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Scrive Vincenzo Lazzaroli:

“Dopo trent’anni di gestione affaristica e clientelare dell’amministrazione pubblica, manovrata dal solito gruppo di politici (ma questa sarebbe già una parola grossa nel definirli) che tutti conosciamo, è arrivata la resa dei conti.

 

Conti in profondo rosso quelli di Amantea che si scopre, d’un tratto, politicamente incapace di riscuotere i giusti tributi dai suoi cittadini e di non saperlo fare.

È inerme la stessa “dinastia politica” che si è appropriata, in verità, non solo del potere attraverso il voto clientelare, ma anche della morale di parte dei cittadini di Amantea che, bontà loro, hanno deviato dal corso del “dovere civico”, per farsi abbindolare da quello del “risparmio promesso”.

Una pratica che è giusto condannare e stigmatizzare e che, a nostro avviso, non è assolutamente accettabile!!

Sono almeno trent’anni che questi avventurieri della politica hanno affondato economicamente e moralmente la nostra città e lo hanno fatto scientemente, senza scrupolo alcuno; allora, ben venga uno schiaffo così forte e duro, ben venga a svegliarci tutti dal torpore e dalle false promesse del tipo “dammi la bolletta e stai tranquillo”!!

Oggi, pur di salvare la poltrona, ci si nasconde dietro lo scudo del diktat ministeriale e come Ponzio Pilato, ci si lava le mani dal peso delle proprie responsabilità affidando il destino dei cittadini in debito con l’amministrazione alle tenaglie, dure e laceranti, dell’Agenzia delle Entrate.

Ponzio Pilato, dunque, il loro modello di Politico Illuminato; oppure lo struzzo, se vogliamo un modello ancora più cogente alla situazione.

Se ne lavano le mani e sotterrano la faccia, cosa per la verità, che avrebbero dovuto fare autonomamente già da tempo, senza arrecare altri danni al popolo e all’immagine di Amantea.

La scelta, dunque, di affidarsi all’Agenzia delle Entrate per la riscossione e il recupero coattivo di tutti i tributi è azzardata e ne vedremo le conseguenze sulla pelle dei cittadini, ma anche sul tessuto economico della città.

Si poteva e si doveva fare qualcosa di diverso e di meglio, piuttosto che scaricarsi la coscienza chiamando sul campo un terzo attore che, certamente, interpreterà il suo mero ruolo di esattore forzoso.

È mai possibile che non si trovi un modo per mettere in piedi procedure e sistemi di controllo nonché di gestione dei pagamenti, per la materia dei tributi, senza ricorrere alla spada?

A nostro avviso, sarebbe necessario ed essenziale che ai soggetti, coinvolti nel recupero dei tributi, si desse la possibilità di far fronte a quanto dovuto, tenendo conto della condizione patrimoniale, per evitare eventuali situazioni critiche di soggetti manifestamente in difficoltà economiche.

Ci saranno esempi di altri Comuni semplicemente da “copiare”?

Non vogliamo chiedere soluzioni ingegnose o rivoluzionarie, ci basterebbe anche un segno di umiltà nel tentativo di emulare le “best practice” che ci sono in altre realtà urbane.

Allora svegliati gente di Amantea…sveglia e cerca un nuovo corso, che sia veramente nuovo.

Cambiare si può e si deve; si può e si deve scegliere con attenzione le persone che ci rappresentano e si deve anche ripensare il proprio personale rapporto con la città.

La dura e amara realtà.. ahinoi e’ proprio questa, ad Amantea venne il famoso “redde rationem”…

                                                                                                       Vincenzo Lazzaroli”

Pubblicato in Politica

E’ la domanda che si pongono in tanti ad Amantea.

In sostanza ci eravamo abituati alla figura di Domenico Pileggi che opera ad Amantea dal 2008 importato dai commissari straordinari, ma rimasto anche quando loro se ne sono andati perché rinominato , anno dopo anno, dai vari sindaci che si sono succeduti fino ad oggi, Monica Sabatino compresa.

 

Questa volta, però, per ragioni misteriose, invece, del solito rinnovo si è proceduto ad una selezione. Invero una strana selezione.

Pensate che i selezionatori sono stati la segretaria comunale, il dr Mario Aloe e l’ingegnere Franco Lorelli.

 

Infatti, quando leggiamo sul sito comunale che il servizio gestisce:

- il Servizio demanio e patrimonio, competente per la attuazione e gestione demanio e del patrimonio comunale:

-il servizio ambiente competente per la tutela del territorio tramite la gestione degli interventi di prevenzione, salvaguardia e recupero di situazioni di danno ecologico ed ambientale, la conservazione e la pulizia del territorio cittadino: verde pubblico, patrimonio immobiliare e viario, edifici ed uffici, la gestione del servizio idrico integrato, la gestione del ciclo integrato rifiuti;

-il Servizio Protezione Civile competente negli adempimenti relativi alla prevenzione, protezione e pronto intervento nei casi di pubblica calamità e disastri attraverso la tempestiva attivazione del servizio di protezione civile e il coordinamento delle attività di tutte le strutture intersettoriale ritenute necessarie all’intervento;

- il Servizio Manutenzione competente per tutti gli adempimenti per la effettuazione della piccola manutenzione e della manutenzione ordinaria; per la esecuzione dei lavori manutentivi di pronto intervento in economia, il  servizio di pubblica illuminazione, la gestione degli impianti e dei servizi comunali, la gestione dell’autoparco comunale, l’attuazione e coordinamento dell’ attività di sicurezza del lavoro per il servizio tecnico manutentivo, la gestione tecnica e l’ottimizzazione delle architetture informatiche e telefoniche e piani di sviluppo a valenza generale dell’Ente e dei relativi impianti.

Viene immediatamente da chiedersi come il responsabile del Servizio del personale,del Servizio Attività produttive e del Servizio Affari legali possa essere ritenuto competente a valutare la professionalità di persone con titoli di studio completamente diversi dai suoi ed inyerr0garli e valutarli su materie che lui non conosce.

Si tratta di un palese caso di soggetto incompetente nelle materie professionali tecniche .

Non solo ma l’assurdo è anche il fatto che si vadano a giudicare persone munite di specifico titolo di studio tecnico( ingegnere e/o architetto) , addirittura munite di abilitazione professionale e di iscrizione al relativo albo professionale , magari iscritti agli albi dei collaudatori, od abilitati ai piani di sicurezza, se no iscritti nell’elenco dei periti del Tribunale, abilitati ad emettere nulla osta provvisori antincendi od a realizzare piani di sicurezza.

Ed infatti la pseudo commissione parzialmente incompetente dichiara che i curriculum di ogni candidato descrive una professionalità adeguata allo svolgimento dell’incarico.

A tal punto si sarebbe dovuto cessare ogni ulteriore valutazione.

Ed invece non è andata così.

La parzialmente incompetente commissione ha provveduto ad una valutazione sulla base delle risposte tecniche alle seguenti domande eguali:

-Demanio: le competenze comunali nella gestione del demanio marittimo;

-Ambiente: procedura da adottare per la bonifica di un sito con presenza di materiale contenente amianto e segnalazione di coperture con lastre di eternit;

-Protezione civile: Il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza a livello comunale;

Si rileva nelle domande una qualche coincidenza con le competenze dell’ufficio

Incomprensibile invece la mancanza di domande sul servizio manutenzione certamente non rappresentabile da quella sul procedimento amministrativo e l’accesso agli atti ed ancor meno da quella sugli interventi somma urgenza.

Dice il verbale che :

-L’architetto Garofalo risponde in maniera adeguata alle cinque domande dimostrando padronanza di massima delle materie. Il colloquio da conto della capacità di svolgere l’incarico.

-L’ingegnere Dignitoso risponde a quattro domande su cinque . Mancano molte volte i riferimenti normativi. Il colloquio, sebbene non perfetto, da conto della capacità di svolgere l’incarico.

-L’architetto Pileggi risponde in maniera adeguata alle cinque domande dimostrando padronanza di massima delle materie. Il colloquio da conto della capacità di svolgere l’incarico.

Come si può essere stati in grado di valutare la assoluta padronanza delle materia” da parte di soggetti che tali materia non conoscono e non hanno studiato?

Ed infatti ecco l’aberrante conclusione della commissione.

I concorrente sono tutti idonei:

-Dignitoso Luca                     idoneo

-Garofalo Santo                     idoneo

-Pileggi Domenico                  idoneo

E ci mancherebbe che laureati ed iscritti all’ordine professionale non siano in grado di utilizzare le conoscenze tecniche certificate dalle rispettive università e dalle commissioni abilitative perché sottoposti a valutazione da una pseudo commissione composta da persone che non hanno i titoli per esaminare i candidati.

E’ evidente che di nessun aiuto per il sindaco è stato il lavoro della commissione comunale.

Ma allora perché è stata nominata? E che senso ha la sua certificazione finale? Facile concludere che i non nominati potranno proporre ricorso e poi chiedere i danni.

 

Il VIDEO di Francesca Menichino (Consigliere Movimento 5 Stelle) in merito al Concorso al Comune di Amantea

Pubblicato in Primo Piano
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