Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Vincenzo Lazzaroli :
“Ebbene si… il teatrino della politica ad Amantea non fa pause di nessun tipo, è in continua rappresentazione tragicomica.
I concittadini lo sanno ormai e, certamente, non possono che averne abbastanza. Come si può pretendere ancora dai cittadini ed elettori di sopportare l’ennesima “commedia” consumatasi con la rinuncia alle deleghe da parte dei consiglieri di maggioranza e con la contestuale dichiarazione di fedeltà, qualora richiesta, al Sindaco ff ? Il tutto, è bene precisarlo, avendo a cuore il bene di Amantea e millantando la possibilità di appoggiare dall'esterno un esecutivo con il quale sono emerse, badate bene, delle notevoli differenze di vedute e di metodo.... Come dire, usciamo dalla porta ma non escludiamo di rientrare dalla finestra.
A questo punto è lecito domandarsi se dalla penna di quale eccelso autore, sarebbe mai potuta venire fuori una simile trama paradossale e comica allo stesso tempo; probabilmente nemmeno il buon Eduardo De Filippo sarebbe stato in grado di scrivere la storia recente e sconvolgente dell’Amministrazione di Amantea. Una storia in cui ci si ribella ai poteri ed alle lobbies, ci si distanzia dalle responsabilità di governo seppure ampiamente condivise fino al giorno prima, ci si distingue, a parole, per moralità ed etica politica rispetto ad usanze e abitudini politiche ben conosciute e ammalianti, ci si differenzia per l’anelito, si blatera, di voler fare di più e meglio di quanto fatto dagli amici e colleghi, epperò, contemporaneamente, si rimane attaccati alla poltrona sine die, senza battere ciglio.
Peccato, in questa occasione si sarebbe potuta fare la storia di Amantea, purtroppo il coraggio delle scelte non appartiene a questa politica, ormai hanno perso tutta la fiducia del popolo amanteano. Sarebbe opportuno avere piu' coraggio, mandare a casa anzitempo questo consiglio per dare davvero prova di integrita' morale, eviteremo cosi' di prendere ancora in giro il popolo di Amantea. Il coraggio delle scelte non appartiene a questa politica, ormai hanno perso tutta la fiducia del popolo amanteano. Sarebbe opportuno avere piu' coraggio, mandare a casa anzitempo questo consiglio per dare davvero prova di integrita' morale,
eviteremo cosi' di prendere ancora in giro il popolo di Amantea. Il coraggio delle scelte non appartiene a questa politica, ormai hanno perso tutta la fiducia del popolo amanteano. Sarebbe opportuno avere piu' coraggio, mandare a casa anzitempo questo consiglio per dare davvero prova di integrita' morale, eviteremo cosi' di prendere ancora in giro il popolo di Amantea.
Ci fosse qualche personaggio in questa commedia in grado di fare un gesto a questo punto “eroico, perché così dovremmo definirlo… seppure dovrebbe trattarsi, in una città normale, di un gesto logico e coerente. Ci fosse qualche personaggio, dico, in grado di trarre le conclusioni delle sue scelte per dare un segno di svolta vera a questa vicenda….?
No.. non c’è nessuno; il copione scritto di questa tragicommedia non lo prevede, inutile sperare. Né possono sperare i cittadini di Amantea di vedere, finalmente, andare a casa questa amministrazione che pesa in modo drammatico e assurdo anche sul bilancio pubblico. Per assistere a questo spettacolo teatrale di attori e comparse improbabili, tutto questo, lo pagano i cittadini di Amantea !! Però, in ogni posto nel mondo, dopo due o tre atti lo spettacolo teatrale finisce. Allora, per amore del teatro se non per amore di Amantea (che non ci pare sia mai emerso), si faccia calare il sipario e si vada oltre.....si chiuda questa scena deprimente e si dia spazio ad una nuova classe dirigente in grado di dare nuovo entusiasmo, che nella logica dell’alternanza porti anche trasparenza e , soprattutto, che sappia avere il coraggio di decidere per il bene della gente con coerenza.
Vincenzo Lazzaroli.
Il centro è il centro e la periferia è la periferia.
È la legge della fruizione sociale.
Là dove ci sono le attività commerciali e quindi tanta gente , quello si chiama centro ed ha bisogno di attenzione .
Quindi se vengono le feste ecco la illuminazione natalizia .
Ovvio che questa illuminazione si dirada man mano che ci si allontana dal centro e si ferma esattamente dove si fermano i negozi principali.-
E va bene! Ma almeno i pali della luce!
Ed invece no!
In fondo al paese , nel caso verso nord, i pali della luce cadono e non illuminano più.
Ora si provvederà a rimuovere la illuminazione natalizia e poi appena sarà possibile e se avremo soldi compreremo un palo nuovo o salderemo questo della foto.
Ma non preoccupatevi, tanto lì in fondo siete proprio pochi!
“O Roma o morte” è la frase che Giuseppe Garibaldi pronunciò per conquistare la Roma cattolica, sede del pontefice.
Possiamo richiamarla, quale esempio di fermezza e di decisionismo, in questa vicenda recentissima i cui echi sono ancora risonanti in quella che appare sempre più come una saga tutta politica, che ha visto la maggioranza, per la prima volta, frammentata e divisa al punto che……
Ma andiamo per ordine
“Game over” è stato il grido che ha scosso la mattinata di oggi 3 gennaio e che annunciava persino lieta la fine della attuale amministrazione, con gioia di qualcuno che non ce la fa più!
Ed infatti ieri sera la maggioranza era stata fino a tardi nella casa comunale per sciogliere il dilemma : si può o non si può stabilizzare? Ed ancora, si può o non si può prorogare il rapporto di lavoro dei vigili precari?
Due domande che osservano lo stesso problema e che hanno visto la giunta e l’amministrazione spaccata in due.
Da un lato coloro che avevano dubbi sulla legittimità della stabilizzazione e che almeno intendevano attendere la risposta della Funzione pubblica richiesta con nota protocollo 21202 del 23 dicembre 2013( sulla lettera si legge la data del 2032!), dall’altro coloro che hanno la certezza che si possa stabilizzare e prorogare il rapporto di lavoro dei vigili precari, poiché si tratta esclusivamente di una volontà politica stante la legge 125/2013.
Entrambe le posizioni si rifacevano al parere espresso dall’avvocata Chiara Gallo la quale, per evitare possibili azioni di responsabilità erariale a carico degli amministratori, suggeriva il ricorso al parere della funzione pubblica, pur evidenziando la inutilità del ricorso al parere stesso stante i tempi strettissimi( 31 dicembre 2013).
E poiché aveva vinto questa seconda posizione amministrativa,cioè quella della cautela( nel senso di maggiori approfondimenti e pareri) ecco la prova di forza.
Con odierni protocolli 66(Suriano), 68( ( Miraglia), 69 ( Ruggiero)e 70 (Pizzino) ecco la restituzione immediata ed irrevocabile delle deleghe speciali , giustificate dalla comune dichiarazione che “ A tale importante e definitiva determinazione lo scrivente è pervenuto dopo aver constatato che non sussistono più le condizioni di condivisione degli obiettivi politici-amministrativi che erano alla base di una proficua collaborazione nell’esclusivo interesse della comunità amministrata”.
Una anticipazione di una frattura insanabile tra i quattro e gli altri.
Esisteva una sola soluzione e cioè che “gli altri” facessero un passo indietro.
E così sono partite le telefonate tutte mirate a capire quello che prima non era stato capito o non si era voluto capire.
E la notizia è di questi istanti la giunta avrebbe deciso di dare avvio non solo al processo di stabilizzazione ma anche alla proroga del reincarico dei vigili precari .
Ed il parere della Funzione Pubblica? Non serve-si dice- la legge è chiarissima.