Redazione TirrenoNews
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Spagna, il compagno Sanchez come Salvini! Fermare i clandestini o saranno i nostri figli a morire nello Stretto
Mercoledì, 21 Novembre 2018 10:42 Pubblicato in Mondo(ANSAmed) – MADRID, 20 NOV – Il premier spagnolo Pedro Sanchez chiede al Marocco di ridurre la migrazione irregolare, per inviare un “messaggio categorico alle mafie”, riferisce oggi El Pais.
“Se non lo facciamo, saranno i nostri figli a morire nello Stretto“,
ha avvertito il presidente del governo socialista, dopo l’incontro a Rabat col suo omologo Saadedin el Otmani.
La pressione migratoria sulla Spagna è in costante aumento: al 15 novembre scorso erano 55.949 i migranti sbarcati da inizio anno sulle coste iberiche, dei quali oltre il 90% provenienti dal Marocco, divenuto il nuovo crocevia della rotta del Mediterraneo occidentale utilizzata dai trafficanti, stando ai dati diffusi dal governo di Madrid.
Il dato equivale a un aumento del 142% dei flussi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il governo del Marocco ha promesso di “rafforzare le politiche di rimpatrio” degli immigrati irregolari dalla Spagna, come ha confermato Sanchez al termine della riunione.
Dopo aver manifestato “piena soddisfazione” per la risposta di Rabat sui respingimenti, Sanchez ha concordato di aumentare la quota dei rimpatri quotidiani, che era stata ridotta nelle ultime settimane dai 25 iniziali ai 10 accettati ogni giorno da Marocco alle frontiere delle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla.
Da inizio dell’anno, il Paese magrebino ha accettato il rimpatrio di 3.400 marocchini, a fronte dei 4.450 accettati lo scorso anno.
Dopo l’incontro con Saadedin el Otmani, Sanchez è stato ricevuto in udienza dal monarca Mohamed VI.
Nel corso del colloquio, durato un’ora, sono state affrontate alcune questioni pendenti, come la visita di Stato dei monarchi spagnoli in Marocco, prevista agli inizi del 2018 ma sospesa da Rabat all’ultimo momento e ora nuovamente programmata per il 2019.
Sempre nel 2019 si svolgerà una riunione di alto livello e il forum imprenditoriale ispano-marocchino.
Sciolto il Consiglio di Delianuova per infiltrazioni mafiose.
Mercoledì, 21 Novembre 2018 10:17 Pubblicato in CalabriaDelianuova. Il Consiglio dei ministri, a conclusione di accertamenti dai quali sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono l’amministrazione a pressanti condizionamenti
e ne compromettono il buon andamento, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Delianuova, a norma dell’articolo 143 del Testo unico degli Enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).
A renderlo noto è lo stesso Consiglio dei ministri attraverso una nota stampa.
Il sindaco del comune di Delianuova è stato coinvolto nell'operazione "Iris" contro la 'ndrangheta, e in particolare il clan Alvaro, scattata lo scorso 24 settembre e che ha portato al fermo di 18 persone.
Nel corso dei prossimi giorni sarà individuato la terna commissariale che guiderà il Comune con i poteri cumulati di sindaco, giunta e consiglio comunale, per i prossimi 18 mesi.
Il commissariamento, qualora il Governo ritenga che sia necessario ulteriore tempo per completare il processo di ripristino delle condizioni di fruibilità democratica, potrà essere prorogato di altri 6 mesi per un totale massimo di 24 mesi.
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A Pompei viene alla luce un affresco erotico. Scena meravigliosa.di Francesco Gagliardi
Mercoledì, 21 Novembre 2018 10:00 Pubblicato in ItaliaSono trascorsi più di duemila anni dall’ultima terribile eruzione del vulcano Vesuvio e ancora oggi, a distanza di tanti anni, Pompei, la città che venne sepolta nel 79 d.c. dalla cenere, dai lapilli e dalla lava, ci restituisce una nuova meraviglia: un grande affresco erotico, l’amore passionale tra Leda e il cigno.
L’affresco è stato ritrovato nella camera da letto di una grande casa.
Una scoperta eccezionale e unica hanno detto gli esperti. Chi era Leda si domandano i miei quindici lettori.
Leda, era una donna bellissima, figlia di Testio, la meravigliosa moglie di Tindaro, re di Sparta.
La sua bellezza non passò inosservata a Zeus, il dio dell’Olimpo, che si innamorò ben presto di lei. Il dio, pazzo di amore, doveva in tutti i modi trovare il modo di sedurre e possedere quella donna così bella e passionale.
E così un giorno mentre la fanciulla faceva un bagno lungo un corso di un fiume si trasforma in un bianchissimo e splendido cigno e con l’inganno riuscì a fare innamorare la regina.
Il dio Zeus, per far sue le donne degli altri, era uso a trasformarsi.
Se si fosse presentato come Zeus certamente la regina lo avrebbe respinto.
E allora, per ottenere quello che desiderava di più, riuscì ad ottenere con l’inganno l’amore della regina di Sparta.
Dall’unione vennero fuori alcune uova e da queste nacquero i Dioscuri Castore e Polluce, Clitennestra ed Elena, la famosa Elena di Troia.
Così hanno scritto i giornali.-
Il potere dell’erotismo, la sensualità dell’amore fisico, l’incanto della seduzione.-
E’ questo il mito di Leda e il Cigno, uno dei racconti e delle leggende che hanno rapito nei secoli l’attenzione e l’interesse di artisti e scultori, da Leonardo a Michelangelo, e che oggi ritroviamo nell’affresco venuto alla luce dagli odierni scavi di Pompei.
Ma ora osserviamo da vicino la meravigliosa scena erotica emersa dagli scavi.
Leda, la regina di Sparta, guarda verso gli spettatori, mentre un bianco cigno pianta le sue zampe sulle sue cosce e il suo becco sul seno della fiorente fanciulla.
Il suo corpo è parzialmente coperto da un drappo dorato.
Tra le sue gambe c’è il potente Zeus che trasformatosi in un grande cigno bianco la possiede.
Per mettere a salvo e proteggere questo splendido affresco, il direttore del Museo ha fatto sapere che forse cercherà di rimuoverlo e spostarlo in un luogo dove potrà essere salvaguardato ed esporlo al pubblico.