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Redazione TirrenoNews

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M5s AmanteaIl Meetup di Amantea ha votato all'unanimità Francesca Menichino come candidata a Sindaco per le prossime Amministrative 2014 di Amantea 

Nella grande officina portuale della politica si affannano maestranze ed operai.

Dall’alto delle torri, al sole, brillano le lenti dei binocoli di chi osserva tutto questo agitarsi affannoso. Sono gli osservatori. Qualcuno osserva per sapere, qualcuno per riferire. Qualcuno invece è lì solo per darsi un tono ed apparire importante.

Gente che va, gente che viene. Ma tutto sommato gente che è per lo più non indicativa.

Pochi sanno che chi si agita sono solo quelli che portano i caffè od al massimo i panini, ma non quelli che sono interessati a comporre liste od a parteciparvi.

Gli accordi sono fatti altrove, nei salotti, nelle case( chiuse od aperte non è dato sapere), nelle sedi dei luoghi di potere.

Ma il parterre politico (difficile chiamarlo partitico) quest’anno sembra essersi arricchito di una novità

Qualcuno sta cercando di comporre la lista del M5S.

E sembra che vi stiano riuscendo.

Alcuni si sono ( o sono stati, non è dato sapere) defilati e quelli che sono rimasti sembrano aver raggiunto un sufficiente grado di unità e perfino un elenco di candidati per le prossime elezioni.

Forse sono disponibili alcuni ultimi posti per eventuali altri che intendano concorrere a svecchiare la politica amanteana , quella politica nella quale si vedono sempre le stesse facce, alcune anche da decenni, da una vita.

Nessun comunicato ufficiale ma la notizia è certa.

La candidata sindaco è Francesca Menichino votata all’unanimità dal Meetup

Ora la lista con il programma sarà inviato al M5S per la concessione del logo che finora sembra sia stato concesso solo a Celico e Montalto Uffugo.

Secondo le indiscrezioni si tratta di una lista di quasi tutti neofiti della politica, giovani pronti a portare il proprio contributo per il governo del paese, giovani pronti a ricevere i voti di chi ha dato ad Amantea una incredibile messe di consensi

Giovani che intendono rimuovere i potenti, anzi gli onnipotenti della politica locale, giovani che vogliono cambiare ed ora, come reagirà il paese.

“I bisogni in Calabria sono come quelli in Toscana moltiplicati per otto.

Dove in altre parti è un diritto qui in Calabria passa per un piacere.

Per questo la Uil ha voluto ad Amantea uno sportello di qualità a servizio della gente.

“Se avete bisogno di fissare una visita a Milano venite da noi metteremo la nostra organizzazione al vs servizio” cos’ dice la UIL.

“Non andate dagli usurai , parlate prima con noi”, continua.

La nostra famiglia della Uil è in tutto il mondo.

Noi apriamo questa famiglia anche agli amanteani ed a tutti i cittadini del suo comprensorio

Abbiamo aperto questo ufficio per dare risposta a tutti i bisogni di chi si rivolge a noi .

Il nostro non è un ufficio per i ricchi che hanno già i loro commercialisti, i loro tecnici, i loro medici ma per a chi ha la difficoltà .

Amantea si arricchisce di un altro servizio.

La UIL che opera nel mondo ben può operare anche da noi qui ad Amantea per offrire servizi competitivi

Tanto più che ormai si viaggia verso la telematica e la UIL intende avvalersi a fornire il servizio di prenotazione via internet

Ad Amantea parte un servizio importante

Uno sportello un punto di servizio per un territorio importante per una città importante come Amantea

La UIL ha voluto scommettere su Amantea

Ed oggi questo nuovo servizio affidato ad Emilio della Monica

Un centro di servizi non anonimo ma legato alla UIL una organizzazione di alto valore e qualità.”

In questo messaggio estremamente condensato le parole inaugurali dei responsabili nazionali della UIL.

Uno sportello, quello di Amantea, voluto dall’onorevole Mario Pirillo che ne ha celebrato la inaugurazione.( nella foto con il segretario UUIL Roberto Castagna)

Uno sportello, dice l’euro parlamentare, che si allinea ai nuovi servizi che la Uil sta per avviare sul mercato del welfare, servizi completamente gratuiti e di altissima efficienza ed efficacia

Un centro aperto, fruibile, libero, nel quale trasparenza e democrazia la faranno da padrona

Un centro per affermare la libertà

Un servizio per affrancarsi dai bisogni.

Presente alla inaugurazione anche il segretario regionale della Uil Roberto Castagna .

Castagna ha anche dichiarato di essere soddisfatto per questa nuova avventura di presidio del territorio amanteano per il quale ha sempre avuto attenzione e rispetto non solo personale e per la sua gente ed in particolare per chi si trova in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale.

Dice Paolo Orofino, giornalista sempre molto ben informato, che il filone di indagine aperto dal pm di Cosenza Domenico Assumma non è l'unico seguito dalla magistratura calabrese in relazione alla gestione dell'Asp cosentina.

Sulla gestione dell’ASP cosentina, con particolare attenzione agli aspetti connessi al Tirreno cosentino , sugli incarichi d'oro, sugli appalti, sulle stabilizzazioni e quant’altro indaga la Dda e in particolare del sostituto Pierpaolo Bruni.

Un fascicolo parallelo che “ben presto farà rumore”. Forse molto rumore, giungndo a vertici inaspettati.

Un indagine che è andata avanti sottotraccia.

Ed a quanto dice Orofino sotto la lente della procura antimafia catanzarese sono finiti politici regionali e professionisti coinvolti in trame poco chiare del servizio sanitario pubblico espletato sulla fascia del Tirreno cosentino.

Alla base “un’informativa di polizia giudiziaria del 2012 arrivata alla Dda di Catanzaro su circostanze verificatasi nell’ambito delle attività dei presidi ospedalieri di Paola e Cetraro”.

Ma anche “la relazione del prefetto di Cosenza, datata 24 luglio 2013, relativa al lavoro della commissione d’accesso agli atti inviata all’Asp di Cosenza.

Ma sembra che le indagini andrebbero aldilà delle conclusioni della commissione d’accesso.

Non si esclude che il procuratore distrettuale Vincenzo Lombardo e del suo sostituto Pierpaolo Bruni,possano, se lo ritengono, scendere più in fondo alle scelte, alle decisioni, alle delibere del sistema sanitario del Tirreno cosentino andando a toccare “anche alcune cliniche private con convenzioni pubbliche”.

Tante altra carne a cuocere.

A cominciare dalle assunzioni e dalle stabilizzazioni come sembra emergere da un passo della relazione che riporta Orofino «Come si è visto, soprattutto nel campo della gestione del personale vi sono state forme di illegalità che hanno consentito l’assunzione e il permanere in servizio di soggetti non solo “vicini”, ma addirittura organici a clan malavitosi. Ulteriori episodi sintomatici quanto meno di una scarsa “attenzione” all’esigenza del rigoroso rispetto della legalità, sono quelli legati ai rapporti con alcune cliniche convenzionate». 

Dopo il recente clamore delle indagini della procura di Cosenza tanti( se non tutti) sul Tirreno cosentino si aspettano il vento della giustizia che spazzi via le nere nuvole che da anni incombono sulle nostre teste e con esse coloro che hanno usato potere politico, e non solo, e fondi pubblici per i oro tornaconti.

Qualcosa sembra crollare come la collina dell’ospedale.

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