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Redazione TirrenoNews

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La vicenda prende le mosse dalla convocazione dei dipendenti fatta nei giorni scorsi ed ai quali il sindaco ha comunicato che a seguito di iniziative giudiziarie l’ufficio di ragioneria non potrà procedere al pagamento dello stipendio del mese di ottobre e forse anche dei mesi successivi.

 

A tal punto le OOSS Cgil , Cisl e Uil hanno osservato che il secondo comma dell’art 159 del TUEL 267/2000 sancisce la impignorabilità delle somme destinate al pagamento delle retribuzioni del personale dipendente e dei relativi oneri previdenziali.

E’ palese il sospetto che si tratti di altro.

 

La prova nel ricorso dell’ente alle anticipazioni di cassa.

Sembra potersi cioè ritenere che l’ente abbia di fatto impiegato tutte le riserve finanziarie e che la banca non anticipi altre somme dovendo pagare entro fine anno una serie di debiti dell’ente ,anche essi impignorabili.

In ragione di tale sospetto le tre OOSS hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco per poter conoscere le reali motivazioni che hanno portato a tale ipotizzata sospensione dei pagamenti dello stipendio atteso che le iniziative giudiziarie riguardano l’ente e non i lavoratori.

 

E concludono con la minaccia di una convocazione dell’assemblea dei dipendenti e la conseguente proclamazione dello stato di agitazione ed il conseguente coinvolgimento del Prefetto.

Il sig Prefetto dovrà tenere conto del prossimo svolgimento della fiera annuale che si svolgerà dal 30 ottobre al 2 novembre e che potrebbe subire gravi problemi in caso di sciopero dei dipendenti comunali.

Per questi motivi stanno già partendo i bollettini di tributi comunali arretrati e recenti nella speranza di casa cassa.

Forse anche l’autovelox di Acquicella è partito per fare cassa.

Molochio è un comune abitanti della provincia di Reggio Calabria, di 2.591.

Un paesino la cui popolazione continua a decrescere anno dopo anno.

 

Molochio è ora alla ribalta perché il suo sindaco è stato condannato per abuso d'ufficio.

La ragione in una vicenda ordinaria di questa nostra terra spesso senza legge.

 

Il sindaco aveva sollevato dal suo incarico e trasferito in un altro ufficio l'ex comandante della polizia municipale Giuseppe Ambesi.

L’ex comandante in una sua nota spiega di essere «stato sollevato dall'incarico dirigenziale della polizia municipale con decreto del sindaco.

A seguito di ciò è iniziato il processo penale, che, dopo una serie di atti istruttori, di udienze e di rinvii, si è concluso lo scorso 13 ottobre con la condanna del sindaco per abuso d'ufficio.

 

Il collegio giudicante, presidente Antonio Battaglia, ha condannato il sindaco anche al risarcimento del danno arrecato, oltre alla refusione delle spese processuali e delle spese legali».

In atto Ambesi è stato trasferito all'ufficio Anagrafe, mentre il servizio di polizia municipale viene garantito con personale proveniente dal comune di Cittanova, «stante il fatto – si legge ancora nella nota – che è in corso di svolgimento un concorso per la copertura di un posto di vigile.

A questo punto, in base alla cosiddetta legge Severino, il sindaco dovrebbe essere sospeso dall'ufficio pubblico ricoperto con provvedimento del prefetto, su segnalazione dell'Ufficio giudiziario che ha emesso la sentenza di condanna».

La Polizia di Stato in forze presidia Amantea

Sabato, 17 Ottobre 2015 09:47 Pubblicato in Primo Piano

Nessun comunicato sul sito della Questura di Cosenza relativo alla massiva presenza della Polizia di Stato nel territorio amanteano.

Per darne notizia dobbiamo allora riferirci esclusivamente a quanto visto ed alle informazioni circolate con il passaparola.

Molte le auto che hanno di fatto costituito una rete all’accesso alla città.

Ma si ha notizia dell’accesso presso vari uffici locali.

Non è dato sapere cosa cercassero e tantomeno su cosa indagassero.

Le uniche cose che abbiamo colto sono la speranza che la Polizia giunga presto a contribuire alla pulizia della città operando per evitare ogni comportamento illecito o comunque parziale e , probabilmente, i timori di chi ha da temere.

Non è affatto vero in sostanza che Amantea non voglia lottare contro le illegittimità , anzi, per vero, cerca di affrancarsi da ogni invadenza del malaffare.

Da qui la attenzione ogni volta che le Forze dell’ordine la presidiano , come ieri, in attesa di un posto di Polizia stabile a presidio della legalità

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