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pesceDiffusi i primi risultati dell’attività svolta dalla Guardia Costiera, in concomitanza delle festività, a tutela del consumatore e dell’intera filiera ittica

Anche quest’anno resta alta la domanda di prodotti ittici, soprattutto con l’approssimarsi delle festività natalizie. Per questo motivo la Guardia Costiera, in linea con gli obiettivi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha confermato il proprio impegno finalizzato, da un lato, a tutelare le scelte del consumatore finale, dall’altro, a contrastare il sovra sfruttamento illecito delle risorse marine.

L’operazione complessa “Atlantide” - dall’inizio di dicembre e fino al termine delle festività - vede ogni giorno impegnati 2mila donne e uomini della Guardia Costiera in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica.

Il dispositivo operativo messo in campo per l’operazione, coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, e articolato a livello territoriale delle 15 Direzioni Marittime regionali tra le quali il Centro di Controllo Area Pesca di Reggio Calabria, ha permesso di registrare, ad oggi: 6862 verifiche che hanno portato a 385 sanzioni, 259 sequestri. Per un importo sanzioni di circa 600.000 euro e 170 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.

I primi risultati sono stati condivisi nei giorni scorsi in una conferenza stampa tenutasi presso la Sala Cavour del Mipaaf, alla presenza del Sottosegretario di Stato con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura, Sen. Francesco Battistoni e dell’Ammiraglio Ispettore Nunzio Martello, Capo Reparto Personale del Comando Generale.

Le attività si sono concentrate in mare, con controlli finalizzati al contrasto alla pesca illegale, ma anche a terra sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione e presso i punti di ingresso dello stesso nel territorio italiano come porti e aeroporti, a cui si sono aggiunti controlli su strada e lungo le autostrade. Attività, quest’ultime, incentrate a verificare la genuinità dei prodotti, la loro rispondenza ai requisiti di qualità e tracciabilità, in modo che siano garantite tutte le informazioni necessarie ad attestarne la provenienza lecita.

Questa operazione, che non a caso porta il nome “Atlantide” per sottolineare la necessità di prevenire, individuare e contrastare questi “mondi sommersi”, salvaguardando il cittadino, ha portato ad oggi nella regione Calabria all’elevazione di 36 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre € 76.000, ad una comunicazione di notizia di reato, nonché alla chiusura di un esercizio commerciale. Complessivamente sono stati posti sotto sequestro circa 4305 kg di prodotti ittici e varie attrezzature di pesca illegali.

Particolarmente rilevanti sono stati i sequestri effettuati presso il Circondario di Soverato ove, a seguito di un controllo effettuato presso un’attività di vendita all’ingrosso sono stati sottoposti a sequestro 3.752 tonnellate di prodotto ittico rinvenuto privo di tracciabilità ed in parte scaduto, ed il sequestro di 1500 kg di prodotto ittico commercializzato sotto la taglia minima prevista, rinvenuto a bordo di un veicolo ispezionato dai militari della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia marina.

Questi dai, destinati ad aumentare fino al 31 dicembre, data di termine dell’operazione, si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera in materia di controllo pesca nel 2021, per un importo nazionale di circa 6 milioni di euro di sanzioni comminate, cui è scaturito il sequestro di oltre 378 tonnellate di prodotto irregolare che sarebbe potuto giungere sulle tavole degli italiani.

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ulivoSotto l'occhio ardente dello Stromboli e l'azzurro del Tirreno.“Con navi io giunsi e naviganti miei, fendendo le salate onde ver gente d’altro linguaggio, e a Temesa recando ferro brunito per temprato rame, ch’io ne trarrò”.

Basta solo guardarsi attorno, osservare le colline, fare magari una passeggiata all’aria aperta per scoprire la peculiarità del paesaggio, a volte selvaggio e incontaminato, colorato dall’argento dei propri ulivi, gli alberi sempreverdi e molto longevi di cui la Calabria ha fatto il suo punto di forza dell’economia regionale.

Oggi, infatti, è ai i primi posti tra i produttori di oli italiani. In Calabria, la produzione dell'olio è da sempre molto importante e curata. Questo perché, fino a qualche tempo fa, era l'unico sostentamento e poi perché quasi tutti hanno uno o più uliveti, mentre chi non ce l'ha spesso s'impegna a raccogliere quelle d'altri facendo a metà col raccolto.

È un lavoro molto impegnativo che dura, a volte, anche mesi. La presenza dell’ulivo è documentata almeno sin dal tempo dei Greci, tra l’VIII e il VII secolo a.C., quando la pianta arrivò nell’Italia meridionale importata dall’Asia Minore, ma si deve ai romani, con l’introduzione di importanti innovazioni e il perfezionamento delle tecniche olearie, l’enorme sviluppo e la diffusione di questa cultura antichissima.

Un ramoscello d’olivo, portato nel becco di una colomba, annunciò a Noè la fine del diluvio. Non è la sola leggenda che avvolge l'olivo e lo rende immortale. Zeus decise di dare in dono Atene e l'Attiva al Dio che avrebbe fornito a questa terra il dono più utile. A sfidarsi Atena e Poseidone. Poseidone fornirà il cavallo, Atena l'olivo. Zeus giudica vincitrice la dea sua figlia, sostenendo che il cavallo è per la guerra mentre l’olivo è per la pace.

Cielo azzurro /Campo giallo/ Monte azzurro/ Campo giallo/ Per la pianura deserta/ Sta camminando un olivo/ Un solo/ Olivo . Federico Garcia Lorca

Gigino A Pellegrini & G el Tarikin collegamento dalla Palestina

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CP 409 - 3Caro Rocco,

tante volte ci hanno ricordato i disastri del meridione, in particolare della Campania e della Calabria, per il deficit sulla Sanità...e sicuramente una cattiva amministrazione c'è stata in queste regioni e nessuno vuole o può difenderle...ma il punto è: come mai l'esempio del deficit di queste due regioni meridionali è sempre citato, mentre nessun telegiornale nazionale e nessun commentatore politico ai numerosissimi talk show in prima serata in TV ha mai citato questa notizia sui comuni italiani più indebitati?

Parecchio tempo fa, il filosofo greco Platone scriveva: “ Ci sarà un buon governo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi.” Così dicendo, individuava i mali dell’umanità nei suoi irrefrenabili desideri di potere. Così come le guerre hanno origini nella brama di ricchezza e di potere , anche in tempo di pace, Alcuni uomini fanno ricorso a tutte una serie di sotterfugi pur di ottenere ciò che vogliono; anche alla menzogna e all’imbroglio, quindi all’ingiustizia liberal-democratica, come una componente della loro politica.

Quello di raccontare frottole è un problema antico quanto la politica perché ha a che fare con il potere, il vero è unico oggetto nel fare politica. Quello del raccontare storie per coprire le malefatte è il peggiore misfatto che un Ciarlatan-politico possa commettere nei confronti della comunità che lo ha eletto perché sulle mezze verità non si può costruire niente.

Questi cialtroni agiscono furbescamente, per poter controllare il futuro degli altri. La comunità non può reggersi su di una struttura siffatta. Infatti il contratto, della stessa comunità ideale con chi l’amministra, si basa sull’opposto della menzogna, su una verità condivisa.

Ai margini dell'inverno,

con le barchette per la strada

ricordi semi-forgiati

forse dal tempo che fu

lasciano confluire immagini di un roseto

aggrovigliato alla parete di casa.

Con mezza pagnotta,

ero il principe dell’aggiunta;

il grigio galleggiava da solo al di là delle viti rinsecchite

E’ quello che abitava le mie notti

nello stare sulle gambe come canne

e bere quel vento.

L’emergere e lo sviluppo della pandemia non solo ha dato origine a una crisi sanitaria, economica e sociale globale, nel contesto di una precedente crisi ecologica e climatica, ma ha anche messo in discussione le opinioni scientifiche predominanti nel campo della salute. Come sottolineavano due famosi biologi e genetisti statunitensi,RichardLewontin e Richard Levins: “…la scienza ha un doppio carattere: da un lato è lo sviluppo generico della conoscenza umana, ma dall’altro è un prodotto specifico, sempre più mercificato, dell’industria capitalista della conoscenza.”

Ad un punto di partenza oltre la malinconia.

Aprire gli occhi

guardando la pioggia, gocciolare nella testa

fluire nel cervello, e tutto quello che sentivo

sdraiato sulla sabbia dell’Ulisse

con la pioggia nel cuore.

Un passo molto corto,

un battito di ciglia, diceva Croce

cammino molto lento,

nessuna verticale azzardata

potrei traboccare, per perdere

la cosa selvaggia che ho appena detto

adesso che c'è la pioggia nella mia anima.

Ma del resto si sa, la storia la scrivono i vincitori e ciò che si nasconde dietro ogni vicenda storica non emerge sempre o emerge dopo anni, e comunque non va a modificare la vulgata che ci insegnano a scuola. Più che di liberazione del sud Italia, infatti, bisogna parlare di invasione e conquista. Si, proprio così, il sud Italia non fu liberato ma invaso da Garibaldi, un mercenario al soldo della monarchia sabauda, che di sicuro non andò a combattere contro i Borboni perché aveva a cuore l’interesse degli abitanti della regione.

Gigino A Pellegrini & G elTarik in collegamento dall’Ulisse tempestoso.

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