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Pino Furano ama talmente la sua Cleto che non manca di investigare sui fatti del paese. Eccovi un’altra prova:

 

IL GIALLO DELLA “CHIESA SS ROSARIO” DI CLETO- SECONDA PUNTATA:!

E’ notorio che nella foresta della legislazione italiana, piena di zone ombrose dove il sole della chiarezza non può, e forse non deve arrivare, anche un esperto giurista può inciampare nei mille cavilli, commi e lettere, che rinviano ad altri commi e lettere. E spesso anche l’ultimo giudice assegna torti e ragioni che altri giuristi ritengono non adeguate allo spirito delle norme.

 

Io non sono certo attrezzato per muovermi tra commi e sotto-commi e, al contrario, come formazione professionale e lavorativa, sono abituato a distinguere tra vero e falso utilizzando la logica e la evidenza dei fatti attraverso metodi oggettivi.

Per questo sono consapevole che potrei incorrere in un errore grossolano nel porre le domande che sto per porre a me stesso, a chi mi leggerà, ma soprattutto all’Amministrazione Comunale di Cleto che con più mezzi potrà verificare se le domande possono essere utili per portare un po' di chiarezza al “giallo Chiesa SS Rosario”.

Aggiungiamo, ai dati già riportati nella prima puntata, altri dati:

In data 27/02/2014 la Chiesa SS Rosario viene dichiarata di interesse culturale ai sensi dell’art.10 del D.lgs 42/2004.

 

In data 21 aprile 2015 L’Arcivescovo Metropolita di CS, presenta, al Ministero per i beni e le attività culturali-sovrintendenza beni architettonici e paesaggistici di CS, la richiesta di autorizzazione all’alienazione del bene “Chiesa SS Rosario”.

Il 19/05/2015 viene effettuata una voltura catastale d’ufficio dalla quale risulta che la stessa è intestata alla Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Cleto. Non sono esistenti atti di passaggi intermedi.

Il 25 giugno 2015, il Segretario Regionale per la Calabria del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, autorizza, ai sensi dell’Art. 55 del Dlgs 42/2004, l’alienazione dell’immobile “Chiesa SS Rosario”.

Il 03/07/2015 viene redatto il primo atto notarile di vendita, da parte della Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Cleto, a soggetto privato.

L’art. 55 del D.lgs 42/2004 comma 1 recita testualmente:

 

Alienabilità di immobili appartenenti al demanio culturale:

1.         I beni culturali immobili appartenenti al demanio culturale e non rientranti tra quelli elencati nell'articolo 54, comma 1, non possono essere alienati senza l'autorizzazione del Ministero.

Al comma 2 poi elenca le modalità attraverso le quali si può chiedere l’alienabilità.

L’articolo 54 del D.lgs 42/2004 comma 1 lettera d-bis recita testualmente:

1. Sono inalienabili i beni del demanio culturale di seguito indicati:

omissis

d-bis) gli immobili dichiarati di interesse particolarmente importante ai sensi dell'articolo 10, comma 3, lettera d);

omissis

L’art.10,comma 3,lettera d recita:

omissis

3. Sono altresì beni culturali, quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall'articolo 13:

…omissis

d) le cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose;

omissis

infine l’art.13 al comma 1 recita:

1.         La dichiarazione accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma oggetto, dell'interesse richiesto dall'articolo 10, comma 3.

Le domande che mi pongo e giro a maggioranza e opposizione del Comune di Cleto:

1) considerato che la Chiesa SS Rosario è stata dichiarata di interesse culturale a norma dell’art.10 del D.lgs 42/2004, quindi, sembrerebbe essere un bene inalienabile tra quelli elencati nell’art. 54 del D.lgs 42/2004;

come mai il Segretario Regionale per la Calabria del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo,autorizza, ai sensi dell’Art. 55 del Dlgs 42/2004, l’alienazione dell’immobile “Chiesa SS Rosario”?

 

Qualora per qualche sotto-comma e lettera che sfugge a un profano la Chiesa sia alienabile:

1)         può L’Arcivescovo Metropolita di CS, vendere la Chiesa a un privato, quando il 17/06/2014, aveva dato autorizzazione al Comune di Cleto per intervenire sulla stessa come da progetto già consegnato alla Ditta per l’esecuzione dei lavori?

2)         può il Segretario Regionale per la Calabria del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo autorizzare l’alienazione della Chiesa quando doveva certamente essere a conoscenza del progetto Comunale?

Maggioranza e opposizione, soprattutto in riferimento alle loro posizioni espresse nel Consiglio Comunale del 20/07/2016, hanno il dovere di approfondire e dare risposte ai cittadini di Cleto che hanno il diritto di sapere, su quali dati e informazioni, certi e documentabili, hanno basato le posizioni sostenute e espresso il voto conseguente.

Pino Furano

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Che nessuno tocchi San Pietro. Si comprende benissimo quanto Francesco Gagliardi ami il”suo” San Pietro in Amantea, se coglie, come nel caso, ogni occasione per tutelarlo.

(Foto Simone Vairo)

 

Questa volta approfitta della “Grotta dei desideri” per richiamare alla nostra attenzione il Centro diurno per i diversamente abili di San Pietro in Amantea, chiuso dai NAS, lui sostiene, come leggerete, “per un puro cavillo burocratico”.

Francesco sostiene che sia stato chiuso perché “secondo i NAS era stata cambiata la destinazione d’uso”. Poi, conclude, che il centro è chiuso da 5 anni.

Possibile ci chiediamo e gli chiediamo che in 5 non si sia potuto risolvere questo problema burocratico? O c’era e c’è altro, Ciccio?

Ma eccovi la sua bellissima lettera aperta :

“Il 4 agosto u.s. si è svolta in Amantea nel bellissimo e suggestivo “Parco della Grotta” la 12ma Edizione “Grotta dei Desideri”.

 

Ospite della serata l’affascinante Anna Falchi.

Presentatore impareggiabile ed elegantissimo il giornalista Ernesto Pastore che è poi l’ideatore di questa riuscitissima annuale manifestazione che quest’anno ha visto sfilare bellissime modelle che hanno indossato abiti abilmente confezionati per l’occasione da ben 25 stilisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Ai primi tre classificati, ad Anna Falchi e ad un’altra attrice che non ricordo il nome, sono stati dati in dono vini pregiati della nostra terra di Calabria ed una bellissima targa ricordo con un disegno fatto a suo tempo da un ragazzo che frequentava il Centro diurno per i diversamente abili di San Pietro in Amantea, ora chiuso per un puro cavillo burocratico.

 

Il Centro si trova in località Terramarina in Via Quattro Canali ed è stato chiuso a marzo del 2011 perché secondo i NAS era stata cambiata la destinazione d’uso.

Per una semplice pastoia burocratica un centro all’avanguardia è stato chiuso malgrado le vibrate proteste dei ragazzi che frequentavano con profitto il Centro, dei genitori dei ragazzi, del Sindaco di San Pietro in Amantea, dei Sindaci del circondario e dell’allora Direttore del Distretto Sanitario di Amantea dott. Tullio Lupi.

Nel mese di marzo del 2012 davanti ai locali del Centro c’è stata finanche una vibrata protesta ripresa e trasmessa dal TG3 Calabria.

Ecco cosa ha scritto il giornalista Ernesto Pastore sulla “Gazzetta del Sud” dell’8 marzo 2012.-

La protesta silenziosa in difesa del Centro diurno. I diversamente abili combattono per riottenere le “ali per volare”.

I genitori, i sindaci del comprensorio, gli operatori sanitari, ma soprattutto gli stessi disabili si sono ritrovati davanti al presidio assistenziale per gridare il proprio dissenso e pressare le istituzioni regionali ed i giudici del Tribunale Amministrativo ad affrontare la questione e a pronunciarsi per la riapertura della struttura-.

 

Sono passati 5 lunghi anni e il Centro è ancora chiuso.

Le istituzioni regionali insensibili al grido di dolore dei ragazzi tacciono e non vogliono affrontare la questione per la riapertura della struttura.

Il giornalista Ernesto Pastore, che si è sempre prodigato per l’apertura del Centro, anche quest’anno in occasione della Serata di Gala “Grotta dei Desideri” ha affidato ad Anna Falchi come del resto fece lo scorso anno con Valeria Marini e con la giornalista sportiva RAI Sig.ra Peroni, ospiti d’onore della riuscita manifestazione, di farsi carico del problema perché le istituzioni, ancora una volta, latitano e restano insensibili di fronte alla categoria dei più deboli.

 

Caspita! Questa è disperazione vera.

Affidarsi ad una giornalista sportiva e a due soubrette della televisione per risolvere il problema è davvero un fatto eccezionale.

Vuol dire che le nostre istituzioni del Comprensorio di Amantea non sono capaci di nulla.

di Francesco Gagliardi”

Il Centro Diurno oggi

 

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Ecco il programma 2016 di Vivi San Pietro organizzato dalla Pro Loco di San Pieto in Amantea, e dalla amministrazione comunale di San Pietro in Amantea con la sponsorizzazione della unione nazionale Pro Loco Italiane.

 

 

 

 

 

 

Queste le date :

Sabato 6 agosto,

domenica 7 agosto,

martedì 9 agosto,

giovedì 11 agosto,

venerdì 13 e domenica 14 agosto,

sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 agosto,

giovedì 25 e domenica 28 agosto.

Musica, balletti, visite guidate, sagre, degustazioni, cabaret, giochi e giochi popolari.

Cominciamo da sabato 6 agosto, ore 21.30: Dolcemente jazz. Degustazione dolci e bollicine.

Domenica 7 ore 1830 Birra a tutto gas. Prima festa della birra e street food con moto incontro. Poi a sera musica.

Martedì 9, invece, spettacolo di ballo Al Mantiah ballet presente “L’odore di mare”.

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