
Redazione TirrenoNews
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Una nuova sede per la scuola media Mameli
Venerdì, 12 Ottobre 2018 12:15 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaEcco la possibile soluzione per la scuola media Mameli
Sono passati quasi 20 mesi dal 4 marzo 2017 quando venne pubblicata la ordinanza n 12 del 4 marzo 2017 a firma della commissaria Anna Aurora Colosimo.
Parliamo della ordinanza con la quale la Colosimo prese atto che lo stabile della scuola media non garantiva i livelli minimi di sicurezza per gli utenti.
Da qui la immediata chiusura in via cautelare dell’ immobile ed il trasferimento dell’attività didattica in altri locali .
Si dispose quindi che la struttura sarebbe rimasta inagibile per tutto il tempo necessario ad eseguire i lavori di adeguamento e/o di demolizione e ricostruzione.
Ed a distanza di 20 mesi le cose stanno così.
Salvo il fatto che la scuola media Mameli è continuamente vandalizzata.
Intanto non è stata demolita e ricostruita, e non è stata nemmeno adeguata
Nel mentre nell’area di Colongi si sta costruendo a cura della Provincia lo stabile destinato all’Istituto Tecnico commerciale.
Parliamo di quell’ITC prima allocato nell’ex albergo Socievole posto sulla SS18 e che ora ha trovato posto senza difficoltà posto nei locali del liceo.
Senza difficoltà perché la popolazione scolastica è fortemente diminuita
Né è pensabile un suo aumento.
Ne sono prova le previsioni ISTAT che danno per il futuro una popolazione calabrese sempre in diminuzione.
Ma allora, se i giovani della scuole superiori trovano allocazione nell’attuale plesso in località Sant’Antonio, perché non finalizzare il plesso dell’ITC a scuola media?.
Magari sollecitando il suo urgente completamento.
Non dimentichiamo che stiamo parlando di una struttura nuovissima e certamente rispondente alle condizioni di sicurezza previste dalla legge.
A chi spetta agire?
A Tutti.
Alla comunità in primis, al mondo della scuola, all’amministrazione comunale, maggioranza e minoranza, all’ente Provincia, alla regione.
Chi lo farà? Nessuno, se la comunità continuerà a pensare alle feste di piazza, alle sagre ed ai selfies.
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Il 19 settembre 2017 la maggioranza scriveva: ecco cosa abbiamo fatto 100 giorni. Poi il silenzio.
Venerdì, 12 Ottobre 2018 11:30 Pubblicato in Campora San GiovanniSiamo al 488 giorni di amministrazione Pizzino
E siamo passati dalle note ( poche, in verità) dell’ Amministrazione, alle tante dei singoli amministratori, segno palese dello sfaldamento della giunta Pizzino.
Almeno questa è la impressione che coglie chi ci ha sollecitato la presente riflessione
Ecco cosa scriveva la maggiorana consigliare allo scadere dei famosi 100 giorni.
Ecco il testo:
“Una maggioranza consiliare ha il dovere morale di ascoltare e favorire la partecipazione di chi rappresenta una parte importante della popolazione, ma riteniamo sia anche compito delle opposizioni creare le condizioni di dialogo e di ascolto.
Abbiamo apprezzato lo spirito collaborativo del Capogruppo de “Una città nel cuore” nell’ultimo Consiglio comunale e nelle Conferenze dei Capigruppo.
Proprio per questo ci sorprendono le sue ultime esternazioni, che non riguardano le sacrosante funzioni di controllo e di vigilanza, bensì degenerazioni populiste che ci rammaricano e che non corrispondono a verità.
Ci siamo imposti un atteggiamento positivo, rispettoso nei confronti della collettività, evitando di presentarci come le vittime della pesante eredità che abbiamo trovato. Tuttavia, questo non può far dimenticare la difficile situazione in cui versano le casse dell’Ente (e che certamente non sono responsabilità della nostra amministrazione).
Perché il dissesto di un Comune produce molteplici effetti che irrigidiscono l’operatività dei un ente producendo conseguenze sulla vita dei cittadini in ambito economico-finanziario e, purtroppo, anche sociale.
Ciò deve servire per contestualizzare lo sforzo che stiamo compiendo.
Infatti, nonostante il dissesto, la città si appresta a vivere un periodo di importanti investimenti infrastrutturali che da qui ad alcuni mesi modificheranno in positivo il contesto cittadino, offrendole la possibilità di riappropriarsi di quella trama di sviluppo coerente con il suo retaggio storico-culturale.
Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo trovato (ed altre ne stiamo trovando) le risorse per realizzare tutte le idee enunciate nel nostro programma elettorale.
Giusto a titolo esemplificativo:
Un finanziamento di circa 6 milioni di euro ci consentirà di restituire a studenti e personale docente e non la Scuola Media “G. Mameli”. A questi, con ogni probabilità, si aggiungeranno oltre 600.000 euro per rendere agibile la struttura dell’ex Giudice di Pace.
L’approvazione dell’atto aziendale consentirà la realizzazione della Casa della Salute di Amantea, con uno straordinario miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari e socio assistenziali sul territorio.
È stato annunciato che tutti i progetti idonei per la portualità saranno finanziati. E questo ci consentirà a breve di risolvere tutte quelle criticità che hanno condizionato l’operatività del Porto.
Con ogni probabilità beneficeremo di un finanziamento assai cospicuo (per oltre un milione di euro) per un importante intervento di messa in sicurezza di Corso Umberto I e di parte del Centro storico.
Ci sono già degli interventi programmati, con relativa copertura economica, nelle periferie e abbiamo una interlocuzione continua con la Regione per alcuni interventi interpoderali.
Abbiamo avviato dei contatti positivi con il Presidente della provincia e con il Presidente della Regione e presto apriremo il Palazzetto dello Sport. E, sempre riguardo alle infrastrutture sportive, siamo impegnati per far si che il prossimo anno l’Amantea giochi su un campo con erbetta sintetica.
Abbiamo presentato le progettualità per completare il Campus “Francesco Tonnara”.
A breve partiranno i lavori per l’ammodernamento del Lungomare.
Tutto ciò, nel mentre:
Stiamo portando avanti una importante opera di risanamento delle Casse del Comune: il programma per l’estate è stato realizzato a costo zero dall’Assessore Veltri. E sarà interessante mettere a confronto il secondo semestre 2017 – quello di competenza del nostro insediamento – con i precedenti.
Siamo impegnati in un’importante opera di decoro della città: solo un cieco non si è accorto che il verde pubblico, ad esempio, si presenta in modo ordinato e gradevole alla vista.
Abbiamo firmato un protocollo d’intesa gratuito con la European Project Solution per la selezione, progettazione e supporto alla partecipazione ai bandi regionali, nazionali ed europei. E sono decine i cittadini, le associazioni e le imprese che settimanalmente si recano presso lo sportello comunale.
Abbiamo formalizzato una collaborazione con il più prestigioso centro di studi e ricerche sul turismo delle università calabresi per definire e migliorare le nostre politiche turistiche ed avviare progetti riguardanti il turismo residenziale.
Ci siamo impegnati per rendere il Comune una casa di vetro: informando i cittadini, confrontandoci con loro, stimolando la partecipazione.
Siamo consapevoli che tanto è ancora il lavoro da fare, perché tanti e atavici sono i problemi della nostra cittadina. E vogliamo lavorare per Amantea con umiltà, cercando di mettere a disposizione di un progetto di riscatto le nostre competenze, le nostre esperienze, l’affetto che proviamo nei confronti del territorio e dei nostri concittadini.
E crediamo che, agendo con responsabilità e con la medesima umiltà, anche le opposizioni potranno dare un importante contributo alla rinascita della nostra amata cittadina.
Da parte nostra ci sono le migliori intenzioni per far si che ci avvenga. La maggioranza consiliare”
Domani vi chiederemo cosa ne pensate di questa giunta, se debba dimettersi e se occorra andare a nuove elezioni ma con quali prospettive reali quali obiettivi, quali nuovi uomini o se pensate che debba continuare ad operare, ma come, facendo cosa, cambiando obiettivi, magari quali uomini ,eccetera.
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L’Etna sta scivolando verso il mare: serio rischio di tsunami e spread disastroso
Giovedì, 11 Ottobre 2018 13:11 Pubblicato in ItaliaUn fianco dell’Etna sta scivolando lentamente verso il mare e un movimento rapido ed improvviso potrebbe provocare uno tsunami potente e disastroso per la regione Sicilia.
Questo è quanto sostengono i ricercatori tedeschi che stanno monitorando il vulcano e che hanno registrato uno spostamento di 4 centimetri verso il mare in 8 otto giorni.
Il fianco sud-orientale dell'Etna sta pericolosamente e lentamente scivolando verso il mare, un eventuale rapido ed improvviso movimento potrebbe provocare uno tsunami potentissimo e disastroso.
Questo è quanto sostengono gli scienziati del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel che stanno studiando i movimenti dell'Etna con particolare attenzione al fianco subacqueo.
Ma cosa significa che l'Etna sta scivolando verso il mare?
E quando potrebbe esserci lo tsunami?
L'Etna sta scivolando verso il mare.
Gli esperti spiegano di aver monitorato i movimenti subacquei dei fianchi dell'Etna e di aver registrato un abbassamento verso il mare di quattro centimetri in soli otto giorni.
Questi dati hanno portato gli esperti a presupporre che un'improvvisa e rapida discesa del pendio verso il mare potrebbe provocare uno tsunami con effetti disastrosi per l'intera regione.
Preoccupazioni per il vulcano e la Sicilia.
L'Etna è il vulcano più attivo d'Europa e, anche per questo, è costantemente monitorato dagli scienziati e dalle nostri autorità con misurazioni satellitari che, proprio in questo periodo, hanno messo in luce ciò che sta accadendo al fianco sud-orientale e che quindi sta lentamente scivolando verso il mare.
Il resto del vulcano invece è stabile.
Dobbiamo avere paura?
Gli esperti non riescono a fare previsioni, spiegano che per ora è del tutto sconosciuto se e come il movimento continuerà sott'acqua, le misurazioni utilizzate non sono in grado di prevederlo.
Quel che è chiaro, almeno secondo gli scienziati tedeschi, è che se il fianco dovesse rapidamente e bruscamente scivolare in mare, potremmo trovarci di fronte ad uno tsunami potente e altamente distruttivo: ma ad oggi non si può prevedere se davvero accadrà né quando.
Cosa sta provocando il movimento verso il mare.
I risultati ottenuti confermano che responsabile della forza trainante verso il mare sarebbe la gravità e quindi non l'ascesa del magma, come precedentemente ipotizzato.
Ulteriori analisi potranno fornirci nuove informazioni.
http://scienze.fanpage.it/11 ottobre 2018 11:55 di Zeina Ayache