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La storia è ormai ben nota.

L’Arpacal indaga sull’inquinamento marino e per due volte scopre che le acque del Torbido sono inquinate e di conseguenza inquinano il tratto di mare antistante la sua foce

Una cattiva pubblicità per Amantea di cui si usa il nome, anche se il Torbido è un torrentello al confine tra Amantea e Nocera Terinese

E senza che Amantea intervenga per dire tutta la verità.

 

Non ne parla l’amministrazione comunale, non ne parlano gli albergatori, non ne parlano gli ambientalisti.

Solo noi abbiamo evidenziato che se le acque del Torbido sono inquinate ci deve essere una ragione.

O sono immissioni abusive o sono inquinate le acque del Savuto che confluiscono nella grande vasca di raccolta che poi le avvia sui terreni per la irrigazione di quanto su essi coltivato.

Ed ecco la forte difesa del Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese che ha fatto eseguire le analisi delle acque del Savuto e riscontrato la possibilità del loro uso.

Una indagine completa microbiologica e chimica

L’escherichia coli è pari a 2500 a fronte di un massimo di 5000!

Ma ancora più ottimali sono tutti i valori chimici relativi per esempio all’azoto( leggi concimi) nitroso, nitrico ed ammoniacale , ed i cui valori sono estremamente bassi a fronte di quelli ammissibili.

Ed altrettanto bassi sono i valori dello zinco, del rame, del piombo, del manganese, del ferro, del bario, del cromo, del cadmio, dell’alluminio

Ed è per questo che gli agricoltori della cooperativa guidata da Giuseppe Ruperto ci ha fornito i dati osservando che i loro prodotti sono di estrema qualità, tanto più per il mancato uso di prodotti chimici.

Giuseppe Ruperto presidente della cooperativa Le Macchie dichiara che nei circa 20 ettari posti in coltura dai soci si ottengono soltanto ortaggi biologici

“Viviamo già in un territorio martoriato ed anche supporre che le acque da noi usate possano essere inquinate crea problemi non solo a noi ma anche agli agricoltori che conducono i circa 500 ettari coltivati a cipolla rossa dolce.

Non lo diciamo solo noi, lo confermano anche Pietro Santo MOLINARO e Pietro BOZZO rispettivamente presidente e direttore della Coldiretti che ci segue costantemente a tutela del nostro lavoro e della qualità dei nostri prodotti”

Ne prendiamo e diamo atto, ma insistiamo sulla necessità di capire, di sapere, chi inquina e perché nessuno contesta tale inaccettabile comportamento.

E’ proprio il rispetto che portiamo a chi fa con amore e sacrifici il duro lavoro di agricoltore che ci induce a sollecitare chi di dovere a cercare le ragioni dell’inquinamento accertato dall’Arpacal!

Le acque del Torbido non si inquinano certamente da sole!

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Pubblicato in Politica

Si vede che l’Arpacal non legge i posti di facebook che dichiarano che il mare di Amantea è stato meraviglioso per tutta l’estate!

E non li leggono nemmeno i giornali ed i blog.

Al punto che postano articoli dai titoli emblematici e dalle foto sconvolgenti:

Cosenzainforma scrive : Mare sporco. Divieto temporaneo di balneazione ad Amantea e San Lucido.

Quicosenza scrive Divieto di balneazione in due punti ad Amantea e San Lucido: riscontrato alto valore di Enterococchi

L’Arpacal scrive “Balneazione: due punti non conformi sulla costa di Amantea”

In realtà si tratta di un mistero ancora nemmeno indagato.

L’ inquinamento è nei pressi del Torbido, quel fiume senza acqua al confine tra Amantea e Nocera Terinese

Leggiamo sul sito dell’Arpacal:

“Il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato, nel pomeriggio di ieri, al Sindaco di Amantea, e contestualmente alla Regione Calabria ed al Ministero della Salute, che “nel campione di acqua di mare prelevato in data 04.09.2017 lungo il litorale di Amantea è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali superiore ai limiti del D.lgs. 116/08, nei punti: 100 MT SX FIUME TORBIDO Enterococchi i.= 1875 UFC/100ml e 100 MT DX FIUME TORBIDO Enterococchi i.= 2500 UFC/100ml”.

Pertanto le suddette aree non sono idonee alla balneazione.

“Sarà compito del Comune – scrive il Servizio Acque dell’Arpacal - avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento, dandone comunicazione allo scrivente Servizio, al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di ARPACAL.

Verranno effettuati campionamenti suppletivi e, in caso di esito positivo, sarà data tempestiva comunicazione ai Comuni interessati per poter rimuovere il divieto temporaneo per come previsto dal D.Lgs.116/08 art.5 , comma C”.”

Ora ci chiediamo da dove viene questo inquinamento se il torrente non acqua propria ma solo quella di scarico della vasca per l’ irrigazione dei campi ?

Che sia inquinata tale acqua?

O qualcuno immette fogna nel Torbido.

E chi?

Ed ancora ci chiediamo

Perché se il torrente è al confine di due comuni si invia la richiesta solo ad uno di essi?

E perché Amantea accetta passivamente questa pubblicità negativa e non contesta?

Ed infine.

Perché non si effettuano i controlli dovuti e perfino richiesti dall’Arpacal?

Pubblicato in Basso Tirreno

Ieri l’Arpacal ha postato un comunicato dal titolo non si sa quanto artatamente falso: “Balneazione: non conforme un punto ad Amantea (CS)

Leggiamo sul sito dell’Arpacal che “Il Servizio Acque del Dipartimento provinciale di Cosenza dell'Arpacal ha comunicato questa mattina ai sindaci di Amantea (CS) e Nocera Terinese (CZ) e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che nei campioni di acqua di mare prelevati in data 07.08.2017 è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D. Lgs. 116/08, nel punto denominato:

100 m sx fiume Torbido pertanto la suddetta area non è idonea alla balneazione".

Ora sarà compito del Comune avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento, dandone comunicazione al Servizio Acque del Dipartimento Arpacal di Cosenza nonché al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di ARPACAL.

Verranno effettuati campionamenti suppletivi e, in caso di esito positivo, sarà data tempestiva comunicazione a codesto Ente per poter rimuovere il divieto temporaneo, per come previsto dal D. Lgs 116/08 art. 5 comma C”.

Notiamo che :

-Mancano i valori. Questa omissione ci pare incomprensibile ed ingiustificata. Perché, ci chiediamo, non viene significato il valore della irregolarità?

-Visto che il Torbido si trova sul confine tra Amantea e Nocera terinese perché nel titolo si parla SOLO di Amantea?

- Se la zona da vietare alla balneazione è a sinistra, cioè nel comune di Nocera Terinese, perché il titolo posta SOLTANTO Amantea che non è interessata al supposto inquinamento?

- In queste condizioni che cosa aspetta il comune di Amantea a contestare come facciamo noi l’Arpacal?

Importante comunque che i sindaco di Nocera Gigliotti e quello di Amantea Pizzino si siano recati di persona sul posto cercando le fonti dell’inquinamento.

Il Torbido,infatti, è un “finto” torrente. D’estate, almeno.

L’acqua che porta, infatti, è quella della grande vasca che serve per la irrigazione dei terreni limitrofi.

Un’acqua che viene dal Savuto.

Non ci sono abitazioni nei suoi pressi.

Ed allora ha ragione chi dice che le cause di inquinamento possono essere soltanto due.

O gli autospurgo che illecitamente sversano i loro carichi o le acque del Savuto.

Ma se queste acque sono inquinate esse inquinano anche i campi ed i prodotti di coltura?

Facile far eseguire accertamenti sulle acque della grande vasca!

Nella foto le frecce indicano il corso del Torbido e la vasca

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Pubblicato in Campora San Giovanni

Siamo nella bella piana a sud di Campora San Giovanni .

La coltura prevalente è la cipolla rossa dolce, quella che viaggia per tutta l’Europa e che costituisce uno delle principali produzioni agrarie calabresi , una di quelle che conquisterà il mondo alla prossima Expo 2015 di Milano

Un gruppo di agricoltori ci accompagna per vedere le sponde del torrente Torbido.

Una loro parte è crollata per le forti piogge e per abbandono nel quale di fatto versa il torrente stesso

Impossibile non parlare di agricoltura, di territorio ed in particolare dei tanti, troppi problemi di un territorio abbandonato a se stesso ed agli eventi atmosferici.

La Statale 18 a rischio di invasione del mare, il ponte sul Savuto crollato 9 anni fa ed ancora non ricostruito, la grandine di questi ultimi giorni, il rischio di esondazione del torrente Torbido che corre proprio lungo i campi coltivati a cipolla.

Abbiamo già visto il ponte sulla SS18 le cui pile sono state scalzate dal torrente e dal mare ormai fortemente prossimo, ma non quanto viene denunciato dai contadini e relativo al Torbido

Ed è obbligo di un cronista vedere e fotografare; così ci rechiamo sulla sponda destra del Torbido, quella lato Amantea.

Ad un tratto l’auto deve fermarsi ; la stradella è parzialmente crollata per effetto della invasione delle acque del torrente.

Manca metà del rilevato e non appare certo improbabile il denunciato rischio di esondazione.

Nei giorni corsi sono intervenuti anche i tecnici del consorzio agrario che si serve del Torbido per scaricare le acque eccedenti della grande vasca che serve tutti i terreni da Campora SG fino a Lamezia

E successivamente anche i tecnici della protezione civile

Non è facile intervenire perché le sponde in cemento sono crollate sul fondo del torrente e costituiscono una inibizione al movimento delle acque

La preoccupazione degli agricoltori è notevole.

Se il Torbido dovesse esondare a fianco troverebbe centinaia   di ettari di terreni intensamente coltivati a cipolla rossa di Tropea che subirebbero danni rilevanti che metterebbero in ginocchio decine e decine di aziende agricole.

Amantea 18 febbraio 2015

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Pioggia si, ma per fortuna continua ma molto lenta, mareggiata si, ma abbastanza contenuta.

 

Questi sono i due dati di quella che è apparsa come la prima vera giornata invernale del 2014/2015.

Eppure il rischio di isolamento del Tirreno cosentino resta sempre molto alto.

Parliamo del ponte sul Savuto che , chiuso nel 2006 e definitivamente crollato nel 2008, resta una delle opere più attese e più invocate.

Eppure per chi fosse passato sulla SS18 sarebbe stato facile cogliere il rischio per la stessa di resistere ai marosi.

Lì si può notare come si stia allungando il tratto a rischia e quanti massi siano buttati direttamente nell’acqua per evitare ai marosi interrompa la fruibilità della statale.

Il mare infatti continua ad asportare sabbia e ad avvicinarsi al rilevato stradale

Non solo ma la foto inviataci dal sig Ruperto Giuseppe del Comitato per la Ricostruzione del Ponte sul Savuto mostra perfino le pile del Ponte sul Torbido, il torrente poto immediatamente a sud della zona a rischio che appaiono scalzate.

Un altro rischio, quindi?

Ecco comunque il testo inviatoci:

“Le mareggiate degli ultimi giorni giorni minacciano ancora la statale 18, ma come se non bastasse , le piogge intense hanno provocato uno scalzamento, alla pile del ponte  che attraversa il torrente Torbido.   Abbiamo già segnalato la questione al sindaco di Nocera Gaspare Rocca, all' Anas, al corpo forestale , ai vigili urbani e ai vigili del fuoco. La problematica ci sembra assolutamente da non sottovalutare. Mettiamo per  ipotesi che si verifichi una nevicata sul' A3 , sul tratto di Lagonegro e il mare si tiri via la SS18  visto che è da tempo a rischio mareggiate o che diventi inagibile o che crolli il ponte sul torrente Torbido come si potrebbe fare .

Non è possibile dimenticare, l' importanza del ponte sul Savuto , chiuso al transito , nel lontano 2006 e  crollato definitivamente  nel 2008 e mai ricostruito.

Dopo raccolte firme, incontri e manifestazioni solo promesse elettorale e continua assicurazioni , ma di concreto non si è visto niente. La nostra battaglia finirà, quando vedremo passare la prima macchina sul ponte.

Speriamo in questo nuovo anno negli interventi fattivi del nuovo presidente della provincia  di Catanzaro, Enzo Bruno e del nuovo presidente della giunta  regionale Mario Oliverio a cui porgiamo i nostri migliori auguri.

 

 

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