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Arrestato un 53enne. I poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno arrestato per furto aggravato di energia elettrica e di gas metano, E. P..

Nel corso di un controllo nell'abitazione dell'uomo sita nel quartiereAffaccio di Vibo, la polizia ed i tecnici dell'Enel e dell'Italgas hanno scoperto un allaccio abusivo al contatore del gas e della rete elettrica.

Attraverso la muratura della colonna del gas - mettendo fra l'altro in pericolo l'incolumità pubblica - l'uomo ha collegato fraudolentemente il suo impianto al fine di ottenere l'erogazione di gas e luce, pur in assenza di un regolare sistema di fornitura.

Il contatore che eroga l'energia elettrica sarebbe stato inoltre manomesso e collegato direttamente sul cavo Enel.

E.P. è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell'autorità giudiziaria. (AGI)

Un boom di furti di energia elettrica, che racconta due aspetti.

Il primo è la povertà od il bisogno di salvare l’azienda.

Il secondo è la supposizione di farla franca.

Ma alla fine la questione è venuta prepotentemente a galla.

In Calabria, Sicilia ed altre parti del Mezzogiorno a migliaia i furti.

Frodi che hanno coinvolto perfino punti vendita di grandi catene di supermercati ed interi palazzi allacciati in modo abusivo, come scoperto dai commissari inviati dall’Enel.

E l’Enel ha licenziato in tronco dipendenti infedeli responsabili di allacci abusivi

Sono rari invece gli allacci abusivi alla rete idrica scoperti e denunciati mentre si suppone con forte ragione che invece siano molto più numerosi degli allacci abusivi di luce e gas.

Pubblicato in Vibo Valentia

Crotone: 16 arresti: spacciavano droga anche in ospedale!

Sedici persone sono state arrestate nell'ambito di una complessa attività di indagine svolta dalla squadra mobile della Polizia di Stato di Crotone. Gli arresti sono stati eseguiti nelle prime ore di stamattina giovedì 4 aprile in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 29 marzo dal Gip del locale Tribunale.L'operazione, denominata "Good smoke" è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone ed ha permesso l'arresto di sedici persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati inerenti gli stupefacenti.

Gli arresti sono stati eseguiti con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, di unità cinofile ed un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria. Il provvedimento cautelare compendia le risultanze di una complessa attività di indagine, effettuata da febbraio a settembre 2012 che ha appurato reati di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati, taluni episodi, dal fatto che le cessioni venivano effettuate in prossimità e all’interno dell’Ospedale Civile di Crotone e, talvolta, con la partecipazione di minori.

Le indagini hanno evidenziato un fiorente spaccio di sostanze stupefacenti nel triangolo territoriale tra Isola Capo Rizzuto, Crotone e Papanice. La Squadra mobile della Questura di Crotone ha documentato, infatti, una triangolazione di grossi quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hascisc, che da Isola Capo Rizzuto venivano smistati ai personaggi dediti al traffico di stupefacente orbitanti nella frazione di “Papanice”, i quali, a loro volta, la distribuivano sul mercato crotonese, tramite i trafficenti di Crotone, nell'ordine di decine di chili a settimana.

Ecco i nomi delle persone arrestate a Crotone nell'ambito dell'operazione "Good smoke". Dei 16 arrestati, dieci sono stati portati in carcere. Si tratta di Salvatore Attivissimo, di 30 anni, Maurizio Anania (51), Mario Cimino (30), Antonio De Biase (43), Mauro De Luca (40), Francesco Marseglia (28), Domenico Vona (26), tutti di Crotone; Pietro Blasco (42), Bruno Cristodaro (26) e Pasquale Pugliano (36), tutti di Isola Capo Rizzuto.Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, invece, Antonio Ceraudo (52), di Mesoraca; Silvestro Corigliano (39), di Crotone; Giuseppe Elenio Criniti (35), di Catanzaro; Pasquale D'Agostino (47), di Crotone; Ciro Tufano (29), di Crotone, e Rapulichi Okoye (25), nigeriano, domiciliato nel centro di accoglienza di Sant'Anna. (0020)

Francesco Marseglia, crotonese di 28 anni, una delle sedici persone arrestate questa mattina dalla squadra Mobile spacciava dosi di hashisc e marijuana, in alcuni casi anche a minorenni, all'interno dell'ospedale civile di Crotone presso il quale era impiegato come addetto alla manutenzione. Grazie a questa mansione deteneva le chiavi dei sotterranei del nosocomio cittadino dove occultava lo stupefacente da spacciare con frequenza pressoché giornaliera.

Pubblicato in Crotone
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