E’ la prima forte denuncia di Gianfranco Suriano. Una denuncia senza se e senza ma. Una denuncia che non resterà senza risposta, ne siamo certi.
Certo di quanto sopra Suriano si appella ai consiglieri comunali “ animati da valori di equità, giustizia sociale, correttezza amministrativa affinché si adoperino, con ogni mezzo lecito, per evitare tale ingiustizia e il consumarsi nella nostra Città, già gravemente martoriata da eventi criminosi, di pratiche amministrative immorali”.
Ecco cosa scrive Suriano:
“Sinceramente mi duole dover prendere ripetute posizioni pubbliche rispetto all’operato di quest’Amministrazione comunale che sta dimostrando tutta la sua incapacità a governare un’importante Città come Amantea.
Però, in qualità di ex Amministratore della mia Città e, soprattutto, di persona onestamente impegnata in politica e che anche alle recenti elezioni comunali si è candidato alla carica di Consigliere non posso esimermi dall’esprimere la mia posizione, a maggior ragione se riguarda comportamenti amministrativi che assolutamente non condivido.
In questi giorni sarà pubblicato il nuovo bando per l’affidamento del servizio relativo ai parcheggi a pagamento poiché il precedente affidamento scadrà da qui a breve.
Nel precedente bando è stata inserita la clausola di salvaguardia per gli ausiliari al traffico che lavorano su questo servizio da molti anni.
Tale previsione che prevede l’obbligo per la ditta appaltatrice di valutare attentamente la possibilità di mantenimento del posto di lavoro per chi ha maturato nel tempo professionalità e competenze sul servizio, è una norma che viene applicata per tutelare i livelli occupazionali in essere e soprattutto per evitare la pratica clientelare di mercificazione dei posti di lavoro da parte di amministratori e politici senza scrupoli.
Da indiscrezioni sembrerebbe che sia in atto da parte di alcuni nostri amministratori comunali una forte pressione per far sì che questa tutela non venga inserita nel bando di prossima emanazione come invece avviene, in questi casi, in tantissimi Comuni in tutta Italia.
Se questo fosse vero, sarebbero purtroppo confermate le voci che da mesi circolano in Città che vedono soprattutto i componenti della Giunta comunale alla spasmodica ricerca di soluzioni lavorative per sistemare amici “politicamente” vicini, parenti e propri elettori.
Nel caso in cui tali pressioni si dovessero rendere concrete con il mancato inserimento della clausola di tutela in questione, rivolgo fin d’ora un accorato appello a tutti i componenti del Consiglio comunale che evidentemente sono animati da valori di equità, giustizia sociale, correttezza amministrativa affinché si adoperino, con ogni mezzo lecito, per evitare tale ingiustizia e il consumarsi nella nostra Città, già gravemente martoriata da eventi criminosi, di pratiche amministrative immorali e assolutamente non edificanti che contribuiscono, purtroppo, a scoraggiare tutti quei cittadini che credono nel ruolo imparziale e onesto dell’amministratore pubblico e delle Istituzioni nel loro complesso. 28 febbraio 2015 Gianfranco Suriano”
E’ il messaggio di Elena Arone per il nuovo consiglio di Frazione
Meno male che è arrivato e speriamo che sia letto ( e compreso) .
Perché il primo incontro per il nuovo consiglio di frazione era pieno di politici. Altro che !
C’erano per la minoranza Concetta Veltri, ma per la maggioranza Gianluca Cannata, Linda Morelli e la stessa Elena Arone.
Ma allora a chi sta parlando la consigliera Elena Arone ?
A se stessa? A Linda Morelli? A Gianluca cannata? O forse a Concetta Veltri?
Difficile capire. Comunque ecco il comunicato:
“La delegata del sindaco al decentramento Elena Arone, dopo aver gioito per l’approvazione del nuovo regolamento del consiglio di frazione, ha programmato il cammino politico per la formazione dell’importante organo consultivo che culminerà con l’elezione dei nuovi componenti dell’assise.
«Dopo le modifiche apportate al regolamento del consiglio di frazione – spiega la stessa Arone – siamo pronti a collaborare ed agire in maniera sinergica.
Ed è per questo che intendo ricordare cosa è un consiglio di frazione e quali sono i benefici che esso può portare.
Il consiglio di frazione è un organismo di partecipazione con funzioni consultive e propositive in ambito frazionale; indirizza la sua azione allo stimolo ed alla valorizzazione della partecipazione dei cittadini alle scelte di governo; assicura, alla luce del principio di sussidiarietà, l’attività di indirizzo e programmazione in ordine alle esigenze esclusivamente o prevalentemente rilevanti in ambito frazionale; elabora proposte e rilascia pareri non vincolanti agli organi dell’amministrazione in ordine a scelte che incidono sul territorio e sulla comunità della frazione.
Il consiglio di frazione è un organismo atto a favorire il processo democratico e partecipativo sul territorio comunale, nello spirito della reciproca collaborazione con lo scopo di elaborare idee e progetti riguardanti la frazione, facilitando i rapporti con l’esecutivo senza fare politica.
Il comune di Amantea è già guidata da un’amministrazione eletta dal popolo.
Il consiglio di frazione è un organismo apolitico, neutro, formato principalmente da giovani che perseguono la crescita della loro comunità senza interessi personali e senza rivendicazioni partitiche».
«Sulla base di questo presupposto – prosegue la Arone – chiedo a chi già ha avuto esperienze politiche e ha fatto qualcosa in favore della comunità camporese di lasciare spazio ai giovani, alle loro idee ed ai loro progetti.
Dopo tanti anni c’è la possibilità concreta e tangibile di dialogare con l’amministrazione comunale nella sua interezza.
È bene ricordare che il consiglio comunale è formato da una maggioranza e da una minoranza politica ed ognuno di noi deve rimanere al proprio posto.
Come delegata del sindaco al decentramento posso garantire da parte mia tutto l’appoggio e la collaborazione richiesta per rendere migliore la nostra frazione».”
Ecco la ennesima frana della collina di Cannavina.
Un collina maledetta e della quale ci si interessa ben poco.
Sono secoli che questa collina inconsistente continua a franare
Ci interesserebbe ben poco se non fosse, da un lato, perché e sede dei due serbatoi di acqua amanteani , e, dall’altro, per gli insediamenti umani che vi insistono.
Certo è difficile ricordare che nel 1931 diverse case di Cannavina( Perciavalle Rosa, Aloisio Gaetano ed Ombres Antonio) vennero sgomberate perché danneggiate da un forte smottamento della scarpata della strada Amantea Cosenza.
E’ più facile ricordare il 1978 quando un casa crollò ed oltre 20 abitazioni furono minacciate da un forte movimento franoso.
Senza dimenticare l’altra frana del 1982 con i danni al serbatoio di Potame
O quella della strada Amantea -San Pietro in Amantea proprio nella curva da dove si scaricarono i rifiuti per decenni ed in conseguenza della quale la strada rimase irrimediabilmente interrotta
Od ancora la frana sul torrente Santa Maria che rischia di lasciare solata la zona di Cannavina alta senza rimedio
O quella sulla stessa vecchia statale e che si è ripetuta in questi giorni.
Potremmo anche dare ragione a chi dall’interno del comune ci ricorda che la frana di ieri l’altro non è dipeso da una rottura dell’acquedotto ma dalle piogge.
Non ha alcun interesse, per la notizia che diamo.
Noi vogliamo solo evidenziare che il serbatoio di Cannavina che per la sua altezza permette di rifornire il centro storico sta rimanendo sempre più fragile, proprio a furia di crolli.
Ed infine vogliamo evidenziare che una frana come quella di ieri l’altro 25 febbraio rimane una ferita grave che rende ancora più vulnerabile il territorio e lo pone a rischio serio in caso di altre piogge.