ai cittadini, ORA, possono versare la somma nelle casse del Comune”.

Cupelli è la voce della città quando chiede se i danni di immagine non li abbia avuti soprattutto la città e non solo “la politica” e perché la città non sia stata risarcita!

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