Amantea ha avuto un unico candidato alle provinciali.
Franco Chilelli.
E Franco ha avuto 1518 voti ponderati.
3 voti da comuni di fascia A, pari a 66 voti ponderati.
11 voti da comuni di fascia D( cioè come Amantea), pari a 1452 voti ponderati.
Ed è risultato il terzo della sua lista, preceduto dal sindaco di Fuscaldo con 2912 voti ponderati, il quale ha raccolto ben 5 voti di fascia E ( comune oltre i 30mila abitanti) che sono evidentemente frutto della lista, pari a 1205 voti ponderati e senza i quali sarebbe sceso a circa 1700 voti finali, e dal sindaco di Castrolibero con 1923 voti ponderati di cui 1 di fascia E senza il quale sarebbe sceso a 1700 voti circa.
Franco Chilelli rappresentava la città di Amantea ed in particolare la attuale giunta.
E’ partito da Amantea con una dote di 16 voti( tutti meno quello della Menichino che non partecipava alle votazioni per decisione di partito)
Se fosse stato così avrebbe avuto 16 voti di dì fascia D per un valore ponderato di 2112 voti che sommati ai 66 di fascia A avrebbe comportato un complessivo di 2178 voti ponderati.
Insomma Chilelli sarebbe stato secondo nella sua lista e con un risultato complessivo di primo ordine.
E se sorretto dal partito sarebbe stato consigliere provinciale .
Un consigliere la cui posizione sarebbe stata di tutto interesse per il Basso Tirreno Cosentino visto l’impegno assunto dal presidente Occhiuto.
Ma non è andata così.
Strada facendo Chilelli ha perso altri 5 voti.
Quali?
Ci dicono quello di Sergio Ruggiero raggiunto dai “suoi” che lo hanno bloccato la mattina di domenica, prima di partire e “convinto” a non sostenere un candidato di Amantea a favore di un “altro” candidato indicato dal partito che i due ex “Nuova Primavera Spirito Libero” dicono di non rappresentare.
Mazzei non ha votato
Poi ci dicono ancora altri due della minoranza non lo avrebbero votato perché avrebbero orientato le loro preferenze verso Franco Iacucci.
Ma manca sempre almeno un voto della maggioranza
Chi?
Se ne sussurrano diversi.
Sodali politici di Pirillo?.
Sodali Politici di Morrone?
Od addirittura Ancora sodali di iacucci
La conclusione finale è che Amantea manca di una sua espressione all’interno del consiglio provinciale.
ma soprattutto che Amantea SPARISCE SIA DAL PANORAMA REGIONALE CHE DA QUELLO PROVINCIALE.
In sostanza se Chilelli ha “perso”, ha “perso” soprattutto Amantea
La conclusione , quindi, è che da un lato Chilelli sembra essere stato “bruciato” dal suo partito, che ha “orientato” verso altri candidati, e dall’altro “sacrificato” proprio dai politici di Amantea e soprattutto dalla maggioranza .
Amantea, in sostanza, mostra la sua condizione di isolamento e non riesce ad incettare nemmeno i voti dei comuni che le stanno intorno.
Il che la dice lunga.
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Questo il dato finale delle elezioni del Presidente della provincia di Cosenza.
Occhiuto ha ottenuto 35.687 punti pari al 39,81%
Manna che ha conquistato 30.728 punti pari al 34,28%.
Papasso ha raggiunto 23.232 punti pari al 25,91%.
Questo il dato( NON UFFICIALE) dei consiglieri eletti
Francesco Giuseppe Bruno e Lino Di Nardo (Lista Calabria Futura);
Giulio Serra e Nicola Tenuta (Nuova Provincia);
Pietro Lucisano, Pasquale Lamboglia, Gioacchino Campolo e Lucantonio Nicoletti (Patto tra Comuni);
Franco Pascarelli (Insieme per la Provincia);
Gianfranco Ramundo (Italia del Meridione);
Graziano Di Natale, Francesco Iacucci, Ferdinando Nociti, Pino Capalbo, Giuseppe Rizzo (Provincia Democratica);
Aldo Figliuzzi (Laboratorio civico).
Questi erano invece i candidati delle sette liste:
NUOVA PROVINCIA
Caracciolo Pietro
Iozzi Maurizio
Leone Antonella
Pascale Giuseppe
Perri Francesco
Sangermano Pasquale
Serra Giulio
Tenuta Nicola
Barile Antonio
Ciminelli Salvatore Antonio
Muto Andrea
Ravja Mario
La Valle Roberto
Mancini Maria Teresa
INSIEME PER LA PROVINCIA
Basile Antonio Giuseppe
Caferro Mario
Calabrò Teodoro
Cariati Sabatino Aldo
Cristofaro Paolo
Gradilone Sonia
Gravina Ugo
Greco Gennaro
Guido Eugenio
Maccari Walter
Monaco Enrico Francesco
Pascarelli Franco
Ramundo Giuseppe
PROVINCIA DEMOCRATICA
Armentano Guglielmo
Capalbo Pino
Cersosimo Antonio
Corrado Luigi
De Rango Franchino
Di Natale Graziano
Iacucci Francesco
Lucente Maria
Nicoletti Antonio
Nociti Ferdinando
Rizzo Giuseppe
Spezzano Giovanni
Stasi Luigi
Tenuta Alessandro
Ugolino Riccardo
Urso Caterina
L'ITALIA DEL MERIDIONE
Biondi Francesco
Borrelli Angelo Salvatore
Chilelli Francesco
Curcio Giovanni
De Salvo Antonio Luca
Dodaro Francesco
Greco Giovanni
Matalone Giovanni
Pandolfi Maria Antonietta
Paola Tommaso
Ramundo Gianfranco
Ritacca Carmine
CALABRIA FUTURA
Avolio Tommaso
Bruno Francesco Giuseppe
Cannizzaro Antonio
Cesareo Tommaso
De Rose Giorgio
Di Nardo Lino
Ferrari Basilio
Grisolia Gianluca
Lirangi Luigi
Trotta Settimio
LABORATORIO CIVICO
Olivieri Giovanni
Sommaro Luigi
Ziccarelli Domenico
Greco Marco
Figliuzzi Aldo
Riponti Antonio
Viola Chiara
Perrone Andrea
PATTO TRA COMUNI
Barci Antonio
Campolo Gianfranco Gioacchino
D'Elia Dino
De Simone Angelo
Gallo Francesco
Iusi Iolando
Lamboglia Pasquale
Lucisano Pietro
Matragrano Francesco
Nicoletti Saverio Lucantonio
Russo Antonio
Scarcello Vincenzo Antonio
Spataro Michelangelo
Vena Raffaele
Zinga Dorella
Segreti Gianfranco Bruno
Domani i voti di tutti i candidati e gli “impallinati”
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Parliamo delle elezioni in corso presso la provincia di Cosenza
Anzi ne parla Raffaele Papa, il coordinatore provinciale del movimento L’Italia del Meridione.
Il movimento L’Italia del Meridione, lo ricordiamo, è quello che vede come responsabili e promotori Nicodemo Filippelli, Orlandino Greco, Raffaele Papa, Mimmo Frammartino, ed altri
Raffaele Papa è uno che non le manda a dire. Affatto!
Già a settembre chiedeva per la provincia “ Un presidente libero dai partiti” sostenendo che “Il dibattito politico calabrese in questi ultimi mesi si è focalizzato sulle elezioni regionali mentre sta passando sottotraccia il fatto che il 12 ottobre si voterà, con un’elezione di secondo livello, il rinnovo del Consiglio provinciale di Cosenza.”
E, poi, continuando. “La provincia di Cosenza, la più grandeed eterogenea della Calabria, verrà presto amministrata da un nuovo ente di area vasta che assorbirà le funzioni dell’attuale Provincia, e gestirà anche nuove competenze, per come previsto dal ddl Delrio in materia di riordino degli enti locali. E’ questo l’ennesimo inganno targato Renzi-Delrio: chi si aspettava l’abolizione delle Province, rimarrà deluso nel constatare che l’unica cosa che è stata cancellata è la democrazia. Il ddl Svuotapoteri, infatti, si è rivelato l’ennesimo bluff comunicativo dell’attuale governo. Le Province non sono state cancellate, ma hanno addirittura più competenze. Ciò che cambia è che a scegliere i rappresentanti provinciali non saranno i cittadini, ma i consiglieri comunali e i sindaci che dovranno individuare tra loro stessi il nuovo presidente e i consiglieri provinciali. In questo quadro a tinte fosche, abbiamo così ritenuto comunque utile valutare insieme ai tanti amministratori locali del nostro movimento, quale fosse la figura politica più adeguata per guidare il nuovo ente di area vasta di Cosenza. Una figura in grado di garantire un governo stabile, vicina alle istanze provenienti da tutti i territori e soprattutto lontana dalle idiosincrasie politiche che connotano i partiti centralisti presenti sull’attuale scenario calabrese. Seguendo - conclude Papa - questa logica, per la sua azione politica autonoma dai partiti e connotata da uno spiccato civismo, non disdegneremo di valutare l’eventuale candidatura a presidente della Provincia del sindaco di Rende Marcello Manna.”
Ora esce ancora più dai denti e dichiara che «Il massimo degli inciuci e degli accordi sottobanco solo e soltanto per l'intramontabile poltrona, si sta verificando per l'elezione dei consiglieri provinciali. Non esistono schieramenti politici nè di posizioni diverse tra chi gestisce e chi dice di opporsi ma solo nella forma, totale e sfacciata incoerenza e raggiro nei confronti dei cittadini.
Sembra il mercato delle vacche, si compra e si vende senza vergogna dimostrando che alcuni proclamano la dignità a parole ma con i fatti la mettono sotto i piedi. Se tale è il comportamento della base, della gente più vicina al popolo e cioè tra consiglieri comunali e sindaci non ci si può aspettare di meglio da parte di onorevoli deputati e senatori. Inutile lamentarsi »
Aspettiamo le sue riflessioni dopo il voto!
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