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sindaco longobardiDa poco e non a cuor leggero insieme a tanti colleghi della provincia di Cosenza ha deciso di presentare un esposto all'autorità giudiziarie competenti, ovvero le procure di Cosenza, Paola e Castrovillari, per chiedere l'applicazione dell'articolo 438 del codice penale che tutela la salute pubblica. La fattispecie di reato prevede una serie di sanzioni, volte - nell'ottica dell'iniziativa dei sindaci - a tutelare le comunità locali dal flusso indiscriminato di cittadini provenienti dalle zone di alto contagio del Coronavirus.

"E' costante - rilevano i sindaci nell'esposto, inviato anche tra gli altri al ministro degli Interni, alla Prefettura di Cosenza e alla presidenza della Regione Calabria - l’incremento del flussi di dimoranti che utilizzano le  propensioni turistiche del territorio e la rilevante presenza di seconde case .

Come già, purtroppo,  è capitato il  danno-evento consiste nella concreta diffusione del COROVID-19  attraverso il contatto con popolazioni provenienti da regioni del Centro Nord.  Peraltro, si ricorda che la ratio dell’art. 438 del codice penale trova i suoi presupposti nella  la rapidità della diffusione, la diffusibilità ad un numero notevole di persone e l'ampia estensione territoriale del male. Si chiede ai Procuratori della Repubblica di Cosenza, Paola e Castrovillari di attivare tutti i controlli del caso ed i provvedimenti che si riterranno necessari al fine di prevenire il reato di cui all’art. 438 del codice penale  con controlli rigorosissimi sulle strade  e nelle stazioni con eventuale sospensione del traffico ferroviario.

Alle altre Istituzioni destinatarie del presente esposto si chiede , per quanto di competenza, di adottare ogni provvedimento  utile e necessario  mediante sospensione del traffico ferroviario ed autostradale con presidio delle Forze dell’Ordine"

GIACINTO MANNARINO

SINDACO DI LONGOBARDI

Pubblicato in Longobardi

Scrive la minoranza del comune di Longobardi nelle persone di Nicola Bruno e di Francesco Cicerelli.

 

“Si è tenuto ieri, alle 10 del mattino, presso la casa municipale di Longobardi, il consiglio comunale, in prima convocazione, avente all'ordine del giorno l'approvazione del conto del bilancio 2015 e del bilancio di previsione 2016/2018.

 

Malgrado "l'impossibilità a partecipare dei consiglieri di minoranza -ha dichiarato il capogruppo Nicola Bruno- la seduta si è svolta regolarmente senza l'opposizione ed in pochi minuti".

 

Infatti "alle 10 e venti circa -continua Bruno- il consigliere Francesco Cicerelli si recava in consiglio ed apprendeva che l'assise era già terminata.

Neppure i due cittadini presenti si sono resi conto dello svolgimento della stessa.

Ora come si fa ad approvare in pochi minuti due documenti importanti come il conto consuntivo ed il bilancio di previsione?


E' evidente che i consiglieri di maggioranza partecipano alle sedute consiliari per alzare o abbassare la mano senza entrare nel merito degli argomenti.

Inoltre, più volte abbiamo segnalato l'opportunità di tenere i consigli di pomeriggio onde consentire la partecipazione sia dei cittadini sia dei consiglieri, impegnati in attività lavorative, a differenza di qualche amministratore che di non lavorare ne ha fatto una ragione di vita.

Chiediamo con forza che il Prefetto adotti gli opportuni provvedimenti".

Comunque "è evidente -continua il consigliere Bruno- la totale fallimentare gestione del comune. Non solo il bilancio di previsione 2016/2018 è privo di qualsivoglia programmazione, ma se si confrontano i dati del conto consuntivo 2015, con quelli del 2014, emerge che nessuna riduzione è stata effettuata sul fronte delle spese.

 

Anzi, passando da 4.263.477,29 euro del 2014 a 4.540.196,43 euro del 2015, si evince un incremento consistente delle spese generali di circa 300.000,00 euro.

Sicuramente questo non voleva essere ascoltato dalla maggioranza".

Lo stesso organo di revisione, sul rendiconto 2015 "evidenzia -conclude Bruno- riserve: infatti "l'eventuale mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale -si legge nella relazione- da parte della corte dei conti, non consentirà il pagamento dei debiti con fondi di bilancio e potrà compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'Ente".  

Pubblicato in Longobardi

Cari cittadini, martedì due giugno è ricorsa la “FESTA DELLA REPUBBLICA” di cui I PICCOLI COMUNI sono un tassello fondamentale. La Costituzione italiana, all’articolo 114, infatti, stabilisce che “la Repubblica è costituita da Comuni,.....”.

Approfitto della vostra gentile disponibilità per rappresentarvi il grido di dolore inascoltato di noi Sindaci dei PICCOLI COMUNI, massacrati dai governi che si sono succeduti dal 2011 ad oggi e che scientificamente hanno deciso di sopprimere definitivamente le nostre piccole, comunità locali attraverso, principalmente, due operazioni congiunte:

A) I continui tagli ai trasferimenti di risorse economiche che ci obbligano a ridurre i servizi minimi indispensabili;

B) L’accorpamento obbligatorio che non genera risparmi, ma costi aggiuntivi e che non genera alcun effetto positivo sui nostri piccoli comuni, perché, come dimostrano i dati, non migliora la gestione del territorio, ma lo desertifica incrementando lo spopolamento.

Addirittura si parla di ridurre i comuni dagli attuali 8000 a 2500 attraverso unioni e fusioni da 15000/20000 abitanti in su. Se così fosse, non potremo più garantirvi i servizi che attualmente eroghiamo ed il nostro comune diventerebbe una piccola frazione.

Per capire l’entità dei tagli che ha subito il nostro comune, mi soffermerò su un dato: nel 2011 lo Stato ci trasferiva euro 636.930,65 oggi ne trasferisce 399.865,74. Abbiamo dunque subito tagli per ben 237.064,91 euro, in pratica circa ventimila euro al mese.

Tale situazione ci ha obbligato, così, a tassare VOI per poter mantenere i servizi.

Sappiate che l’IMU, che siamo costretti a prelevare dalle vostre tasche, in buona parte dobbiamo trasferirla allo Stato e non resta pienamente a disposizione delle casse del nostro comune.

L’attuale spesa dei piccoli comuni non è più ulteriormente comprimibile.

La stessa Corte dei Conti, che vigila sulla spesa dei comuni, segnala che ai Comuni è stato chiesto uno sforzo di risanamento non proporzionato all’entità delle loro risorse a vantaggio del governo centrale.

Infatti nel 2014:

All’amministrazione dello Stato, che spende il 60% delle risorse, è stato imposto un taglio pari a € 700 milioni;

Alle Regioni, che spendono il 21% delle risorse, è stato imposto lo stesso taglio di € 700 milioni;

Ai Comuni, che spendono l’ 8% delle risorse, è stato imposto il medesimo taglio di € 700 milioni.

Un taglio così lineare e sperequato non si era mai visto ed è nuovamente previsto nella legge di stabilità del 2015. Inoltre occorre sapere che nel 2014 i dati Istat dicono che il debito dello Stato è aumentato di 13,6 miliardi di euro, mentre quello degli enti locali è diminuito di 0,9 miliardi di euro.

Quindi mentre noi, da un lato, contribuiamo al risanamento della spesa pubblica continuando a risparmiare, dall’altro lato lo Stato continua a tagliaci le risorse.

INTANTO SAPPIATE CHE, IN ACCORDO CON GLI ALTRI SINDACI DEI PICCOLI COMUNI D’ITALIA, IL DUE GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA, NON POTENDO CERTO FESTEGGIARE LA NOSTRA FINE, SIAMO STATI DAVANTI ALLA PREFETTURA DI COSENZA PER RAPPRESENTARE LA VOSTRA VOCE DI CITTADINI ONESTI, OPEROSI, MA DIMENTICATI.

Longobardi, lì 03/06/2015           Il Sindaco             Giacinto Mannarino

Pubblicato in Longobardi

Longobardi – La sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei Conti ha bocciato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Longobardi, valutandone <<la non congruità ai fini dell'equilibrio>>.

Una doccia fredda per il sindaco Mannarino e la sua giunta comunale che proprio, ieri, in una seduta consiliare convocata d’urgenza, ha riproposto un nuovo piano di riequilibrio finanziario per evitare il "default" del Comune, approvato con i soli voti della maggioranza.

Forte la posizione del gruppo consiliare “Progetto Longobardi” che, attraverso il capogruppo Nicola Bruno, ha chiesto di mettere a verbale <<l’allontanamento definitivo dall’aula>> al momento del voto, visto che <<siamo stati notiziati del consiglio comunale, fissato alle ore 9.00, soltanto venerdì pomeriggio (29 Agosto u.s.), a cavallo del fine settimana ed in concomitanza con la chiusura degli uffici comunali, con conseguente impossibilità di accesso ai relativi atti, in palese violazione dello Statuto e del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale>>.

Per l’avvocato Bruno, poi, difettava il presupposto dell’urgenza della convocazione:

<<Dove sono i motivi urgenti se l’Amministrazione è venuta a conoscenza dell’ oggetto lo scorso 11 Luglio?

Dove sono i motivi urgenti se la seduta in prima convocazione è stata rinviata, semplicemente, per l’assenza di un assessore comunale?>>.

Sempre il consigliere Bruno denuncia <<di essere venuti a conoscenza soltanto in questa sede della deliberazione n° 35/2014 di diniego del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Longobardi, da parte della Corte dei Conti, mentre la stessa veniva inviata all’Ente a mezzo fax n° prot. 2881 in data 11/07/2014, da qui il grave comportamento omissivo del Sindaco Giacinto Mannarino>>, per il quale ha chiesto << la trasmissione del verbale consiliare al Prefetto di Cosenza ed alla Corte dei Conti per gli opportuni provvedimenti, con riserva, altresì, di impugnare la delibera innanzi al Tar>>.

Per la Corte dei conti non vi sono dubbi <<il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Longobardi, non può essere approvato in quanto fondato su previsioni di entrata e di riduzione di spese che risultano aleatorie, incongrue ed inattendibili>>.

Pubblicato in Longobardi
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