
L’interesse della DDA per le vicende occorse nel comune di Amantea non si spegne, anzi.
Corre voce, infatti, che dopo il primo step di interrogatori, ne inizierà un secondo e poi di seguito altri. Ed addirittura potrebbero essere sentiti anche politici di minoranza e non politici.
Forse addirittura già da oggi pomeriggio.
La città è equamente divisa tra quelli che pensano che tutto finirà in una bolla di sapone, un po’ come la Nepetia ( almeno per i politici), e quelli che pensano che la magistratura porrà fine a tutte le forme di collusione e cointeresse che certa politica ha espresso ed è certo esprimerà anche in futuro.
Una politica divisa come la comunità.
Una politica silente come la comunità.
Una comunità che , impaurita, si chiede perché la minoranza non parli , non prenda posizione e non scriva di questa vicenda.
Eppure la minoranza ad Amantea parla di tante cose, quasi di tutto, ma stranamente non di questa delicata indagine. Come se non esistesse.
Eppure la quasi totalità della minoranza , se non tutta, è sicuramente estranea alla gran parte delle vicende che rappresentano il filo conduttore della tela posta in essere dagli investigatori.
Una tela che nasce tra i rami di più giunte ed amministrazioni e che, man mano, è diventata sempre più ampia, seppur, forse, più rarefatta, ma nella quale si trovano bozzoli di prede ormai senza vita , prede che ancora si agitano incomposte, e nella quale altri rischiano di finire, magari pur lontani e solo perché, vogliosi di sapere, si accingono a ritornar sui propri passi.
Intanto Amantea continua la sua vita grama , piena di disoccupati, piena di tasse, senza servizi, che fa finta di lottare per una cultura che è sempre più mestamente virtuale , con una economia sempre più ridotta, quasi sfilacciata, illudendosi di viaggiare verso un futuro positivo.
La cosa strana è che tutti si impongono di apparire tranquilli, anche se poi qualcuno non riesce a nascondere del tutto la propria preoccupazione.
E tutti in tasca hanno la trottolina e sono pronti a farla girare ognuno sperando che esca il risultato sperato l’1 o l’X od il 2 perchè Amantea possa fare 13.
Aveva ragione Paolo Orofino. La Polizia è andata al comune per notificare gli inviti a comparire presso gli uffici del commissariato di Paola. Ed aveva ragione anticipando prossimi interrogatori.
Ed infatti gli interrogatori sono davvero iniziati.
Ieri, per primi, sarebbero stati sentiti nell’ordine Gianluca Cannata, Elena Arone e Salvatore Alessandro.
Praticamente tutti Camporesi .
Ma, ed ovviamente, gli interrogatori continuano e continueranno con gli altri amministratori.
Ovvio il riserbo sulle domande fatte ai primi amministratori.
Ma non è impossibile che agli stessi non siano o saranno fatte costantemente le medesime domande.
È probabile, anzi, che gli investigatori siano molto informati e stiamo solo tentando di accertare le distinte posizioni dei singoli amministratori sulle varie vicende sulle quali stano ormai da tempo indagando.
Ma ci giunge voce che le indagini siano a più ampio spettro rispetto ai soli fatti delle ultime elezioni, della questione dei vigili, della questione delle cooperative e di quant’altro attenzionato dalla DDA catanzarese e dal PM dr Pierpaolo Bruni
Sembra che anche gli affari del locale poliambulatorio siano sotto indagine per quanto nulla sia sfuggito sulle tematiche delle relative distinte attenzioni.
Molta curiosità anche su queste indagini.
E non è difficile che la penna di Orofino riprenda la vicenda ed informi la comunità amanteana di vicende che diversamente resteranno ignote fino all’atteso momento cruciale.
Riceviamo e pubblichiamo, come richiesto, per intero, la nota di stamattina del direttore del Distretto sanitario Tirreno sulla assistenza ai profughi:
scrive la direttrice:
“buongiorno Direttore
nel ringraziarla per la tempestiva pubblicazione del mio " Diritto di Replica", volevo precisare che non è nelle mie corde innescare polemiche che, ahimè, ritengo non solo sterili, ma dannose.
La mia replica ha avuto come solo ed unico fine chiarire eventuali equivoci e far conoscere quanto il Distretto Sanitario stia facendo per l'assistenza sanitaria ai profughi.
Con il Sindaco di Amantea e l'intera Giunta il rapporto è più che sereno.
Ci confrontiamo spesso su temi che riguardano l'integrazione socio -sanitaria ed il rilancio del Poliambulatorio di Amantea.
Di certo le scarse risorse economiche sia del Comune che dell'ASP non consentono investimenti importanti, ma di certo non ci arrenderemo e cercheremo di far decollare l'assistenza territoriale.
Chiedo, formalmente, che questa mia precisazione venga pubblicata per intero.
distinti saluti.
giuliana bernaudo “
NdR: il nostro sito è sempre a disposizione per “ chiarire eventuali equivoci”, liberamente e senza condizionamenti di sorta , riportando la voce di quanti, ma soprattutto , però, riportando il più possibile la verità, anzi cercandola e non nascondendola.
Cordialmente Trn-news