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Redazione TirrenoNews

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Cosenza, 8 Gennaio 2015 – Anche quello appena trascorso è stato un anno di intensa attività per gli uomini e le donne del Corpo Forestale dello Stato nella Provincia di Cosenza.

 

Particolare attenzione è stata rivolta all’attività di controllo del territorio agro-forestale e montano, importante missione istituzionale del Corpo messa in atto attraverso gli uffici centrali e i 42 Comandi di Stazione presenti in Provincia che assicurano un qualificato presidio operativo per la prevenzione e repressione dei reati ambientali.

Sono stati effettuati ben 23.216 controlli nel 2014 ( 20.649 nel 2013) che hanno riguardato nello specifico la tutela del territorio e le aggressioni che questo subisce quotidianamente. Il Comandante provinciale Giuseppe Melfi coglie l’occasione per ringraziare tutto il personale per l'opera svolta sul territorio, ed il Nucleo Investigativo per le importanti attività di indagini svolte e portate a termine brillantemente in questi mesi.

Particolare attenzione come sempre è stata rivolta alle aree protette, alla salvaguardia ambientale e del patrimonio forestale, con il contrasto ai furti nei boschi di proprietà demaniale e comunale, alla tutela della sicurezza agroalimentare, al benessere degli animali nonché alla protezione della biodiversità che vede il Corpo Forestale importante punto di riferimento per i cittadini.

In particolare sono state controllate 5474 persone e oltre 700 veicoli. 596 le notizie di reato trasmesse e 275 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria, 97 i sequestri, 15 gli arresti effettuati sul territorio cosentino, 690 gli illeciti amministrativi accertati, 731 le persone sanzionate per un importo complessivo di oltre un milione di euro.

Come sempre particolare impegno è stato profuso durante il periodo estivo che vede gli uomini del Corpo Forestale impegnati nell’attività di prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi nonché nel coordinamento delle operazioni di spegnimento. 251 gli incendi boschivi georeferenziati e perimetrati dal Corpo Forestale nella Provincia di Cosenza per una superficie boscata bruciata di 1180 ettari che evidenzia rispetto al 2013 un aumento degli incendi ma una riduzione della superficie percorsa dal fuoco per ognuno di essi di circa il 20%.

Ancora una volta il Corpo Forestale vuole ricordare il ruolo fondamentale che ha il cittadino nella sensibilità e nel rispetto verso l’ambiente e nella fiducia che ripone nel Corpo attraverso le numerose chiamate al 1515, numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale.

Questa è la dichiarazione del sindaco di Amantea Monica Sabatino all’ex assessore Luciano Cappelli.

 

Il sindaco di Amantea Monica Sabatino, a seguito della dichiarazione rilasciata dall’ex assessore Luciano Cappelli, relativamente alla mancata acquisizione dell’area sui cui sorge il castello di Amantea con l’utilizzo dei fondi che il Ministero dell’interno ha destinato ai componenti della giunta Tonnara a titolo di risarcimento per l’ingiusto scioglimento del consiglio comunale avvenuto nel 2008, precisa quanto segue:

«Vorrei puntualizzare che sulla questione ho interpellato solo alcuni dei miei ex colleghi, anche se qualcuno oggi smentisce.

Ma non mi interessa polemizzare.

Il mio ringraziamento allo stesso Cappelli stava proprio nella possibilità che mi aveva fornito di palesare la mia idea anche agli altri.

Ora se i miei ex colleghi ritengono valida la mia proposta e vogliono concretizzare la cosa offro la mia piena disponibilità al dialogo e al confronto civile e democratico, affinché si possa fare qualcosa di concreto e simbolico per la nostra città.

Con questa nota chiudo la polemica che mi ha visto mio malgrado coinvolta e spero che da questa storia possa nascere qualcosa di buono».

Monica Sabatino – sindaco di Amantea

Stanno subendo una improvvisa accelerazione i lavori di ampliamento e completamento dell’isola ecologica.

 

E’ la conseguenza degli impegni assunti dal sindaco Monica Sabatino durante la conferenza di fine anno, alla quale ha anche partecipato l’assessore Antonio Rubino, e durante la quale era stata indicata la data dell’Epifania per l’inizio del servizio di raccolta Porta a Porta.

I lavori infatti erano stati consegnati ed iniziati l’11 dicembre, pochi giorni prima della conferenza.

Probabilmente l’intenso freddo di questi giorni e le festività natalizie hanno determinato qualche giorno di ritardo nella consegna e nel collaudo, invero facilmente tollerabile .

Ma per evitare riflessioni non opportune comunque gli amministratori hanno disposto una improvvisa accelerazione dei lavori di ampliamento e completamento dell’isola ecologica.

Leggiamo sul cartello obbligatorio indicante gli elementi principali dell’opera che il progettista è stato il geometra Maurizio Bazzarelli che è anche Direttore dei lavori

Leggiamo anche che il direttore del cantiere è il sig Giovanni Besaldo e la impresa esecutrice è la SoCoFer srl

L’importo complessivo dei lavori è pari a 39.950, 00 euro

Nel cartello comunque non è indicata la data di ultimazione ma è da ritenere che sarà a breve.

Amantea. La Befana porterà la raccolta dei rifiuti porta a porta

Nel mentre i giovani incaricati della promozione del servizio di Raccolta PaP stanno completando la distribuzione degli appositi contenitori

Anche in questo caso il freddo e le vacanze natalizie hanno determinato qualche ritardo nel ritiro dei cassonetti da parte della cittadinanza

Nelle more il comune senza alcuna progettazione sta effettuando lavori di adeguamento delle grandi strutture murarie del vecchio impianto di depurazione, quello che rendeva Amantea costantemente puzzolente, visto che bastava un po’ di maestrale per portare gli odori tipici degli impianti di depurazione verso la città e, se forte, addirittura anche micro particelle delle acque fognarie che schizzavano dalle grandi vasche circolari.

Occorre ricordare che la Raccolta Porta a Porta non è effettuabile se non preceduta da una isola ecologica confacente e questa esigenza era stata segnalata pubblicamente alla precedente amministrazione comunale , ma inutilmente, visto il grave ritardo con il quale il capoluogo si accinge ad effettuarla.

Questo servizio infatti ha preso avvio nella frazione Campora san Giovanni proprio per la presenza nel limitrofo PIP della grande isola ecologica già utilizzata dall’Appennino Paolano poi fallito.

Peraltro l’isola ecologica è anche una garanzia per i comuni vicini ad Amantea , i cui sindaci sono preoccupati per le possibili utilizzazioni dei loro cassonetti da parte degli amanteani che non saranno serviti dalla raccolta porta a porta

A nessuno di loro è sfuggito quanto recentemente dichiarato dal sindaco di Cosenza che ha denunciato che almeno del 20 % dei cittadini non utilizza il porta a porta.

Tutti i sindaci ben sanno che in ogni comune c’è uno zoccolo duro di persone che non è iscritta nei ruoli della Tarsu e che per evitare di esservi iscritta non ritira i bidoncini.

Quando saranno tolti i cassonetti da 1000/2000 litri questi evasori tenteranno di usare i cassonetti degli altri comuni.

Domande probabilmente superflue perché gli amanteani sono sicuramente tutti iscritti a ruolo o , comunque, si iscriveranno in questa occasione anche i teorici evasori, pochi o molti che siano poco importa!

E poi perché gli amanteani dovrebbero essere meno civili dei camporesi? Sicuramente sono preoccupazioni eccessive, anche e non si sa mai!

Resta poi da capire se l’isola ecologica funzionerà come si deve.

Avrà le telecamere necessarie ad evitare che gli incivili la usino per mantenere le proprie cattive abitudini? E funzioneranno? E saranno elevate le sanzioni o piuttosto se ne farà a meno come sembra si faccia a meno per le infrazioni raccolte dalle tante altre telecamere piazzate in Amantea?

Comunque il Porta a Porta è indispensabile

Se davvero il modello sarà generalizzato pr tutto il Basso Tirreno Cosentino si creerà un’ isola territoriale dove igiene ed ambiente saranno gli elementi dimostrativi del grado di attenzione della politica e della società verso i modelli positivi.

Sarebbe bello entrare da sud nella provincia di Cosenza e non vedere cassonetti sulla statale 18 dove fanno brutta mostra di sé per evitare di dare fastidio agli abitanti ed utilizzatori delle vie principali della città e similmente sarebbe bello arrivare a Fiumefreddo Bruzio ed essere affascinati dai centri storici abbarbicati sulle colline senza essere distratti da maleodoranti cassonetti ridondanti di buste di spazzatura

E saranno innegabili anche gli effetti positivi sui tributi che adesso sono chiesti agli abitanti di Amantea .

Per questo invitiamo i sindaci dei comuni vicini ad Amantea a pensare in grande, a pensare al futuro come fa Amantea , tentando anche di ridurre la Tarsu come sarà possibile a regime per Amantea.

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