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E’ la riprova che la Chiesa è pronta ad accogliere tutti gli stranieri e tutti gli immigrati.

Non solo come preti e monache, ma anche come fedeli.

E’ la conferma della scelta fatta dalla CEI che ha ospitato 100migranti della Diciotti.

Anche se poi la gran parte di loro è andata via disimpegnando la CEI dai costi della loro ospitalità.

La Chiesa così conferma che gli immigrati hanno solo diritti: diritto di entrare nel nostro Paese, di essere accolti a prescindere, di poter andare dove vogliono e quando vogliono.

La Chiesa però in questo modo manca ai propri impegni con lo Stato Italiano perché si era resa disponibile a farsi carico di loro, ma in realtà non lo ha fatto, perché nessuno ha controllato questi immigrati. Ora nessuno sa dove si trovano, e a quanto pare nessuno pagherà per questo.

Parole allora,soltanto parole!

Parole come quelle di Morosini pur grande saggezza ed umanità

«Senza accoglienza, senza solidarietà, senza prossimità, senza apertura al diverso, senza il coraggio dell’ascolto, senza la tutela della dignità di tutti, noi condanneremo i giovani a vivere in una cultura disumana e barbara che nulla ha da spartire con i grandi valori del progresso e della tradizione culturale e cristiana».

Poi ha aggiunta «La xenofobia non è né ragionevole né cristiana. Supplico la Vergine consolatrice di non far giungere, anche tra noi, come sta accadendo in altre parti d’Italia e d’Europa, il vento della xenofobia: terribile parola che significa odio contro lo straniero e il diverso.

La paura degli stranieri, degli immigrati ed il conseguente odio nei loro confronti, è una condizione che non ci appartiene, né come italiani, né come calabresi.

Noi, per tradizione e cultura, abbiamo sempre trattato con rispetto e amore chi è “diverso da noi”, con tutto l’aiuto di cui siamo capaci.

L’impegno legittimo a correggere tutti gli errori, le storture e gli inganni del fenomeno migratorio degli anni passati, se mai esistiti, non può giustificare l’ondata di xenofobia che sta invadendo l’animo di tanti italiani ed europei».

Quello che non si comprende è a quali errori, storture ed inganni del fenomeno migratorio degli anni passati, egli si riferisca.

Tanto più perchè immediatamente aggiunge “se mai esistiti”

E quello che ancora meno si comprende è perché questa pseudo xenofobia- come lui dichiara- stia “ invadendo l’animo di tanti italiani ed europei”.

Sono forse folli?

Sono forse anticristiani?

Sono forse incolti e barbari?

Ed ancora, coloro che non sono xenofobi ma che semplicemente amano i loro simili andranno all’INFERNO?

Ovviamente se Italiani.

Perché non leggo di vescovi francesi, spagnoli, tedeschi che invochino questo amore esclusivo per gli stranieri e dimentichino gli altri poveri, quelli che parlano la loro lingua , che hanno i medesimi valori, la medesima cultura.

Pubblicato in Mondo

Anche il Vescovo di Cassano ha affermato di voler ospitare le persone che sono state recluse nella nave Diciotti.

I migranti della nave Diciotti ospitati dalla Chiesa italiana “saranno trasferiti quanto prima, nelle prossime ore vicino Roma nel centro di Ariccia dell’Auxilium, in attesa di essere ospitati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilità: Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano all’Jonio, Rossano Calabro, per citare solo quelle di cui sono a conoscenza”.

Lo dice al Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali”.

Ma ci tiene a precisare, contrariamente a quanto avevamo sperato che “Questa è una risposta di supplenza. Non è ‘la risposta’. La risposta di un Paese democratico matura attraverso ben altri processi. Ma anche risposte di solidarietà e di umanità come questa possono aiutare a sviluppare una cultura dell’accoglienza”, spiega don Maffeis.

Consapevole del rischio che la CEI corre a proporsi come ricevente dei milioni di profughi cattolici pronti a venire in Italia ospiti della Chiesa don Maffeis chiarisce che “È stata una scelta della presidenza Cei, legata alla volontà di uscire da una situazione di stallo in cui queste persone erano da diversi giorni – precisa -. Davanti ad una situazione insostenibile dal punto di vista umanitario si è scelto di non andare avanti con comunicati ed appelli generici ma di intervenire offrendo una disponibilità all’accoglienza concreta, fattiva ed immediata”.

Insomma una finta , tanto per stimolare gli stati a fare quello che la Chiesa ritiene sia un “LORO” dovere.

Dal punto di vista logistico “i migranti saranno trasferiti quanto prima, nelle prossime ore, nel centro di Ariccia dell’Auxilium, in attesa di essere ospitati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilità” spontaneamente, “noi non abbiamo fatto alcun appello”. Ancora non si sa quanti effettivamente saranno accolti dalla Cei: “La Chiesa italiana è disposta a prendere tutti quelli che hanno necessità di essere accolti, non abbiamo fatto una questione di numeri”. Nelle strutture diocesane della Chiesa italiana sono già accolte tra le 26 mila e le 28 mila persone. La Diocesi di Cassano allo Ionio conferma di aver dato la sua disponibilità alla Cei ad accogliere alcuni immigrati sbarcati dalla “Diciotti”. Ad annunciarlo è il vescovo di Cassano, mons. Francesco Savino. “Ho dato alla Cei – afferma il presule – la disponibilità ad accogliere alcuni immigrati sbarcati dalla nave ‘Diciotti’. Nelle prossime ore sapremo quanti saranno. Anch’io ritengo che su quella nave si sia consumata una delle pagine più tristi della storia del nostro tempo.

Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza di umanità. Sono profondamente convinto che la questione dell’immigrazione va affrontata dall’intera Europa, ma non si possono strumentalizzare gli immigrati per fini politici o per pura propaganda. Non si può giocare sulla pelle, sulla vita degli immigrati. È in gioco la civiltà e direi anche una democrazia più responsabile. Non è buonismo ma è una questione di democrazia. È chiaro che l’accoglienza senza integrazione è fallimentare. L’accoglienza è una sfida e per un cristiano è anche una questione di fedeltà al Vangelo, che va preso nella sua totalità”.

“Gli immigrati – prosegue mons. Savino – non vengono in Italia in crociera, fuggono da Paesi dove ci sono guerre, fame e persecuzione, lasciando anche gli affetti più cari. La Diocesi di Cassano ha nell’anno scorso aperto due centri per immigrati minori non accompagnati, ha accolto, nell’ambito del progetto Cei ‘Corridoi Umanitari’ due famiglie eritree che sono ospitate a Morano Calabro presso la Parrocchia S. Maria Maddalena. Il sogno che ci abita è vivere una chiesa tutta missionaria e inclusiva. L’inclusione è una sfida e anche una opportunità, sia per lo Stato che per la Chiesa. L’immigrazione è una strada per realizzare la convivialità delle differenze”

Insomma , la Chiesa indica la strada che GLI ALTRI devono seguire.

Un palese passo indietro

Inaccettabile.

Pubblicato in Italia

Non solo parole, ma fatti. Era ora!

La bontà della Chiesa fatta con i soldi degli italiani ora è diventata vera bontà .

La CEI si impegna fattivamente.

Cento dei 137 migranti della Diciotti saranno accolti ed ospitati in strutture di proprietà della Chiesa a spese della Chiesa, non dell’Italia.

Questa ci sembra la strada giusta.

Altri 20 andranno della cattolica Irlanda

Altri venti in Albania

Ora abbiamo la strada da seguire.

Tutti i migranti che giungeranno in Italia e che non saranno accolti dall’Europa, ora possono contare sulla CEI che possiede tantissime strutture che possono ospitarli

Né appare difficile credere che la CEI non abbia i mezzi finanziari necessari alla bisogna

Ora si tratta di seguire questo nobile esempio di coerenza

Tutti coloro che come la Chiesa si sono finora spesi a parole per accogliere i migranti di tutto il mondo possono prendere contatti con la parrocchie ed i vescovi di tutta Italia dichiarando la disponibilità ad ospitare a proprie spese uno o più migranti nella loro casa.

Riteniamo anche che la CEI solleciterà lo stesso comportamento ora avuto in Italia in tutte le nazioni cattoliche dell’Europa

Ma occorre tenere conto che in ogni nazione del mondo la Chiesa ha strutture e mezzi economici utili alla bisogna

La CEI potrebbe anche sollecitare lo stesso comportamento italiano in tutte le nazioni cattoliche del mondo

Pensiamo inoltre che gli stati nei quali i profughi sono presenti per creare posti nuovi potrebbero gravarsi delle spese di trasporto verso gli altri insediamenti verso tutto il mondo.

Magari utilizzando i fondi risparmiati per le mancate spese dei CARA

Salvini avrà cura di sopportare i violenti attacchi che gli saranno somministrati dal giornale dei vescovi, Avvenire, come avvenuto recentemente con l'editoriale del direttore Marco Tarquinio.

Tanto Salvini sa che i voti dei vescovi non sono mai andati, e mai andranno, alla Lega ed al M5s!

D’altro canto lo si sapeva visto che Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha dichiarato «Vigileremo sul nuovo Governo» aggiungendo che «Tutto quello che è buono lo apprezzeremo, ma su tutto quello che è contro la famiglia, la persona, i migranti, noi saremo voce critica».

Figurarsi, quindi, se potevano accettare che Salvini potesse pensare prima agli Italiani.

Ma non possiamo non riconoscere la coerenza della CEI e del suo Presidente Bassetti che ora ha deciso di accogliere nelle loro strutture ed a spese loro gran parte di futuri migranti.

Pubblicato in Mondo
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