
C’è un giovane cletese che si presta a fare ogni cosa per la sua comunità.
Si chiama Francesco Guzzo ed ha 33 anni appena compiuti.
Fa parte della Protezione civile di San Giovanni in Fiore.
Ogni volta che nel suo comune ci sono emergenze c’è sempre lui.
Ha una straordinaria voglia di fare.
Per lui fare il bene pubblico significa essere , esistere.
Ora questo bisogno è stato colto dai sensibili amministratori di Cleto ed in particolare dal sindaco Giuseppe Longo, al quale non possiamo non porgere i nostri ringraziamenti.
Il sindaco lo ha autorizzato a collaborare con l’amministrazione comunale per accompagnare i turisti e tutte le persone interessate alla visita dei castelli di Cleto e di Savuto.
E poi il sindaco lo ha autorizzato a fare vigilanza sui beni comunali.
Niente di particolare , in fondo, ma per Francesco una cosa importantissima.
Un vero e proprio regalo di Natale
Ora Francesco quando camminerà nella strade del piccolo paese di Cleto si sentirà felice.
Aspetterà i turisti nella piazza principale , aspetterà che prima prendano il caffè e poi li accompagnerà verso il castello.
Sorriderà il buon Francesco.
Forse anche la notte quando nel sonno gli verranno in mente i volti dei turisti.
Bene così.
Buon Natale e buon Anno Francesco.
Buon Natale e buon Anno sindaco.
Dura la presa di posizione del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" sull'immobilismo dell' amministrazione Mannarino:
"Ancora una volta, a causa dell'inerzia e dell'assenza di attenzione della maggioranza nei confronti del nostro territorio, abbiamo chiesto l'intervento dei vigili del fuoco, per la messa in sicurezza della parte alta del muro di sostegno, sito in via Agamennone Veltri, al di sopra del quale si trovano il campetto sportivo e la scuola del centro storico".
Infatti, l'opposizione guidata dal consigliere Nicola Bruno ha richiesto, nei giorni scorsi, l'intervento dei vigili:
"Su segnalazione di numerosi cittadini, abbiamo richiesto l'intervento dei vigili del fuoco che sono prontamente intervenuti, per la messa in sicurezza della parte superiore del muro di sostegno in questione che presenta, all'altezza del prolungamento in blocchi, un rigonfiamento per le continue infiltrazioni d'acqua, crepe e parti di calcestruzzo degradate.
La gravità, ancora una volta, sta nel fatto, al di là dell'evidente incuria ventennale da parte della maggioranza di un territorio completamente dissestato, che al di sopra di esso si trovi il campetto sportivo e la scuola del centro storico.
Ancora una volta, a pagarne le spese sono i nostri bambini.
Ancora una volta, i nostri amministratori non si occupano nè preoccupano dei veri problemi. Ancora una volta questa giunta e questa maggioranza si confermano inerti".
Invece "la nostra opposizione -conclude Bruno- costruttiva, di stimolo e di controllo, li "costringe" a ristrutturare il cimitero, il ponte "Rupe", i serbatoi comunali, a spostare la fontana aihmè, oggi, sistemata proprio su via Agamennone Veltri, sotto il muro pericolante.
Ancora una volta, li "costringiamo" ad intervenire sulle emergenze.
La maggioranza, invece, crede che, oggi, basti un paio di galline per poter governare!".
Il brano viene concepito appena apprendo che Ginevra, la mia nipotina, dopo aver prodotto per alcuni giorni il suono “mmmmmmm”, pronuncia per la prima volta in modo chiaro il nome “mamma”.
“Mamma” è il primo nome che s’incontra
appena nati o forse concepiti,
ed unico rimane nella vita
e fermo e caro e indistrutto in cuore.
Oggi Ginevra mia l’ha conquistato,
chiaro l’ha pronunciato, ha detto: ”Mamma”.
Questo è quel nome che rimane impresso
nel cuore, in labbro, nella mente, agli occhi.
“Mamma” si dice in gioia ed in periclo,
“mamma” si pensa in duolo e se si ride.
“Mamma” nel primo soffio della vita
è il suono che ci vien dall’universo.
“Mamma” ci soffia il rotear degli astri,
quando il sospiro a noi affanna in gola.
“Mamma” accompagna noi nei dí del tempo.
“Mamma” sovviene il figlio nel bisogno,
accorre al suon che invoca e poi scompare
discreta, se convien che stia nel nido.
Cleto, 29 novembre 2017 Franco Pedatella