I carabinieri di Lamezia Terme, insieme a tecnici Enel, hanno compiuto una serie di controlli in esercizi commerciali per accertare eventuali furti di energia elettrica.
Al termine dei controlli sono stati arrestati e posti ai domiciliari i titolari di una pizzeria, di un pub e di un bar.
I tre avevano apposto un magnete artigianale, acquistato su internet, sopra al contatore Enel alterando il consumo e facendolo risultare minore rispetto a quello reale. (ANSA).
Ci siamo chiesti: possibile che i carabinieri ed i tecnici dell’Enel vadano a colpo sicuro?
È di tutta evidenza quanto sia logico e possibile.
Basta un software che valuti i consumi medi di una attività del genere e li confronti con i consumi reali
Dove la forbice crea sospetti si interviene.
E per lo più a colpo sicuro!
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Lamezia Terme
E’ sempre la solita storia
Le truffe alle assicurazioni le paghiamo noi!
Noi infatti alla fine paghiamo premi più alti perché qualcuno finge danni inesistenti
Ma ora i carabinieri hanno scoperto una grossa truffa alle assicurazioni, hanno notificato provvedimenti a carico di trenta persone, e stanno controllando la posizione di altre 46.
Ad Amalfi i CC hanno scoperto una serie di truffe alle società di assicurazione per un importo superiore ai 500mila euro
E proprio è stata scoperta dai Carabinieri di Amalfi (Salerno) che stanno notificando in queste ore 30 misure cautelari ad altrettante persone in Campania, Basilicata e Calabria.
Tra gli indagati vi sono anche due avvocati e un medico.
Per otto persone gli arresti ai domiciliari, per venti gli obblighi di dimora ed inoltre due divieti dell’attività professionale legale.
Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Salerno a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della città campana.
Come detto al vaglio dell’autorità giudiziaria anche la posizione di altre 46 persone
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Italia
E’ in corso da stamattina la operazione “Chimera” . I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Catanzaro e della compagnia di Lamezia Terme stanno effettuando un'operazione, denominata "Chimera", che ha portato all'arresto di 24 persone, tra cui quattro donne, ritenute legate alla cosca di 'ndrangheta dei Cerra-Torcasio-Gualtieri di Nicastro di Lamezia Terme, con base operativa nella frazione Capizzaglie.
Traffico di armi, condizionamento di appalti pubblici, traffico di droga ed estorsioni sono i reati contestati alle persone arrestate, commessi, secondo l'accusa, dal 2010 ad oggi.
L'inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Catanzaro.
All'operazione, che interessa anche la provincia di Firenze, hanno partecipato oltre 200 carabinieri appartenenti ai reparti territoriali ed ai "cacciatori di Calabria", insieme ad unità cinofile. (0030)
I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso il Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro in tarda mattinata.
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Lamezia Terme
Il personale comunale che pulisce il parco pubblico lancia l’allarme.
Arriva il vigile Giacomo Bazzarelli ed una pattuglia dei carabinieri della locale caserma al comando del maresciallo Vivona
Nella grotta più piccola i resti di un rito: candele in cerchio quasi interamente consumate ed un tipico feticcio (vedi foto)
Una messa satanica? L’interrogativo appare opportuno, tanto più che siamo nella Settimana Santa.
Uno scherzo di buontemponi? Sempre possibile.
Poi viene in mente che ieri Domenica delle palme nella villa si è svolta una manifestazione regolarmente autorizzata dal comune di cui si sa ben poco.
Si scopre che il comune avrebbe autorizzato delle riprese video .
Possibile che siano state girate scene legate ai voodoo ed ai relativi riti?
Possibile che il comune abbia autorizzate riprese del genere?
Sembra impossibile .
Ma poi si trovano altri resti come capanne di canne e vecchi legni come quelli che il mare getta sulle spiagge dopo le mareggiate.
Si pulisce tutto ma il dubbio resta
Poi il tutto viene chiarito dal Maresciallo Vivona.
Si tratta effettivamente di resti di scene girate ieri.
La voce gira e si aggiungono nuovi elementi
Qualcuno ci dice di aver visto una donna negra con lunghi capelli, anche questo classico elemento dei film vudù
Qualcun altro ci riferisce che un uomo sia stato dipinto di nero.
Insomma tutti elementi da film
Anche al comune ci confermano la autorizzazione alle riprese anche se non sapevano niente della sceneggiatura.
Peccato! Forse la prossima volta sarà bene avere maggiori delucidazioni in particolare quando le riprese sono fatte in luogo pubblico
Meglio così, però! Meglio che non si tratti di messe nere!
In fondo il vuduismo è una religione . Per esempio ad Haiti la religione vuduista è praticata da quasi tutta la popolazione, parallelamente al Cristianesimo.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
L'Ambulanza procedeva a sirene in accese, quando l'auto nel tentativo di oltrepassare l'incrocio di via Garibaldi, si scontra con il mezzo del 118 che viaggiava verso Paola
Ecco un’altra vittima dei semafori di Amantea
Questa volta una vittima nobilissima
L’autoambulanza del 118
Ecco quanto successo.
Un’autoambulanza a sirene spiegate in viaggio verso Paola si avvicina al semaforo di via Garibaldi.
Il semaforo è rosso per chi cammina sulla SS18 e verde per chi cammina su Via Garibaldi
E così il conducente della Fiat Panda che deve attraversare l’incrocio per ragioni sconosciute non da la precedenza all’autoambulanza ed oltrepassa l’incrocio.
Una forte frenata del mezzo di soccorso non riesce ad evitare comunque l’incidente
Sono prontamente intervenuti i Carabinieri.
Difficile il mestiere dei quello del personale delle autoambulanze
Già Amantea è piena di dossi che rallentano il procedere delle autoambulanze.
Poi i semafori che sono un pericolo se la gente è preoccupata delle contravvenzioni e non del loro rispetto.
Già i semafori diventano solo macchine per fare soldi e come nel caso non assicurano affatto gli utenti della strada. Nemmeno quelli nobili come i mezzi di soccorso.
Non è dato sapere se siano state elevate sanzioni a carico del conducente della Fiat Panda come prevedibile e se avesse colpa come si suppone .
Nella foto uno dei CC intervenuti ed in fondo sulla destra il personale della autoambulanza e l’auto incidentata.
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Primo Piano
Numerose le forze impegnate nella ricerca del giovane disperso, tra loro anche il nucleo cinofilo ed un elicottero partito da Lamezia Terme
Si chiama Carmine Di Santo il 34enne pastore di Fiumefreddo Bruzio scomparso ieri in mattinata dopo essere uscito dalla casa dei genitori.
Lanciato l’allarme, dai stessi familiari, si sono subito attivate le ricerche del Corpo forestale dello Stato con i reparti di Longobardi, Cetraro e Sangineto, ma anche dai carabinieri.
Le ricerche sono affiancate anche dall’unità cinofila di Lamezia Terme.
Giunge notizia del coinvolgimento anche di un elicottero del Corpo Forestale dello Stato arrivato nel primo pomeriggio, di oggi, dalla base di Lamezia Terme.
Sconosciute le cause della scomparsa, ma la famiglia aspetta speranzosa il ritorno di Carmine.
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Basso Tirreno
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del consiglio di frazione
La sicurezza della frazione è un problema che ormai da troppo tempo preoccupa la popolazione camporese. I fatti delle ultime settimane hanno manifestato ancor di più l’esigenza di una maggiore presenza delle forze dell’ordine nella frazione. Dall’inizio del suo mandato il consiglio di frazione ha fatto di questo difficile e angoscioso problema una sua priorità. Già qualche mese fa il presidente del consiglio ed una delegazione di consiglieri avevano incontrato il Comandante della Polizia Municipale di Amantea, il dott. Emilio Caruso, il quale aveva dato rassicurazioni sull’ intensificazione della presenza di agenti nella popolosa frazione. Ieri, il presidente Marilyne Ianni ed alcuni consiglieri hanno incontrato nuovamente il Comandante, il quale ha assicurato sin da subito la presenza in paese di almeno una pattuglia, ed ha poi garantito la sua presenza, un giorno a settimana, presso la delegazione municipale di Campora San Giovanni. Inoltre, il Comandante ha assicurato che presto verrà aumentato il numero di telecamere installate in città. Per quanto riguarda la viabilità, da qui a poco verrà effettuata una nuova bitumazione nei tratti più dissestati della SS18 e inizierà il servizio di rimozione delle auto abbandonate in tutto il territorio comunale. Importanti rassicurazioni che confermano la volontà di migliorare la sicurezza nella frazione e la praticabilità delle nostre strade. Il presidente ed i consiglieri esprimono soddisfazione per i risultati ottenuti e ringraziano il Comandante Emilio Caruso per la sensibilità e la professionalità dimostrata. Nel contempo esprimono riconoscenza all’Arma dei Carabinieri e alle altre forze dell’ordine per l’incessante e fondamentale attività investigativa e di controllo del territorio che, senza soluzione di continuità e tra tante difficoltà, viene quotidianamente assicurata alle popolazioni di Amantea e Campora San Giovanni.
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Campora San Giovanni
Tentativi surreali di eludere il problema della contravvenzione e della denuncia. Richiesto delle generalità dice di non sapere chi sia.
La storia è di una semplicità incredibile.
L’Avvocato elude un divieto di accesso e si trova di fronte l’auto dei carabinieri: per non farsi ritirare la patente l’ avvocato di Ottaviano ha tentato di corrompere i due militari con 550 euro in contanti.
L’avvocato del foro di Nola, 44 anni con studio legale a Sant’Anastasia, è stato arrestato per istigazione alla corruzione.
Espletate le formalità di rito, il magistrato ne ha prima disposto gli arresti domiciliari e poi la messa in libertà in attesa di processo. L’avvocato, che non si è mai qualificato come tale, al momento dell’interrogatorio ha finto di essere affetto da amnesia affermando di non ricordare il suo nome.
Nel corso della perquisizione gli uomini del capitano Michele De Riggi e del comandante Tommaso Canino, stupiti, hanno constatato che l’uomo è un noto avvocato del foro di Nola.
Oltre a fingere di aver perso la memoria, l’avvocato, ha affermato che i soldi offerti ai carabinieri servivano per pagare il verbale in contanti alla constatazione dell’infrazione. Questa affermazione non ha fatto altro che aggravare la sua situazione, tanto da convincere il magistrato a convalidare l’arresto.
Essendo avvocato, infatti, deve essere a conoscenza che la legge non consente di pagare le contravvenzioni in contanti ai pubblici ufficiali che provvedono ad elevare la contravvenzione.
Da Il Mattino
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Capita qualche volta uno di quei miracoli che tutti aspettiamo. Ma si tratta di miracoli, non vi illudete! Non si tratta, infatti, di un servizio mirato ma soltanto di due carabinieri che fanno quel dovere da noi atteso e che chiamiamo miracolo
E’ successo a Pozzuoli.
Due militari della compagnia puteolana, liberi dal servizio e in abiti civili, hanno tratto in arresto un 32enne e un 24enne, il primo di Pozzuoli e l’altro napoletano, entrambi responsabili di tentata estorsione.
I carabinieri avevano appena parcheggiato la loro autovettura in via Pisciarelli quando sono stati avvicinati dai due che stavano abusivamente esercitando l’attività di parcheggiatore e che hanno loro chiesto del denaro. Al rifiuto dei militari, i due hanno assunto fare e toni minacciosi cercando di estorcere il pagamento di 5 euro come importo per il parcheggio “tranquillo” su quella strada pubblica sotto “il loro controllo”, aggiungendo che non potevano accettare che uno spazio libero fosse occupato senza pagamento.
La discussione ha portato i due abusivi in cella: i militari hanno fatto intervenire sul posto una gazzella dell’aliquota radiomobile e li hanno arrestati. Dopo le formalità di rito i due sono in attesa di rito direttissimo.
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Ormai è una condizione generalizzata quella dei controlli straordinari di abitazioni ed atività commerciali finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, e più in particolare al fenomeno dei furti di energia elettrica.
Ieri è successo a Brancaleono( RC) dove intorno alle ore 18.00, i CC hanno tratto in arresto in flagranza di reato P.F., cl. 1951, e denunciato in stato di libertà P.D, per concorso nel reato.
P.F. aveva realizzato un bypass sul cavo di alimentazione del contatore elettrico utilizzando dei fili flessibili in rame collegando così direttamente alla rete E.N.E.L. l'impianto elettrico dell'esercizio commerciale.
Inoltre per fuorviare i controlli, ha invertito le fasi della leva dell'alimentazione presente sul contatore.
Non è il primo risultato ottenuto daiCarabinieri della Compagnia di Bianco in questa lotta ai furti di energia
Altri successi erano stati ottenuti:”
• nelle date 18 maggio, 16 giugno e 14 novembre la segnalazione a p.l. all'A.G. di 4 persone per aver realizzato presso le rispettive abitazioni allacci abusivi alla rete elettrica dell'E.N.E.L. bypassando il contatore così da evitare completamente la registrazione dei consumi;
• in data 11 settembre e 30 ottobre la segnalazione a p.l. all'A.G. di ulteriori 4 persone, tutte titolari di esercizi commerciali in Bianco, Africo Nuovo e Palizzi Marina, per aver manomesso i contatori dell'energia elettrica con l'utilizzo di magneti permanenti dall'elevato potere che, posti sui misuratori o nelle loro immediate vicinanze, consentono l'alterazione o il rallentamento delle registrazioni dell'energia elettrica prelevata, facendo diminuire i consumi fino al 70%;
• in data 10 ottobre l'arresto in flagranza di reato di un soggetto di Brancaleone il quale aveva realizzato, anch'esso, un bypass sul cavo di alimentazione del contatore elettrico collegando direttamente alla rete E.N.E.L. l'impianto elettrico del proprio esercizio commerciale, nonché la denuncia a piede libero di un altro soggetto, concorrente nello medesimo reato”
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Calabria