Era giovedì 1 settembre 2016 quando Avvenire pubblicava un articolo dal titolo “Dramma migranti. La Svizzera respinge 7mila profughi” di Ilaria Sesana, articolo nel quale veniva riportata la denunzia dell’Asgi
L’Asgi è l’Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione
Dichiarava che . «Tra luglio e agosto (2016) le autorità svizzere hanno effettuato quasi 7mila riammissioni in Italia di cittadini stranieri, di cui almeno 600 hanno riguardato minori non accompagnati ».
Un vero e proprio grido di dolore rimaste solo parolaio
Infatti l’Asgi aggiunge che «Quasi tutti i migranti che abbiamo ascoltato riferiscono di non aver mai ricevuto adeguate informazioni riguardo a tali diritti e più in generale sulla protezione internazionale, né all’arrivo in Italia né successivamente.
Sia alle frontiere italiane che a quelle svizzere si riscontra una grave carenza di servizi di informazione e orientamento legale, oltre che di interpreti delle lingue maggiormente diffuse tra questi migranti». ???
Poi aggiunge che :«Dal nostro punto di vista, il diritto di chiedere asilo non è stato e non sarà garantito se ciascuna delle persone respinte dal confine svizzero non potrà nuovamente esprimersi sulla propria volontà di chiedere protezione internazionale alla Svizzera».
Nient’altro! Solo parole!
Oggi si scopre che si tratta di un fenomeno continuo a cui nessuno si oppone.
Gli episodi sarebbero molteplici, di notte o nei week end, quando gli uffici per le identificazioni sono chiusi.
Come la Francia la polizia svizzera è stata vista “scaricare” alcuni migranti tra Como e Chiasso al confine italiano.
Un'inchiesta di SkyTg24 dimostra, infatti, che anche la Svizzera fa lo stesso al confine tra Como e Chiasso. Le immagini, riprese dal versante elvetico, inchiodano due immigrati accompagnati fin lì dalla polizia svizzera.
"Sono quelli che in gergo tecnico vengono definiti casi di riammissione - spiega la giornalista - sono immigrati che, rintracciati in Svizzera, vengono ricacciati in Italia". Quello immortalato, però, non è affatto un episodio isolato.
Anzi. I numeri parlano chiaro: si tratta di centinaia di casi ogni mese.
Solo l'estate scorsa ce ne hanno rimandati indietro almeno un migliaio.
Il tutto in forza di un accordo bilaterale che risale al 1998, ma che è stato superato sia dagli accordi di Schengen sia dal Trattato di Dublino.
Fino al 1998 la riammissione era una procedura normale, ma dopo gli accordi di Schengen e Dublino la Svizzera non potrebbe più comportarsi così.
In molti casi i migranti transitano per la Svizzera avendo come meta finale la Germania.
E proprio dal Viminale fanno sapere che i soprusi della Svizzera verranno approfonditi al più presto. "Nessuno può permettersi di trattare il nostro Paese come il campo profughi dell’Europa - ha messo in chiaro oggi Salvini - abbiamo rialzato la testa e non intendiamo abbassarla".
Ma Salvini è solo!
E tutti gli altri stanno zitti. Tutti a cominciare da Mattarella e finire a tutto il PD ed i 5stelle.
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Una sparatoria è avvenuta questa mattina nella sede della Kronospan, impresa per la lavorazione del legno di Menznau, nel canton Lucerna. Ci sono tre morti e sette feriti, alcuni dei quali gravi, ha indicato il portavoce della Procura pubblica Simon Kopp. Secondo la polizia cantonale, i motivi del gesto non sono chiari.
L'episodio è avvenuto attorno alle 9 all'interno dello stabile aziendale, per la precisione nei corridoi che portano alla mensa e nella mensa stessa. Secondo il capo della polizia criminale Daniel Bussmann l'autore della strage ha sparato con una pistola selezionando le persone da colpire.
Fra le vittime, sempre secondo le forze dell'ordine, ci sarebbe anche il presunto autore del gesto, un 42enne svizzero da anni alle dipendenze della Kronospan. Dalle indicazioni fornite dal datore di lavoro, si trattava di una persona tranquilla, che non si è mai fatto troppo notare. La produzione della società è stata al momento sospesa.
Vista la portata della tragedia, il Consiglio federale ha deciso di esprimersi. L'esecutivo si è detto costernato dalla sparatoria e ha fatto le proprie condoglianze ai parenti delle vittime, ringraziando inoltre le forze di sicurezza e di soccorso lucernesi per l'intervento. "Quanto accaduto è incredibile. Non conosciamo i dettagli ma quello che ci è stato comunicato è veramente orribile", ha detto la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf.
Il sindaco di Menznau - comune di circa 3'000 abitanti - Adrian J. Duss si è mostrato scioccato dall'episodio. All'ats ha dichiarato che quanto accaduto è incredibile e incomprensibile, e lo ha lasciato senza parole.
La Kronospan conta circa 400 collaboratori. Recentemente la produzione degli impianti è stata diminuita - come in tutte le altre imprese del settore - a causa di una grave penuria di materie prime. Nel 2010 l'azienda, di proprietà della Krono Holding, ha registrato un giro d'affari di 300 milioni di franchi.( Ticinoonline)
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