L’installazione di contatori elettrici a un’altezza inaccessibile in un quartiere densamente popolato da Rom è atta a costituire una discrimi nazione fondata sull’origine etnica quando gli stessi contatori sono installati in altri quartieri a un’altezza normale.
Il problema nasce in Bulgaria
In quel paese la CHEZ RB, praticamente gemella della nostra Enel nei quartieri ad alta concentrazione Rom, fa installare i contatori elettrici su pali di cemento ad una altezza di 6-7 metri per evitare manomissioni e allacci abusivi, mentre nelle altre zone del paese i contatori sono piazzati ad altezza d’uomo (1,70 m).
Secondo la Corte di giustizia Europea siamo in presenza di una disparità di trattamento che rappresenta una discriminazione fondata sull’origine etnica.
In sostanza la corte europea di giustizia è stata chiamata in causa dalla sig.ra Nikolova che gestisce un negozio di alimentari nel quartiere di «Gizdova mahala» nella città di Dupnitsa (Bulgaria). In tale quartiere risiedono prevalentemente persone di origine rom.
La Corte europea rileva, in primo luogo, che il principio della parità di trattamento si applica non solo alle persone aventi una determinata origine etnica, ma anche a quelle che, pur non appartenendo all’etnia, subiscono insieme alle prime un trattamento meno favorevole o uno svantaggio particolare a causa di una misura discriminatoria.
Comunque la Corte sottolinea che la tutela della sicurezza della rete di trasporto dell’elettricità
nonché il corretto rilevamento del consumo di energia elettrica costituiscono obiettivi legittimi che
possono, in linea di principio, giustificare una tale differenza di trattamento.
Tuttavia, è inoltre necessario che la CHEZ RB riesca a dimostrare che sui contatori elettrici del quartiere interessato sono sta ti effettivamente commessi abusi e che tale rischio continua a sussistere tuttora.
Pur riconoscendo che la prassi contestata costituisce un mezzo adeguato per realizzare tali obiettivi,
la Corte precisa tuttavia che il giudice bulgaro dovrà esaminare se esistano altre misure appropriate
e meno restrittive per risolvere i problemi riscontrati
Sempre secondo la Corte europea anche supponendo che le azioni illegali nelle zone popolate da Rom siano dimostrate, una prassi di questo tipo è sproporzionata rispetto al duplice obiettivo di garantire la sicurezza e il rilevamento adeguato del consumo energetico.
NdR.La soluzione potrebbe essere quella di allacciare i contatori senza far pagare i consumi. Si eviterebbero anche le fulminazioni derivanti dagli allacci abusivi!
Speriamo che la sentenza della Corte Europea non venga applicata in Italia per gli allacci abusivi alla rete di illuminazione delle piccole e grandi città abbassando la linea in modo da facilitare gli allacci!
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