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Il portavoce del comitato Giuseppe Ruperto ringrazia l' Hotel Torrione per aver concesso  l’uso del piazzale interno peri manifestare.

Ringrazia inoltre Azienda Grafiche Calabria di Mario Pellegrino per aver offerto gratuitamente i volantini e i manifesti

Ringrazia ancora le aziende agricole che hanno portato i loro trattori  Ruperto Giuseppe, Ruperto Antonio, Ruperto Michele, Mollame Silvana, Patania Maurizio, Rossi Franco, Rossi Domenico, Ruggiero Michele, Ruggiero Francesco, Russo Dino, Russo Domenico, Longo Domenico, Vincenzo Mastroianni

Ringrazia i sindaci erano presenti con la fascia tricolore di Nocera Terinese geometra Gaspare Rocca, l'assessore Emanuele Mancini, Franco Pontieri e il consigliere di minoranza ingegnere Antonio Albi, il sindaco di Motta Santa Lucia avvocato Amedeo Colacino, il sindaco di Cleto prof Giuseppe Longo e gli assessori Franco Giannuzzi e Antonio Bruni, gli ass. del comune di Amantea Sergio Tempo , Gianluca Cannata e Antonio  Rubino, i consiglieri di minoranza  Concetta Veltri della lista Insieme per la città, Sergio Ruggiero de La nuova primavera Spirito Libero e Francesca Menichino del Movimento 5 Stelle . Tutti i presenti hanno firmato il documento che verrà inviato al prefetto, al presidente della regione Calabria Mario Oliverio e al presidente della provincia di Catanzaro.

Conclude poi il portavoce evidenziando che “ il ponte è un bene comune e non ha colori politici , quindi bisogna essere tutti uniti”

Infine la affermazione della insopportabilità di questi ritardi ed il rischio che la prossima manifestazione possa essere meno pacifica.

Era stato dato l’appuntamento per le ore 10.00 di oggi 23 marzo 2015 nel piazzale dell’Albergo Al Torrione e puntuali a quell’ora erano già presenti decine e decine di agricoltori alcuni dei quali giunti con il loro trattori( alla fine della manifestazione ne erano presenti una ventina) , decine e decine di cittadini di ogni comune del comprensorio, diversi amministratori e di politici.

Tra questi, tre sindaci, quello di Nocera Terinese Gaspare Rocca, quello di Motta Santa Lucia Amedeo Colacino e quello Cleto Giuseppe Longo .

Insieme a loro decine di amministratori comunali di maggioranza e di minoranza

In rappresentanza del comune di Amantea le consigliere comunali di minoranza Concetta Veltri e Francesca Menichino che hanno disertato il consesso per partecipare al sit-in promosso dal comitato per la ricostruzione del Ponte sul Savuto.

Poi, appena finito il Consiglio comunale sono giunti per la maggioranza gli assessori Sergio Tempo, Antonio Rubino e Gianluca Cannata e per la minoranza il consigliere Sergio Ruggiero

Presenti anche le il TG3 e le televisioni locali per riprendere e documentare ancora una volta un evento di estrema importanza per il territorio e le aziende che vi operano

Nessuna occupazione di strada come anticipato da certa stampa.

Qualche lieve difficoltà nel traffico è stata dovuta esclusivamente alla presenza di numerosi manifestanti, alle loro auto, ai loro trattori

Non c’è stato alcun bisogno infatti delle forze dell’ordine che erano totalmente assenti

Una manifestazione di altissima democrazia

Ora spetta alla politica. Quella politica che finora è stata assente

Giunge notizia che subito dopo la vibrata protesta della comunità l’assessore alla viabilità Gianluca Cannata, si sarebbe recato direttamente a Catanzaro per incontrare l’assessore regionale ai lavori pubblici Nino De Gaetano e affrontare la questione.

L’assessore De Gaetano ha dato la propria disponibilità a partecipare ad un civico consesso sul problema che si terrà ad Amantea

Sulla vicenda l’ assessore Tempo che si è dichiarato convinto che il governatore Mario Oliverio darà un ulteriore spinta all’avvio dei lavori.

Pubblicato in Cronaca

Scrive Francesca Menichino: “Già da molti giorni eravamo avvertiti che il 23 marzo si sarebbe svolta un’importante manifestazione per la “Ricostruzione del ponte Savuto” ma mercoledì ci viene notificata la convocazione del Consiglio Comunale: stesso giorno e stessa ora.

Chiediamo sia per telefono alla Presidente Morelli che all’assessore Tempo di spostare l’orario, lo ribadiamo ufficialmente nell’ambito della Commissione svoltasi venerdì mattina, e sembra che ci sia accordo sull’importanza della partecipazione che vuole stimolare una politica colpevole, incapace e dormiente da circa nove anni: l’imperativo categorico è la ricostruzione di un collegamento che serviva soprattutto gli agricoltori della zona ma che per tutti rappresenta un’alternativa alla Statale che può crollare da un momento all’altro in quanto fortemente minacciata dal mare”.

Poi osserva il mancato rispetto delle norme interne scrivendo che :

“L’attività consiliare ad Amantea non conosce programmazione: il regolamento del consiglio comunale all’art.8 bis prevede il funzionamento di una conferenza dei capigruppo che dovrebbe, come accade in tutte le istituzioni che si rispettano, organizzare in modo condiviso le attività del Consiglio, ma ad Amantea questo non accade mai ed è solo la maggioranza che decide limitando l’attività dell’organo consiliare a favore della giunta. Ed è anche in questo caso che in una riunione di maggioranza “qualcuno” decide che il Consiglio prevalga sulla manifestazione a dispetto delle richieste della minoranza e dei cittadini, apparentemente condivise anche dall’assessore Tempo e dalla Presidente Morelli. Il cui parere evidentemente alla fine ha pesato poco”.

Continua richiamando quanto occorso in Consiglio:

“Il consiglio quindi si fa: riporto di seguito il mio intervento e quelli del presidente del Consiglio e del sindaco.

Consigliere Menichino:

“Io lamento due situazioni: quella di stamattina in cui non si è presa la decisione, secondo me dovuta, di evitare la coincidenza con il Consiglio e poi il modo in cui viene gestito il suo ruolo, presidente del Consiglio……in ogni caso lei ritiene che non sia importante la partecipazione di questo Consiglio e di questo Sindaco alla manifestazione per il ponte Savuto? Ponte Savuto che, forse l’assessore Tempo e l’assessore Cannata lo sapranno, è una via di fuga presente nel piano di protezione civile di questo Comune, allora se c’è una manifestazione organizzata dai cittadini di fronte ai quali ci dovremmo scappellare perché probabilmente sono più capaci della politica di occuparsi dei problemi, se c’è una manifestazione dovremmo correre e manifestare noi insieme a loro, noi davanti a loro. Questa è mancanza di sensibilità perché lei ha detto poc’anzi che non interessa a tutti perché sono stati invitati solo il sindaco e l’assessore Tempo…”

Presidente del Consiglio:

“A noi non interessa partecipare alla manifestazione, ciò non significa che non ci interessiamo del problema, secondo me i problemi si risolvono diversamente, non andando a manifestare in mezzo alla via questo è un mio punto di vista rispettabile credo..”

Sindaco: “per quanto riguarda il ponte sul Savuto è legittimo quello che organizzano i cittadini ed è scelta degli amministratori stare qua o andare là, è stata una coincidenza e ognuno esercita la propria scelta, poi i problemi si risolvono anche e soprattutto nelle sedi istituzionali non solo andando a manifestare, il nostro intento principale è andare a risolvere i problemi nelle sedi istituzionali…”

Prosegue infine nella cronaca della mattinata:

“Velocemente lascio il Palazzo e la politica e raggiungo i cittadini, indignata per quella scelta rispetto alla quale nessuno si dissocia e solo l’assessore Tempo chiede che venga inserito il tema del ponte Savuto nel prossimo consiglio per confezionare una delibera, l’ennesima ed inutile delibera”.

Per ultimo la chiosa finale: “ Dopo il Consiglio, a manifestazione quasi conclusa, giungono però trafelati gli assessori Cannata (in primis) e poi Tempo e Rubino pronti per la passerella, le interviste e le foto, cui provvede l’addetto stampa che s’impegna alacremente nell’attività di propaganda, pagato con soldi pubblici”.

Pubblicato in Politica

Amantea. Presso piazzale del' Hotel Ristorante Valle del Savuto sito sulla SS18 , in prossimità del porto turistico di Amantea, giovedì 12-02 -2015 alle ore 10, saranno presenti amministratori locali e tv locali per manifestare a favore della urgente ricostruzione del ponte sul Savuto.

La manifestazione è promossa ed organizzata dal comitato" Ricostruiamo il ponte Savuto" .

Si intende in tal modo sollecitare le autorità competenti ad affrontare con immediatezza e serietà l’avvio della soluzione del problema della viabilità.

Come noto la statale 18 è a rischio di chiusura a causa delle mareggiate che la colpiscono e dalle quali viene difesa in modo irrazionale con massi addizionati alla rinfusa.

Ma ora i componenti del Comitato Ricostruiamo il Ponte sul Savuto dicono “Basta.E’ tempo di agire”

Sono anni che il ponte su Savuto è crollato e la sua ricostruzione si impone perché si avrebbe una viabilità alternativa alla SS18 costantemente a rischio di invasione da parte delle onde del mare.

Il ponte è posto sulla strada provinciale 163/1 tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni e la strada è stata trasferita dall’Anas all’Amministrazione provinciale nel 2000 mentre il viadotto è stato prima danneggiato dal maltempo nel 2006 e poi definitivamente distrutto da un’alluvione del 2008.

Peraltro è noto che la precedente Giunta regionale ha approvato con la delibera pubblicata sul Burc del 19 giugno, la rimodulazione delle risorse Cipe del Piano per il Sud e tra queste la ricostruzione del ponte.

Esiste quindi una disponibilità di 6 milioni di euro necessari alla ricostruzione del Ponte.

Peraltro del ponte ebbero ad interessarsi sia il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro che il presidente della provincia di Cosenza , Mario Oliverio, ora governatore della regione

Nessun ulteriore ritardo quindi appare accettabile

Per questo il sit-in al quale è stato chiesto di partecipare agli amministratori dei comuni interessati tra cui Amantea, Nocera Terinese, Cleto.

Il comitato " Ricostruiamo il ponte Savuto" ringrazia per la partecipazione dei sindaci e delle forze politica di maggioranza e minoranza.

Finalmente una buona notizia!

Il mare con le sue mareggiate imperversa sulla fragile SS18 nella zona dopo il porto di Amantea e pone la città e la costa tirrenica a rischio di isolamento.

Ma non c’entra niente il mare. Non ne ha colpa. Fa semplicemente il suo dovere. La colpa come al solito è dell’uomo, che, nelle sue esplicazioni più terribili di tecnici e di politici, riesce a creare danni incredibili rimanendo sempre indenne da responsabilità; anzi talvolta questo “homo technicus et politicus” diventa eroe del quotidiano e viene reincaricato se non addirittura rieletto da un popolo bue (senza offesa per i buoi) che poi per non accusarsi dell’errore smentirsi non accusa nemmeno il suo nominato od eletto.

Ma ecco la buona notizia.

Per evitare che Amantea e la costa tirrenica restino isolati ecco che arrivano i 6 milioni di euro necessari per la ricostruzione del Ponte sul Savuto.

6 milioni, salvo certi imprevisti che alzeranno i costo finale! Volete scommetterci?

La Giunta regionale ha infatti approvato con la delibera pubblicata sul Burc del 19 giugno, la rimodulazione delle risorse Cipe del Piano per il Sud.

A renderlo noto è il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro che, insieme all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici e a quello alla Programmazione, ha individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera attraverso risorse già destinate all’ente intermedio.

La ricostruzione del ponte sul fiume Savuto riveste un’importanza prioritaria per un vasto territorio a cavallo tra  le Province di Catanzaro e Cosenza.

Posto sulla strada provinciale 163/1 tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni e trasferito dall’Anas all’Amministrazione provinciale nel 2000, il viadotto è stato prima danneggiato dal maltempo nel 2006 e poi definitivamente distrutto da un’alluvione del 2008.

Il settore Viabilità dell’Amministrazione  provinciale ha già redatto il progetto preliminare, inserendolo tra gli interventi prioritari da realizzare nel programma delle opere pubbliche.

E Wanda Ferro ha spiegato che :“La rimodulazione del Piano per il Sud è stata la strada più rapida da percorrere per finanziare l’opera. Si tratta di un intervento consistente: l’attuale manufatto va demolito e il ponte ricostruito.  La redazione per tempo del progetto da parte della Provincia di Catanzaro consente di accelerare i tempi di realizzazione dell’opera, per porre fine ai disagi dei cittadini e delle tante attività economiche e produttive del territorio”. 

Il commissario della Provincia ha quindi ringraziato “i sindaci interessati dalla ricostruzione del Ponte, i rappresentanti dei comitati civici e le associazioni di categoria, come le organizzazioni professionali agricole, che hanno sempre affiancato le istituzioni in maniera propositiva, ma anche gli ex colleghi della giunta e del consiglio provinciale espressione del comprensorio, che hanno sempre dato priorità alla ricostruzione di questa importante infrastruttura”.

Pubblicato in Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Comitato per la ricostruzione del Ponte sul Savuto

Nocera Terinese .Punto sul Ponte è il titolo del convegno/dibattito promosso dal Comitato “Ricostruiamo il ponte sul Savuto” svoltosi a Nocera Terinese venerdì 10 maggio ed al quale hanno preso parte autorevoli esponenti della politica calabrese. Il titolo, tanto eloquente, ben sintetizza l’intenzione del Comitato nel voler fare chiarezza sullo stato delle cose dopo gli innumerevoli annunci dei giorni scorsi e qualche velata polemica.

La convinzione del Comitato, promotore dell’iniziativa, è focalizzata l’attenzione sull’importanza dell’opera e l’urgenza della ricostruzione della stessa. Il ponte, già chiuso al traffico dal 2006 e crollato definitivamente nel 2008, ha carattere di strategicità per il comprensorio di appartenenza non solo in relazione al sistema viario e dei trasporti, ma soprattutto per la fragile economia della zona che già soffre per le ragioni a tutti note a cui, il ponte, potrebbe ridare una boccata di ossigeno sotto diversi profili. E’ evidente che la mancanza del ponte rende non fruibile la SP che attraversa un’ampia area a cavallo delle due province ( CZ-CS) su cui gravitano gli interessi di aziende agricole impegnate su produzioni di pregio (olio, vino, cipolla di tropea), ma anche di allevatori, artigiani e piccoli imprenditori. Non bisogna dimentica che la stessa area è pregna di storia e i continui ritrovamenti archeologici lo testimoniano l’alto valore. Restituire il ponte alla collettività vuol dire ridare identità a questo territorio oggi abbandonato, ma significa anche attuare un’azione politica volta a soddisfare l’esigenza della collettività, non solo quella più prossima ai luoghi detti, ma più in generale, a quella di un ambito territoriale più vasto che solo il ponte consentirebbe di mettere a sistema.

Il profilo politico del dibattito è stato esemplare, sia per i temi trattati che per i contenuti espressi. Non si può non osservare come l’obiettivo principale sia stato raggiunto. La presenza della Ferro, che ha accolto l’invito del Comitato, ha certamente contribuito a fare chiarezza. Si è assistito ad un dibattito dai toni armoniosi, a cui non sono mancate le critiche e i colpi di fioretto, ma sempre contenuti nel normale esercizio della buona dialettica, propria ai partecipanti. Per un giorno il protagonista è stato il PONTE, sono state evidenziate diverse questioni, tutte direttamente connesse ad esso.

Tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità di realizzare l’importante struttura in tempi brevi senza tuttavia sbilanciarsi in previsioni, anzi, in ciò il tono è stato molto realistico, le difficoltà non mancano e sono certamente legate al particolare momento che la regione attraversa.

Il dibattito entra subito nel vivo con l’intervento introduttivo di Saverio Rocchino (Comitato “Ricostruiamo il ponte sul Savuto”) che si focalizza su alcuni punti essenziali e in particolare il fiume di parole sul ponte spesso accompagnato da altrettanti plausi a cui non è conseguita concretezza. Con riferimento ad un recente articolo apparso sulla stampa titolato “l’iter è troppo lungo, bisogna saper attendere” osserva come la lungaggine è temuta dallo stesso comitato che non si è risparmiato nel farlo emergere al tempo degli ultimi annunciati interventi presso il CIPE. I cittadini attendono dal 2006, e sapranno attendere oltre, ma sarebbe opportuna una strategia del doppio binario cercando di reperire le risorse su piattaforme alternative al CIPE come gli enti territoriali. In questi mesi i cittadini chiedendo, educatamente e garbatamente, il ripristino della normalità, legittime istanze. L’intervento, mette a fuoco il carattere di urgenza della rimozione delle macerie del ponte, la messa in sicurezza della zona più prossima al vuoto venutosi a creare per il crollo della struttura, la bonifica dell’area al contorno della stessa, che per effetto delle condizioni di isolamento assume sempre più l’aspetto di una libera discarica ove abbandonare di tutto e di più.

In sintesi, la Presidente della Provincia di Catanzaro, ora Commissario dello stesso ente, illustrando l’attività della provincia rispetto a questo problema ha riferito che è stata inoltrata una richiesta di rimodulazione fondi FAS , fondi già assegnati alla Provincia per un importo di 100milioni €, di cui 70milioni impegnati per la strada del Medio-Savuto e 10 per lo svincolo di Catanzaro e i restanti 20 per la progettazione del completamento della strada Medio-Savuto. E’ dagli ultimi 20 che bisognerebbe fare economia per ottenere i 5 necessari alla ricostruzione del ponte del Savuto. Ed è qui che la Ferro mostra un volto nuovo e si lascia andare una considerazione “è un po’ come spogliare un santo e vestire quello vicino”. I segnali di apertura non sono mancati, soprattutto nell’affermare che sarebbero ben accetti i contributi di quanti vorranno sostenere e rendere più forte l’istanza di rimodulazione presso il CIPE. I dubbi e le perplessità restano: il CIPE autorizzerà la rimodulazione? E quanto tempo trascorrerà? Questo l’enigma al quale in questo momento nessuno può dare risposta.

In riferimento alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area prossima al ponte, fortemente richiesta dal Comitato nell’introduzione ai lavori, ma già espressa a mezzo stampa, sempre il Commissario riferisce, e assicura, che sono in fase di appalto i relativi lavori per una somma di circa 4.5milioni di euro e che nella prossima settimana saranno avviati i primi passi dell’iter burocratico. Infine, con determinazione, ha sostenuto la necessità di una politica di prevenzione nella manutenzione della cosa comune per evitare che ci si trovi, troppo spesso, a ricostruire situazioni che con un minimo di attenzione e attivismo si potrebbero evitare, per questo invita, anche i cittadini, a rendersi parte attiva in un ruolo di vigilanti sul territorio, segnalando manchevolezze e azioni volte a deturpare il patrimonio comune.

L’on. Luigi Incarnato dopo avere illustrato come la Calabria si stia sempre più distaccando dall’Europa e sia sempre più incompresa dal Governo centrale a causa di una mancata capacità di programmazione e di progettazione di un proprio autonomo futuro che perpetra da anni e fa acuire le diffidenze verso la nostra regione. Ha poi, sgomberato, con il tatto che gli si confà, e con un lessico di chi pratica l’arte del fare per il bene della comunità, ogni possibile dubbio si ciò che fu il suo operato alla guida dell’assessorato regionale circostanziando le scelte e il contesto di azione che lo portarono ad individuare il ponte come elemento cerniera in un sistema integrato della viabilità tra i diversi livelli: autostrada, strada statale litoranea, strada provinciale. I diversi livelli erano stati immaginati tra loro integrati in unico sistema mediante la realizzazione della strada Galasso che si inserisce tra il bivio autostradale di San Mango e il Ponte stesso.

L’intervento era stato immaginato ed effettivamente inserito all’interno di un finanziamento disponibile su base europea (Fondi FAS). Cosa avvenne nel 2010, però, è storia e le responsabilità non certamente regionali.

Incarnato ha evidenziato di avere accettato l’invito proprio perché l’incontro è all’interno di una attività lontana dai partiti, che nasce dal popolo, e che come tale va valorizzata e sostenuta in quanto testimonianza di una battaglio dettata del buon senso civico.

 

Il consigliere regionale Carlo Guccione dopo aver riconosciuto il ruolo fondamentale del comitato in questa legittima battaglia, osserva come la politica in questo territorio abbia fallito e la presenza del comitato ne è la testimonianza diretta ed esplicita. Sgomberato il campo da ogni possibile legame politico-partitico col Comitato di cui ha accettato l’invito condividendone la battaglia. Per Guccione il ponte è elemento essenziale di un sistema viario che comprende la SS18 e che proprio la crisi della SS18 ne ha esaltato l’importanza. L’assenza del ponte ha messo in luce come non esiste una viabilità alternativa alla SS18 e che quindi in caso blocco della stessa sarebbe inevitabile il totale collasso delle fascia tirrenica e non solo. Si avrebbe, infatti, un colpo mortale non solo sul sistema trasporti ma evidente negativa ricaduta sull’economia di un’area ben più vasta cha Amantea-Nocera. Guccione non le manda a dire e non usa il politichese, anticipa le proprie mosse affermando che su questa vicende occorre fare chiarezza e pertanto intende avviare un’azione forte nelle sedi istituzionali non solo in ambito regionale.

Il Prof. Daniele Minniti Pur complimentandosi con il Commissario Ferro per la sua capacità di oculata amministratrice dimostrata sul campo, non può non osservare come nel caso specifico del ponte sul Savuto la Provincia non abbia saputo, dal 2008 ad oggi, attuare politiche risolutive volte alla ricostruzione dell’importante struttura. Dal canto suo individua, le responsabilità nelle scarse competenze amministrative e nella complessità della burocrazia che troppe volte rallentano la realizzazione di opere anche importanti. Ma fa osservare, citando esperienze amministrative personali, come per il ponte si poteva e si potrebbe osare di più. Riconosce, inoltre, alle Provincie un ruolo fondamentale e ritiene che è sbagliato pensare alla loro abolizione, forse meglio abolire la regione.

L’on. Leopoldo Chieffallo profondo conoscitore del territorio di cui il ponte è parte integrante e forte della sua ampia esperienza di amministratore ai diversi libelli, nonché ex ass. regionale ai LLPP, ha subito dato slancio alla sua esposizione entrando nel vivo della questione: le risorse economiche. Ha chiesto di osare di più e di attivarsi presso gli enti sovraordinati ove probabilmente esistono risorse facilmente fruibili ed ha indicato quella che ritiene la strada più celere per la realizzazione dell’opera. Opera che deve inquadrarsi, così come sostenuto da Incarnato, in un’ottica di più ampio respiro e senza trascurare l’utilità di una viabilità a servizio della A3, soprattutto in caso di situazioni di estrema emergenza, cui l’A3 non è attrezzata. Tutto ciò potrebbe concretizzarsi con la realizzazione della Galasso che collegherebbe il bivio San Mango, e non solo, al ponte e di conseguenza alla SS18.

Il M5S - Catanzaro, assente per la coincidenza con altri impegni, ha fatto pervenire una lettera di cui si è data lettura. Nella missiva si evidenzia l’indispensabile necessità dell’opera e una maggiore attenzione alla stessa che ad oggi sembra quasi trascurata soprattutto se si pensa al lungo tempo trascorso dal primo crollo ad oggi. Non sono trascurabili i danni, indirettamente, ricadenti sulla collettività e sull’economia dell’area. Inoltre, si mettono in luce alcuni aspetti salienti come la necessità e l’urgenza della rimozione delle macerie, la bonifica dai rifiuti e la messa in sicurezza dell’area, e soprattutto il ripristino dell’officiosità idraulica del corso d’acqua. Il M5S plaudendo alle iniziativa del comitato, con cui già da tempo ha avviato un confronto sul tema, dichiara di voler continuare a seguire le vicende dicendosi disponibile nel rendersi parte co-attiva per il futuro per la risoluzione del problema.

L’ass. Muraca, che interviene per conto del prof Speranza (sindaco di Lamezia Terme), sposa i temi trattati dal M5S e fa notare come importante sia il tema ambientale connesso con la salvaguardia del territorio e la realizzazione del ponte.

Prof. Filippo Motta (Comitato “Ricostruiamo il ponte sul Savuto”) dopo aver ringraziato i convenuti ed in particolare la Ferro, entra nella questione spesso esposta e sempre senza risposta. Perché non intervenire In considerazione di quanto apparso sulla stampa tempo. A noi sembra di aver capito che il CIPE abbia concesso 13,3 milioni per interventi strategici in riprogrammazione diretta, cioè senza ulteriore delibera del comitato, e 40 milioni per interventi ambientali, anche questi, in riprogrammazione diretta. Di quest’ultimi 7 milioni sono destinati nel crotonese per il dissesto idrogeologico e 3,7milioni di euro per le bonifiche.

Quindi se da 40 togli 10,7milioni di euro ne restano 29,300 di euro disponibili in programmazione diretta per finanziare fin da subito la parte necessaria alla realizzazione di un progetto integrato nel territorio contemplando la struttura del Ponte sul Savuto. A tale esposizione la Ferro non mostra stupore, ma pur commentando non nasconde un certo stato d’animo.

Il Comitato “Ricostruiamo il ponte sul fiume Savuto”

A margine del convegno, per voce dei suoi rappresentanti, che manifestano la piena soddisfazione per i contenuti del dibattito che finalmente assume il tono che la questione ponte merita. Ma non si nasconde la soddisfazione per la presenza della Ferro che ha inteso accogliere il nostro invito trasformando il convegno in una tavola rotonda estesa. Ciò ha consentito un dialogo diretto che, se pur assaporato nelle prime fasi di questa battaglia, si era purtroppo perso per cause che non vogliamo investigare. Il nostro ringraziamento agli autorevoli intervenuti è d’obbligo e sincero, alla Ferro va poi riconosciuto un certo tono di apertura. Abbiamo colto, da parte sua, un certa determinazione a voler perseguire verso la realizzazione dell’opera e pertanto, le auguriamo di riuscirci, il suo successo sarà il successo della cittadinanza. Ma ciò che abbiamo apprezzato di più è stato il suo messaggio proteso a ricevere il sostegno di chi può essere utile alla causa comune ponendosi alla pari, testimonianza di un clima di serenità raggiunto nelle fasi di dibattito.

In definitiva sembra che con la celebrazione di codesto convegno si sia chiusa almeno dal punto di vista delle discussioni una questione che ha tenuto banco per un lungo lasso di tempo su un tema che forse è stato sottovalutato dagli addetti ai lavori.

Pubblicato in Catanzaro

Venerdì 12 aprile scorso, come annunciato con lettera aperta al sig. Giovambattista Romano, il Comitato “Ricostruiamo il ponte sul Savuto”, nei pressi del ponte e con le macerie ben in vista , ha incontrato la stampa e i rappresentanti delle forze politiche e istituzionali. All’incontro non sono mancati cittadini che seguono con attenzione le vicende della “questione ponte”. Per la stampa va ricordata la presenza di Giovambattista Caravia (Gazzetta del Sud) e Paolo Orofino (Il quotidiano della Calabria). Per la politica va segnalata la presenza di Adriano Rocca (SEL - Lamezia), del M5S con delegazione composta da tecnici competenti, non sono mancati gli attestati di stima e e il manifestato interesse pervenuti da parte organizzazioni politiche, in primis il PD locale, assenti per cause inderogabili. Non si è fatto attendere l’assessore comunale Emanuele Mancini, da sempre attento alla questione ponte, sin dai tempi del crollo dell’importante struttura.

Ciò che ha di più dispiaciuto è stata l’assenza degli invitati che hanno perso l’occasione di confronto aperto e schietto, non sulle polemiche, ma sui temi che interessano i cittadini e quanti di loro, la stragrande maggioranza, sono interessati al ponte e si uniscono quotidianamente al coro di chi urla: VOGLIAMO IL PONTE!!!

I temi trattati sono stati diversi, dalla evidente mancata priorità dell’opera, la inesistente attenzione all’ambiente, visto la mai realizzata asportazione delle macerie, pur più volte annunciata, e le mancata messa in sicurezza dell’area. Il luogo scelto per l’incontro, già teatro di altre manifestazioni, ha consentito di mostrare dal vivo lo stato di degrado in cui versa l’area al contorno del ponte, oggi trasformata in una vera e propria discarica. Sono evidenti le presenza di rifiuti di ogni genere e tipo. Non mancano elementi in eternit, batterie d’auto, macerie di asfalto, copertoni, elettrodomestici ingombranti, macerie da lavori edili, ecc ecc ecc…

E’ stato evidenziato come la questione ponte non può essere considerata una semplice problematica locale, ma anzi come la struttura ha, e deve avere, un ruolo importante in un sistema viario di più ampio respiro e come ciò lo sia portato alla luce dalle sempre dette ed attese criticità della SS18, in questi giorni tristemente emerse, e fortemente connesse al ponte. Il ponte consentirebbe la fruizione di un percorso alternativo alla SS18, ma anche lo sviluppo di una viabilità interna oltre quella esistente e basterebbe poca cosa sviluppare, una tra tutte la strada Galasso che si sviluppa lungo il Savuto sino allo svincolo A3 di Altilia Grimaldi e parzialmente già provincializzata. Ciò consentirebbe la fruizione di un territorio interno sempre più dimenticato e soprattutto la costituzione di un agevole percorso alternativo a servizio della A3 la cui utilità è del tutto evidente.

Il comitato non si è sottratto nè ad analizzare i contenuti dei comunicati stampa degli ultimi giorni, da più parti diramati, nè ad elaborare ed esporre proposte e suggerimenti in merito ai diversi percorsi di finanziamento fin ora annunciati.

Alla richiesta di informazioni in merito ai contenuti delle riunioni e/o tavoli tecnici, di cui alle recenti notizie di stampa, il Comitato si scusa ribadendo di non potersi esprimere in quanto non presente. Tuttavia, si attende che a relazionare su ciò sia il Sindaco di Nocera Terinese, sempre presente e destinatario, da parte del Comitato, di due richiesta per un Consiglio Comunale Aperto. Venga, il Sindaco, in Consiglio Comunale e renda partecipe la collettività dei contenuti di quelle riunioni e di quant’altro egli sia a conoscenza a riguardo del ponte e della ricostruzione di tale struttura.

NESSUNA POLEMICA, NESSUNA RISSA, NESSUNA QUERELLE, MA NESSUNA PSICOLOGICA SUDDITANZA , SOLO BUON SENSO E VOGLIA DI PROSEGUIRE, A PRESCINDERE DA TUTTI, UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’, SUL SOLCO DA NOI TRACCIATO E DI CUI NESSUNO HA DIRITTO DI ESCLUSIVA.

IL PONTE E’ DELLA COLLETTIVITA’ E NOI VOGLIAMO IL PONTE !!!

Pubblicato in Catanzaro

Riceviamo dal Comitato Ricostruiamo il ponte sul Savuto e pubblichiamo la seguente LETTERA APERTA

All Sig. Giovambattista Romano

C/o Gazzetta del Sud

Egr. Sig. Romano, Le scriviamo in merito al suo articolo (Gazzetta del Sud, 8 aprile u.s.), in cui espone le ragioni del Presidente Ruperto nel voler sciogliere il Comitato “Ricostruiamo il ponte Savuto”.

Sinceramente non comprendiamo né il senso e né la necessità di un simile intervento, né da parte sua né da parte del Presidente Ruperto.

A parte il taglio fiabesco, e le innumerevoli imprecisioni, che denotano una scarso approfondimento della vicenda, ci saremmo aspettati dalla stampa meno metafore e più ciccia: la questione è il PONTE o l’attribuzione di un titolo di PRESIDENTE? Forse i signori con cui Lei ha parlato hanno trascurato di dirle che il comitato non si è mai dato un presidente, ma un semplice ufficio di coordinamento.

Chissà perché dopo tanto tempo dallo scioglimento del Comitato, da noi annunciato immediatamente, Lei ritiene giornalisticamente interessante porre tanta attenzione su ciò usando poi un lessico così pittoresco, prestandosi, ci consenta, ad una vera e propria operazione di killeraggio nei riguardi di chi dedica il proprio tempo nel perseguire una causa comune conducendo una battaglia di civiltà. Questi metodi riportano la memoria ad antichi retaggi di una politica becera e arcaica, basata sul tentativo di screditare l’avversario e non di esporre le proprie legittime ragioni ed opinioni, che evidentemente sono inconsistenti o non argomentabili.

Una simile vicenda era già avvenuta tempo fa, ed è proprio da li che Lei dovrebbe partire se veramente interessato a capire le ragioni di scioglimento del Comitato.

Noi crediamo che un giornalista, specie se di prestigio, come Lei è, debba sempre verificare le proprie fonti e non lasciarsi incantare da sirene, falchi, colombe, o tantomeno da iene.

Detto ciò, la invitiamo ad un confronto dialettico presso la tana dei lupi famelici, cioè nei pressi del ponte. Non fraintenda, sarà un confronto civile, niente più di una chiacchierata tra amici, nel corso della quale potrà verificare di persona la ferocia di chi Le scrive e ascoltare le argomentazioni per le quali intendono spendersi e non i pettegolezzi di chi non sa, o non ha, nulla da dire o teme di essere oscurato da altri.

Speriamo non Le dispiaccia se per l’occasione estendiamo, sin da ora, l’invito ad alcuni suoi colleghi. Non ci dispiacerebbe la presenza del PRESIDENTE Ruperto a cui Lei, se lo vorrà, potrà accompagnarsi, sarà per noi l’ennesima occasione per accoglierlo fraternamente come sempre avvenuto in passato.

Noi VOGLIAMO IL PONTE e non partecipiamo a squallide risse da bettole di quarto ordine, anche perché non siamo avvezzi a simili frequentazioni.

L’aspettiamo giorno 12 aprile alle ore 15 e 30 nei pressi del ponte (sponda lato Nocera).

Saverio Rocchino e Filippo Motta

Pubblicato in Lamezia Terme

Tanto tuonò che piovve! Dice il vecchio adagio. Altri dicono invece che si tratta del miracolo della politica. In sostanza la presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro annuncia di aver inserito l'opera nel piano triennale e che da parte della Regione è pronto il finanziamento.

E Minculpop non manca di utilizzare frasi roboanti e ridondanti nell’annuncio.

Si parla infatti di importante sinergia tra provincia ( un mero adempimento amministrativo- cioè niente-) ed il finanziamento della regione.

L’annuncio lo da l’assessore all’urbanistica Piero Aiello , ma i soldi li ha messi l’assessorato ai Lavori Pubblici.

Insomma eccolo: «Grazie ad una importante sinergia tra Provincia di Catanzaro e Regione, si potrà presto dare il via alla ricostruzione del ponte sul fiume Savuto, distrutto da un’alluvione nel dicembre del 2008».

Ne danno notizia il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro e l’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello «che hanno partecipato ad una serie di incontri tenuti con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l'assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile ed il dirigente generale del Dipartimento Giovanni Laganà e hanno individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera tramite fondi Cipe».

«Per la sua ricostruzione – afferma il presidente Ferro – è stato già redatto il progetto preliminare, inserendolo tra gli interventi prioritari da realizzare nel programma delle opere pubbliche. L’opera era stata già inserita nella programmazione regionale dalla precedente giunta e dall’allora assessore Incarnato, ma senza copertura finanziaria, circostanza che ha causato il mancato avvio dell’intervento. Con il recupero delle risorse necessarie alla ricostruzione del viadotto, si risolverà una problematica che sta causando gravi disagi ai cittadini e alle attività economiche e produttive, soprattutto dopo che le recenti mareggiate hanno provocato danni alla statale 18, che rappresenta la via alternativa verso il litorale tirrenico cosentino, rendendo ancora più difficoltosi i collegamenti».

Insomma la paura dell’isolamento tra il nord e sud della Calabria ha fatto il miracolo. Tardivo quanto vuoi, ma comunque miracolo. Ora aspetteremo qualche altro anno per averlo, ovviamente!

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di 5Stelle Amantea

“Il comprensorio amanteano, allo stato attuale, vive una situazione di abbandono politico-istituzionale che non ha precedenti negli ultimi 50 anni di storia repubblicana. Uno dei temi concreti e cruciali che condizionano economia e vita cittadina è il triste regresso constatato nelle vie di comunicazione:

ci stanno isolando, facendo mancare la manutenzione e la cura per strade piccole e grandi. Un caso emblematico è il ponte sul fiume Savuto (collega Nocera con Campora e Cleto...), crollato 7 anni fa e mai più ricostruito.

Il Movimento 5 Stelle Amantea considera vergognoso il disinteresse politico su questa struttura mancante, la cui importanza è facilmente riscontrabile:

se la ss 18 diventa inutilizzabile (per incidente, per lavori o per l'annosa questione delle mareggiate che consumano il tratto nei pressi del semaforo camporese), il comprensorio amanteano si ritrova tragicamente escluso dai collegamenti con l'area lametina-catanzarese.

Arrivare all'accesso A3 di Falerna diventerà un miraggio. Siamo disponibili a un confronto pubblico con esperti e istituzioni per fare partire un ragionamento generale sui trasporti e sulle vie di comunicazione dell'area, ma oggi diamo con forza il nostro appoggio alla battaglia per la ricostruzione in tempi brevi del ponte sul Savuto.

Si badi bene che l'area riguarda strategicamente Amantea, perchè lì, a pochi kilometri, sta il porto turistico. Il nostro sostegno va a imprenditori, agricoltori, commercianti e cittadini del luogo, costretti a spendere sempre più carburante per i loro spostamenti a causa di un menefreghismo politico scandaloso.

In 7 anni non si è stati capaci di rimettere a posto un ponte di 150 metri. Una cosa incredibile, se poi si pensa che sui giornali molti politici spingono per far costruire un lungo inutile ponte sullo Stretto di Messina.

Movimento 5 Stelle Amantea

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