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Ancora un appello per il lungomare.

Scrive Francesca Menichino:” Riteniamo importante tornare sul tema del piano delle opere pubbliche che richiama indirettamente il discorso del lungomare. Come ha evidenziato correttamente il Quotidiano di ieri è errato collegare al Piano triennale 2015 il discorso della devoluzione del mutuo per il lungomare: i due atti - raccolta firme per il lungomare e piano delle opere pubbliche 2015 – vanno tenuti ben distinti perché i 2 milioni e mezzo erano utilizzati come fonte di finanziamento del Piano 2014 e non riguardano il Piano 2015.

E’ innegabile però che tra i due aspetti vi sia uno stretto legame: il nuovo Piano ricalca quella visione della città che trascura le priorità quale era il lungomare, sia che si facesse con il vecchio progetto che con uno nuovo e più partecipato, mentre la legge dice chiaramente che “sono da ritenere comunque prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati” (art.128 Codice Appalti). Il piano 2015 ancora una volta è frutto di scelte miopi perché manca l’idea d’insieme della città, del suo sviluppo e della sua vocazione turistica. Le scelte poi non sono state condivise con i cittadini come prescrive la legge, che con chiarezza dà e incentiva la possibilità di fare osservazioni a tutti i cittadini, e non solo a pochi direttamente interessati e vicini agli amministratori di turno.

Ecco perché il Piano delle opere pubbliche è illegittimo, al di là della indiscutibile importanza di alcune opere previste.

E poi, cosa gravissima, il piano 2015 prevede tra le fonti di finanziamento ancora una volta un mutuo, un nuovo mutuo di 1.160.000 euro.

In base a tutte queste considerazioni abbiamo definito contraddittorio il voto favorevole del gruppo Mazzei, voto che ha suscitato un penoso ringraziamento da parte del vicesindaco Morelli. Questo comportamento evidenzia che la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici è omologabile a questa maggioranza con cui ha peraltro condiviso le due ultime consiliature per distaccarsene solo nel momento della formazione delle liste, dopo averne avallato tutti i provvedimenti amministrativi, anche quelli più dannosi per la città.

Avevamo accettato come M5S di costituire il Comitato Lungomare evitando partigianerie per formare un fronte comune, ci era parso che attraverso la raccolta firme allargata e condivisa si potesse davvero raggiungere da parte di tutti un risultato importante per la città.

La battaglia relativa al lungomare è stata un’esperienza importante ed è stata ampia e sentita la partecipazione: a nostra memoria è la prima volta che una proposta dei cittadini viene discussa in consiglio comunale e a nostro avviso è valsa la pena combatterla, perché vi abbiamo partecipato non come gruppo politico rappresentato in consiglio ma come cittadini impegnati per il bene di Amantea, accettando di costituire un comitato cittadino accanto ad altri cittadini e a tante associazioni, ognuno conservando inevitabilmente ed orgogliosamente la propria identità ( Alleghiamo video della dichiarazione fatta in occasione della presentazione in sala consiliare del Comitato Lungomare).Conserviamo la coerenza dei comportamenti, non condividendo la scelta di chi ha approvato o si è astenuto sul Piano delle opere.Non capiterà più di fornire occasioni del genere ad altri se alla prova dei fatti i risultati palesano contraddizioni e incoerenza.

E se qualcuno tra maggioranza e opposizione ha coscienza dei propri atti, faccia ammenda di quanto compiuto in un passato che ripercuote sul presente drammatiche conseguenze. Altrimenti ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti a se stessi ed al Paese.

La battaglia relativa al lungomare per noi prosegue, se necessario impugnando la delibera con cui l’amministrazione ha respinto la proposta dei cittadini.

Il Lungomare di Amantea, una delle più importanti vetrine del territorio, merita dignità e decoro.

Quello che continueremo a chiedere all’amministrazione al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici finchè non si determinino in tal senso.

Il M5s attende adeguate risposte insieme ai cittadini di Amantea.

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del M5S

TASI

Delibera di Consiglio Comunale n.28 del 9/9/2014

Con la TASI paghiamo i seguenti costi dei servizi indivisibili:

1. Illuminazione pubblica Euro 597.730,31

2. Cura del verde pubblico Euro 155.300,00

3. Gestione rete stradale comunale Euro 365.306,03

4. Servizi di polizia locale Euro 525.306,56

5. Servizio di protezione civile Euro 6.000,00

6. Urbanistica, arredo urbano, territorio Euro 128.728,94

7. Altro: cani randagi Euro 25.000,00

Aliquote:

Abitazioni principali: 2 x mille (il massimale è il 2,5).

Abitazioni diverse da quelle principali (e gli altri fabbricati?): 1,5 x mille (il massimale è il 2,1).

Affittuari: 15% dell’imposta dovuta.

Detrazioni in base al reddito: NESSUNA

Il M5S aveva chiesto l’azzeramento della TASI per il 2014 come ha scelto il 15% dei Comuni italiani, e comunque l’applicazione delle detrazioni in base al reddito e aveva individuato un contributo di 500 milioni di euro che lo Stato attribuiva ai Comuni per finanziare le detrazioni (Art.1 Comma 731

l.147/2013)

TARI

Con la TARI paghiamo tutti allo stesso modo, sia a Campora che ad Amantea, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che secondo il Piano Economico e Finanziario (PEF) ci costa Euro 2.707.797,46 (ma come spendiamo tutti questi soldi?).

Le tariffe per le utenze domestiche verranno calcolate in base ai metri quadrati ed in base al numero dei componenti la famiglia.

Alcuni esempi di tariffe per le utenze non domestiche:

1. Alberghi: 4,00 €/mq ( es. un albergo di 1.000 mq paga euro 4.000,00 all’anno);

2. Ristoranti, trattorie, pizzerie: 9,67 €/mq (es. una pizzeria di 200 mq paga euro 1.934,00 all’anno);

3. Bar, Pasticceria: 9,77 €/mq;

4. Abbigliamento, calzature, cartolerie, ferramenta: 3,19 €/mq;

5. Supermercato, macelleria, generi alimentari: 6,90 €/mq;

6. Ortofrutta, pescheria fiori e piante, pizza al taglio: 11,07 €/mq;

7. Uffici e studi professionali: 3,32 €/mq;

Risparmio per chi fa la raccolta differenziata: NESSUNO, in contrasto con il principio della legge istitutiva CHI MENO INQUINA MENO PAGA.

Detrazioni in base all’ISEE: solo ai soggetti già beneficiari dei contributi comunali.

Il M5S fa presente che moltissimi comuni italiani hanno introdotto detrazioni in base al reddito, alla presenza di disabili e per incentivare attività produttive e commerciali.

MoVimento 5 Stelle Amantea - Seguici su http://www.meetup.com/amantea5stelle/ Pag 2 di 2

Così come dovevano prevedersi sconti per incentivare la raccolta differenziata che ad Amantea non parte e a Campora viene trattata come se non esistesse.

BILANCIO DI PREVISIONE

Il bilancio del comune di Amantea prevede entrate derivanti da accensioni di prestiti per un ammontare di poco meno di 22 milioni di euro, di cui quasi 9 milioni (8.875.068,44) richiesti come anticipazione di liquidità in pochi mesi dall’amministrazione Sabatino e finiranno di restituirli i nostri figli e nipoti fra 29anni.

E’ previsto lo sforamento del Patto di Stabilità per i prossimi tre anni.

L’entità stimata(?) dei residui attivi costituiti prima dell’anno 2009 è di circa 5 milioni di euro.

Il M5S ha ritenuto di non prendere parte alla votazione sul bilancio e ritiene illegittima la relativa delibera di approvazione per il mancato rispetto di termini previsti dalla legge.

Chiede trasparenza e confronto che mancano radicalmente.

PIANO ANNUALE DELLE OPERE PUBBLICHE

E’ stata prevista la rinuncia dei lavori di ristrutturazione del lungomare approvati nel 2011 e la devoluzione del mutuo relativo di euro 2.500.000 per i seguenti lavori:

- Allargamento e sistemazione via Neto Euro 550.000,00

- Realizzazione Ponte Colongi Euro 1.400.000,00

- Adeguamento passerella Catocastro (N.B. non il ponte) Euro 200.000,00

- Attraversamento Strada Statale Campora S.Giovanni Euro 250.000,00

- Acquisizione lungomare Sud Amantea Euro 100.000,00

Il M5S si pone e pone all’amministrazione Sabatino alcune domande:

Come mai l’amministrazione non ha ritenuto di confrontarsi per scelte così importanti con la

minoranza consiliare che esprime e rappresenta più di 5000 cittadini?

- Come mai l’amministrazione non ha inteso intraprendere alcuna trattativa con il demanio per

risolvere definitivamente il problema relativo all’acquisizione del lungomare?

- Perchè l’amministrazione non dimostra di aver predisposto gli studi richiesti dalla legge (art.128 D. Lgs 163/2006) di identificazione e quantificazione dei propri bisogni, indicando le caratteristiche

funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi con l'analisi dello stato di fatto

di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche,

paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientale, socio-economiche,

amministrative e tecniche?

- E’ consapevole l’amministrazione che per legge Il programma triennale deve prevedere un ordine di priorità. Nell'ambito di tale ordine sono da ritenere comunque prioritari i lavori di

manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati, i progetti esecutivi approvati?

- Come mai nella delibera di approvazione del piano “si prende atto che avverso la proposta del

programma triennale dei lavori pubblici non sono state presentate osservazioni”, se in realtà non è

stata data adeguata pubblicità per come la legge prevedeva (60 giorni di affissione prima

dell’approvazione- D.M. 09.06.2005 art.5)

Pubblicato in Primo Piano
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