Invece della carrozzina preferiva il motocarro.
Ma i finanzieri di Lamezia poi lo trovano che camminava
E no!
L’invalido dal 2003 percepiva l’ indennità di accompagnamento per una disabilità che non gli permetteva di camminare
Ma secondo i finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme camminava, anche se a volte con le stampelle, e guidava anche il proprio motocarro.
Per questo motivo è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del tribunale lametino su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una persona indagata per il reato di truffa aggravata.
In particolare, dall’indagine è emerso che l’indagato, per gravi patologie psicofisiche da cui risulta affetto, non doveva essere in grado di compiere da solo i più elementari atti della vita. Per questo motivo avendo bisogno di un’assistenza continua aveva ricevuto l’indennità economica di accompagnamento a carico dell’Inps.
Recentemente l’indagato, al quale è stata assegnata anche una carrozzina per invalidi perché non sembrava in grado di camminare, è stato nuovamente sottoposto a visita medica, che ha confermato cartolarmente la gravità delle patologie, rese anche evidenti dalla circostanza che, come si evince dai referti, l’indagato giunto davanti la commissione medica in carrozzella era stato poco collaborante. I finanzieri hanno sorpreso e filmato più volte l’indagato mentre camminava oppure guidava il motocarro lungo le strade di Lamezia Terme.
Per questo motivo l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento cautelare, disponendo il sequestro dei beni dell’indagato di 45 mila euro, pari all’importo complessivo delle indennità di accompagnamento indebitamente percepite.
Il provvedimento della magistratura e’ stato appena eseguito dai finanzieri, sequestrando all’indagato un immobile ed alcune disponibilità finanziarie; contestualmente, gli e’ stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari
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Lamezia Terme
Va nell’ufficio postale di via Fabio Filzi in Lamezia terme con una carta di identità falsa e tenta di aprire un conto corrente
Ma la sfortuna ha voluto che in quel momento alcuni finanzieri del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme che si trovavano presso l’ufficio postale per acquisire documentazione afferente ad altre indagini, notavano casualmente il documento identificativo in questione e, qualificatisi, iniziavano immediatamente approfondimenti speditivi sulla regolarità della carta di identità utilizzata.
Risultava così che il documento era intestato a persona inesistente.
In esito ad ulteriori esami tecnici, emergeva pure che il timbro a secco apposto sulla fotografia del soggetto non coincideva perfettamente con quello impresso sulla parte cartacea del documento, togliendo così ogni dubbio sulla contraffazione dello stesso.
Il soggetto che tentava la truffa è stato, quindi, immediatamente bloccato e identificato, questa volta esattamente.
La successiva perquisizione personale, in un secondo tempo estesa anche all’autovettura in uso all’indagato, permetteva ai militari di rinvenire un ulteriore documento d’identità falso, intestato ad altra persona, risultata anch’essa inesistente, nonché ulteriori documenti amministrativi, di vario genere, palesemente contraffatti, prontamente sequestrati dai militari.
La persona è stata denunciata in stato di libertà all’autorità giudiziaria lametina per falso e tentata truffa aggravata ai danni delle poste italiane.
Sono in corso indagini per stabilire compiutamente i moventi precisi dei reati compiuti.
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