Nelle ultime ore il Movimento "Politica, Etica, Competenza" ha preso posizione rispetto all'aumento delle preoccupazioni in Città sull'emergenza Covid. Il Movimento PEC, infatti, ha inviato una missiva alla Commissione Straordinaria in carica al Comune di Amantea. Queste le richiesta avanzate alla Commissione straordinaria: valutare con estrema attenzione e senso del dovere, rispetto alla responsabilità propria di chi amministra l'Ente Comune, l'opportunità di porre in essere ogni iniziativa - anche in piena e totale sinergia con l'Autorità sanitarie provinciali e regionali e le massime Autorità provinciali di governo del territorio - volta alla tutela della salute pubblica; considerare che l'evolversi del trend dei contagi, specie tra gli ospiti dei CAS, deve prevedere necessariamente la rivalutazione delle stesse Strutture dei CAS, evidentemente non idonee ad ospitare, in questa gravissima fase di emergenza sanitaria, il considerevole numero di ospiti attuali; ripristinare con immediatezza l'operatività del "Centro Volontari di Protezione Civile" al fine di incrementare il numero di Risorse umane impiegate nell'attività quotidiana necessaria a garantire la maggiore sicurezza sul nostro territorio; garantire agli operatori del nostro Corpo di Polizia Municipale di operare in totale sicurezza, quindi con l'utilizzo di tutti i dispositivi di protezione necessari; garantire per quanto possibile il massimo supporto a tutte le Forze dell'Ordine impegnate sul territorio; valutare l'opportunità di predisporre attività di screening (con test seriologico gratuito su almeno un componente del nucleo familiare) su tutto il territorio, al fine di avere un quadro sanitario complessivo e conseguentemente porre in essere gli interventi del caso; fornire costante ed esaustiva informazione alla cittadinanza sullo stato dell'emergenza sanitaria.
A seguito dell'intervento del Movimento PEC, è intervenuto il Capogruppo del PD alla Regione, Domenico Bevacqua che ha dichiarato alla stampa: "Piena condivisione all’appello lanciato dal Movimento “politica Etica competenza” per la situazione Covid di Amantea. Non solo siamo convinti che occorra una costante iniziativa di sicurezza ma, al tempo stesso, chiediamo fortemente l’intervento del prefetto di Cosenza per individuare altre strutture idonee ad ospitare gli attuali ospiti del Cas. Non è tollerabile ulteriormente la situazione creatasi. La preoccupazione aumenta e gli interventi non sono più procrastinabili. Per i cittadini di Amantea e per tutti gli ospiti della struttura”.
Ora non ci resta che sperare nel buon senso e nella sensibilità della Commissione straordinaria e del Prefetto di Cosenza affinché adottino con celerità tutte le misure necessarie per far tornare nella Città di Amantea un clima di serenità. Se così non sarà il rischio che la rabbia e la protesta divampino diventa altissimo.
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Primo Piano
Da oltre due mesi l’INPS subisce attacchi politici e mediatici riguardo i tempi
di erogazione delle prestazioni Covid decise dal Governo. Che qualcosa non
abbia funzionato, almeno all’inizio, è fuori discussione. Tuttavia l’attività
dell’Istituto non può essere giudicata solo per la disgraziata giornata del 1°
aprile, quando il sito dell’INPS non ha retto all’impatto della concentrazione di
domande di sussidio di 600 euro.
In questi due mesi sono stati erogati milioni di assegni di sostegno al reddito
senza che si registrasse un rallentamento nella liquidazione delle altre
prestazioni ordinarie. Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Istituto hanno lavorato
senza sosta ben oltre il normale orario di lavoro per assicurare la continuità
amministrativa dell’Istituto. Quasi 28.000 dipendenti, collegati per lo più con
apparecchi informatici personali, hanno affrontato diligentemente prevedibili
difficoltà di collegamento, considerato che nessuno si sarebbe mai aspettato
di gestire un numero di lavoratori così ampio in smart working.
Cos’è che non ha funzionato, allora, visto che sull’INPS si è concentrato un
fuoco di polemiche e di accuse per presunti, colpevoli ritardi, nell’erogazione
delle prestazioni Covid? Nelle ultime settimane l’attenzione si è concentrata
sulla cassa integrazione e si è imputata all’INPS la responsabilità di non aver
pagato l’assegno a tanti lavoratori ancora in attesa. Se tanti lavoratori
autonomi non hanno potuto percepire i 600 euro di assegno è dovuto ad una
compilazione della domanda errata oppure semplicemente perchè non ne
avevano diritto. Codici fiscali errati, iban bancari sbagliati, dati anagrafici
incompleti, una miriade di errori che hanno complicato e rallentato l’attività
istituzionale, con un aggravio di lavoro che si protrarrà nelle prossime
settimane attraverso la lavorazione dei cosiddetti ricicli. Ci si lamenta perché i
lavoratori non percepiscono l’assegno della cassa integrazione, ma si
conoscono i passaggi burocratici che devono essere seguiti per arrivare alla
liquidazione della prestazione? Ancora oggi diverse Regioni devono
trasmettere all’INPS un certo numero di decreti di autorizzazione della cassa
integrazione. E questo è solo uno dei passaggi burocratici necessari prima di
arrivare a liquidare l’assegno al lavoratore. E’ necessario che l’azienda
presenti il mod. SR41 e molte imprese tardano a compilare il modulo perché
aspettano di verificare se hanno l’opportunità d’impiegare il personale
dichiarato in cassa integrazione, dal momento che la retribuzione e la cassa
sono ovviamente incompatibili. Questo procura un danno al lavoratore, che
aspetta di ricevere l’assegno e non sa che il ritardo è magari dovuto al suo
datore di lavoro. L’INPS ha praticamente terminato la liquidazione di tutto
quello che poteva essere liquidato, ma i lavoratori interessati alle misure
varate dal Governo sono talmente tanti che quelli ancora in attesa di risposta
rappresentano una moltitudine.
La USB ritiene che vada fatto ogni sforzo possibile per informare
correttamente i cittadini sulle reali responsabilità dei ritardi nell'erogazione
delle prestazioni Covid, attraverso comunicati stampa e gli altri mezzi di
comunicazione ed informazione di cui l'Istituto è dotato per il rapporto con il
cittadino, come: telefono provinciale, contact center, servizi di app, utilizzo
della posta elettronica, piattaforme per videoconferenze, ecc..
COORDINAMENTO REGIONALE USB Pubblico Impiego INPS
Reggio Calabria 5 giugno 2020
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Operai che si svegliano presto al mattino, si vestono ed iniziano a pulire le strade della città, anche in un giorno festivo, per dare la possibilità agli ambulanti del mercato di via vulcano, spesso stessi concittadini della nostra città, che dopo mesi di sofferenze e stenti soprattutto economici cercano di tornare alla normalità.
Affidare le grandi pulizie di strade e vie di una città non è per nulla una scelta facile, bisogna controllare le miglior ditte ed imprese di pulizie, al fine di trovare la più seria ed affidale ed economicamente vantaggiosa.
Pulire grandi città richiede qualifiche, accortezze e soprattutto grande attenzione alle norme igieniche da seguire per un determinato ambiente, soprattutto in un periodo come questo.
Un’impresa di pulizia per essere affidabile deve avere alle spalle anni di esperienza, di affidabilità e di risultati qualitativi.
I risultati qualitativi si ottengono seguendo delle regole bene precise alla quale bisogna prestare attenzione.
Tutte queste qualità sono riconosciute ai ragazzi che da anni lavorano allo spazzamento per la nostra città, spesso cambiando casacca, come in una squadra di calcio che cambia maglia ogni campionato, ma i ragazzi, nella stragrande maggioranza, sono sempre gli stessi, è prestano la loro attività lavorativa per la nostra città con grande professionalità e abnegazione.
A volte agli spazzini, oggi chiamati operatori ecologici, la città non riconosce la giusta gratitudine per il lavoro duro, e aggiungiamo poco retribuito, al quale sono sottoposti, la nostra redazione vuole tributare un graziamento speciale, e speriamo che lo stesso venga seguito da tutta la popolazione.
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