Cirò Marina. Un uomo è stato tratto in salvo, con un intervento particolarmente complesso, dopo essere caduto in un pozzo artesiano a Cirò Marina.
Il fatto è accaduto intorno a mezzogiorno, quando è stata allertata la sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Crotone.
Sul posto è intervenuta subito la squadra del distaccamento di Cirò Marina che ha potuto accertare che all'interno del pozzo si trovava un uomo di 58 anni, caduto mentre effettuava alcuni lavori nel recinto della propria abitazione.
Il pozzo, della profondità di circa 12 metri con la presenza d'acqua, ha portato i vigili del fuoco ad un intervento con personale specializzato.
Per questo, sono state impegnate due unità Speleo Alpino Fluviali, specialisti in questo tipo d'interventi, ed un'autoscala.
Complesse le operazioni di salvataggio per la troppa vicinanza di cavi elettrici che hanno reso difficili le manovre dell'autoscala, usata per il recupero del ferito.
Una volta recuperato, l'uomo è stato consegnato alle cure dei sanitari del 118 presenti durante tutta l'operazione sul posto, mentre le indagini sono state avviate da carabinieri e ispettorato del lavoro.
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Crotone
L'operazione della Dda di Catanzaro ha portato all'arresto del sindaco Parrilla, del vicesindaco Berardi e dei consiglieri Siciliani e Fuscaldo.
Il prefetto di Crotone aveva già nominato un commissario
Undici consiglieri comunali di Cirò Marina si sono dimessi a seguito dell'operazione "Stige" che martedì scorso ha portato all'arresto del sindaco Nicodemo Parrilla, del vicesindaco Giuseppe Berardi e dei consiglieri Roberto Siciliani (già primo cittadino) e Giancarlo Fuscaldo (già presidente del consiglio comunale).
Gli undici consiglieri dimissionari, Giuseppe Russo, Serafina Sammarco, Vincenzo Salerno, Ambrogina Tangari, Giuseppina Pirito, Antonio Pace, Leonardo Gentile, Miriam Russo, Giuseppe Strancia, Pietro Francesco Mercuri, Sergio Ferrari, hanno presentato le dimissioni al viceprefetto Eugenio Pitaro, nominato dal prefetto di Crotone Cosima Di Stani commissario del Comune, dopo che si erano già dimessi i consiglieri Valentina Facente e Giuseppe Facenza.
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Calabria
Le spiagge di Cirò Marina erano invase da decine e decine di baracche abusive. Le stesse che cinquanta anni fa invadevano anche le altre spiagge calabresi insieme alle vecchie tende “indiane” fatte di lenzuola e canne che sostituivano gli inesistenti ombrelloni.
Costruzioni semplici, ma comunque abusive. E soprattutto costruzione indecorose , fatte di pali di legno , magari con coperture di plastica colorata( tipo agricolo) , paglia, frasche, fiancate fatte con vecchie porte o finestre, eccetera.
Anche per queste ragioni i cittadini si lamentavano con gli organi preposti ai controlli e che stranamente non avevano avvertito la descritta situazione.
Ed infatti c’erano 10 baracche realizzate abusivamente sul demanio marittimo nelle località Feudo e Cervara e ben 28 in località Marinella del Comune di Cirò.
Da qui l’intervento di Carabinieri, guardia Costiera e Polizia Municipale e la distruzione e rimozione delle baracche stesse.
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