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bolletteFamiglie e piccole imprese devono ringraziare un inverno mite, con temperature sopra la media. Nonché il mercato delle materie prime a livello internazionale, con i prezzi che si sono allineati al ribasso tra Asia ed Europa. Sono questi i due elementi che hanno favorito la netta diminuzione delle tariffe dell'energia previste per i prossimi tre mesi.
  Come in parte già avvenuto nei primi tre mesi del 2019, nel secondo trimestre dell’anno (da primo aprile a fine giugno) si è accentuata la tendenza al ribasso delle bollette: l’elettricità - per gli utenti che sono ancora non sono passati al mercato libero - costerà mediamente l'8,5% in meno, mentre per il gas  naturale la riduzione sarà ancora più alta, pari al 9,9%.

I fattori che hanno determinato la riduzione delle bollette sono sostanzialmente due. Da un lato, abbiamo avuto una stagione invernale "con temperature non troppo rigide", come si legge nella nota ufficiale dell'Autorità per l'energia deputata per legge all'adeguamento trimestrale delle tariffe nel mercato tutelato. Dall'altra, c'è stata una contrazione dei prezzi per l'approvvigionamento del gas sui mercati internazionali. In altre parole: il metano sul mercato all'ingrosso ha visto scendere le quotazioni, con l'aggiunta di una minore domanda dovuta alle temperature più elevate. Un tempo, le quotazioni del gas erano allineata a quelle del petrolio e ne seguivano l'andamento sui mercati. Negli ultimi anni i due mercati sono diventati sempre più autonomi, in particolare dopo la crescita del mercato del Gas Naturale Liquido (Gnl), con la materia prima che viene venduto in giro per il mondo trasportato via nave.

A cascata, l'andamento del prezzo del gas naturale ha influito anche sulla bolletta della luce. In Italia, la produzione di energia elettrica dipende per oltre il 55 per cento dalle centrali a ciclo combinato, le quali sono alimentate a gas. Di conseguenza, il costo dell'elettricità è legata a filo doppio a quello del gas: scendendo il prezzo della materia prima in automatico cala anche la bolletta.

Secondo quanto calcolato dalla stessa Authority, gli effetti sulla famiglia tipo (al lordo della tasse) prevedono una spesa di 565 euro per l'elettricità nel corso dell'anno e di 1.157 per il gas. "Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario - afferma il presidente dell'Autorità, Stefano Besseghini -. L'azione dell'autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale".
 Se ne intesta il merito anche il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio: "È un provvedimento che avrà effetti positivi sui cittadini, in particolare quelli più deboli, che potranno beneficiare nei prossimi mesi di un netto calo dell'importo delle bollette da pagare. Il Governo è impegnato, insieme alle autorità del settore, a mettere in campo tutte le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori, favorendo al contempo una politica di riduzione dei costi dell'energia elettrica e del gas.

fonte notizia

Pubblicato in Italia

Amantea .Il sospetto di una perdita di materiale tossico da un treno merci ha provocato un'interruzione di oltre due ore del traffico sulla linea Tirrenica nel cosentino.

L'allarme è scattato alla stazione di Amantea,

quando il capostazione, al passaggio del convoglio composto da cisterne adibite al trasporto di propilene, in viaggio da Catania a Milano, ha avvertito un forte odore di gas.

Il treno è stato fermato nella stazione di San Lucido e sono stati chiamati i nuclei specializzati dei vigili del fuoco da Cosenza.

Dai controlli effettuati è emerso che le cisterne sono vuote e che non c'è alcuno sversamento.

L'Intercity 552 partito alle 8.18 da Reggio Calabria e diretto a Roma, è stato fermo per oltre due ore nella stazione di Amantea.

La circolazione ora è stata riaperta.

Mercoledì, 28 Febbraio 2018

Pubblicato in Cronaca

Lo storico svizzero Daniele Ganser spiega le VERE cause della guerra in Siria.

 

Altro che lotta al terrorismo!

“La maggior parte della gente è del tutto disorientata riguardo la guerra siriana (grazie ai media manipolatori della realtà). Fondamentalmente le cause dello scoppio del conflitto riguardano petrolio e gas, e non il terrorismo.

Nel Golfo Persico c’è un giacimento di gas, il più grande esistente al mondo, il Qatar possiede una parte di questo giacimento e si è incontrato col la Turchia nel 2009 per vendere il loro gas costruendo una pipeline che attraverso Arabia Saudita e Siria avesse raggiunto la Turchia, che geograficamente apre le porte al Qatar verso il mercato europeo.

Ma perchè il Qatar vuole vendere il loro gas in Europa?

Perchè a loro il gas non serve a nulla.

Il problema è che dovevano chiedere ad Assad il permesso per attraversare il suo paese con il gasdotto, e la risposta del presidente siriano è stata NO.

Ed è per questo che kuwait, Arabia Saudita e Turchia vogliono farlo cadere, a questi si aggiunge l’alleanza dei paesi NATO: Gran Bretagna, Usa e Francia.

Dall’ altra parte invece c’è la Russia, che sostiene Assad perchè non vuole che il gas del Qatar arrivi in Europa in quanto ne risentirebbe economicamente la loro Gazprom.

Questo conflitto va avanti da 4 anni, e si è arrivati ormai a 400mila morti.

 

Da noi i media ci raccontano solo che Assad è “il cattivo”, senza accennare minimamente agli interessi di petrolio e gas in quelle zone.

Arrivati a questo punto ecco che scatta la strategia del terrorismo.

L’ Arabia Saudita e la Turchia hanno introdotto jihadisti radicali in Siria con l’incarico di destabilizzare la società siriana (quelli che i nostri media chiamano ribelli), ed ha funzionato.

I paesi della Nato (Usa Francia e Gran Bretagna) stanno dalla parte dei “ribelli” jihadisti perchè vogliono la caduta di Assad per poi realizzare il gasdotto Qatar-Turchia che passa per la Siria, dall’altra parte c’è la Russia che sostiene in presidente siriano per fare in modo che questo gasdotto non si realizzi.

E poi ci vengono a dire che la Nato combatte il terrorismo…

Quindi tutto sommato questa guerra contro il terrorismo è solo una storia infarcita di bugie per coprire interessi milionari di grandi potenze mondiali. E intanto in Siria muoiono uomini donne e bambini…”

Questa la situazione in Siria:

Pubblicato in Mondo
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