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Uno degli errori più tragici dell’Ufficio del Commissario per la emergenza ambientale è stato quello di supporre che si potesse facilmente gestire una rete fognaria lunga venti kilometri con la fogna sollevata 14 volte da potenti idrovore.  

Chissà quale aberrante logica ha portato un tecnico a progettare una rete fognaria lunga 20 km in un territorio sostanzialmente orizzontale nel quale il trasporto  avviene a caduta tra un impianto di sollevamento e l’altro, con consumi di energia abnormi che vengono trasferiti sulla inerme popolazione

Comprendiamo la accettazione del progetto da parte del comune di Belmonte Calabro felice di  trasferire la propria fogna a sud e quindi in modo tale che il proprio mare sarebbe dovuto essere più pulito.

Ed ancora più comprendiamo la accettazione da parte del comune di Amantea che sciaguratamente aveva realizzato l’impianto di depurazione a nord del paese e quindi sopravento ed in modo che la puzza ( ed altro) si spargesse sugli abitanti , sulle  case e sulle cose .

Non solo, ma l’impianto venne realizzato anche a fianco del fiume Catocastro che trasportava a mare quello che usciva dal depuratore , in particolare anche quando non funzionava e funzionava  male .

E fu proprio per questo che fummo tutti felici di mandare la fogna Nocera Terinese

Tutti pensammo, così,  di avere il mare pulito!

Solo dopo scoprimmo ch

e….

Ed oggi , proprio stamattina, ancora una pompa di sollevamento che va in tilt e manda la fogna sui terreni adiacenti.

La famosa fogna 13 che insieme alla 12 sono i due più seri problemi di questa rete.

 

Pubblicato in Lamezia Terme

Ecco la elegante nota del sindaco sul problema della fogna a cielo aperto. Una terribile verità finora nascosta ed una nuova verità che ci coinvolge!

 

“Il segretario del Pd, Armando Motta, e il capogruppo dello stesso partito in Consiglio comunale, Antonio Albi, si sono dannati ieri per denunciare quella che hanno chiamato “fogna a cielo aperto” nei pressi del sottopasso di Nocera Marina.

Il problema esiste e negarlo sarebbe sciocco, ecco perché la ditta incaricata, sollecitata e diffidata dall’Amministrazione comunale, sta prendendo i provvedimenti del caso.

Ma il problema, è bene che i noceresi lo sappiano, è di difficile soluzione.

Benché siano ormai anni che si tenti in ogni modo di trovare una soluzione definitiva, a volte, infatti, si ripresenta, e crediamo sia corretto che i cittadini ne conoscano le ragioni.

Purtroppo in passato l’ex sindaco Pasquale Motta ha fortemente voluto che il depuratore progettato per gestire oltre centomila abitanti, venisse collocato in un Comune, il nostro, di appena 5mila abitanti.

Un caso unico in Italia. Per capirci, quello di Nocera è il terzo depuratore più grande della Calabria.

Un investimento, quello dell’allora Giunta Motta, di ben 24 miliardi di lire che a noi ha portato solo guai.

Soprattutto perché, ed è questo che i noceresi devono sapere, alla stazione di sollevamento numero 15 (per intenderci, quella che sta causando il problema della fuoriuscita di liquame a Via Aldo Moro), arriva la melma di Amantea e Belmonte e, poiché la stessa stazione ha letteralmente usurato due pompe di sollevamento di 54 e 75 kw (che consumano dai 6 mila ai 10 mila euro mensili di corrente elettrica), la melma fuoriesce dal tombino posto in adiacenza del sottopasso.

Tutto questo accade perché quella progettazione, voluta dalla Giunta Motta, non è in grado di gestire l’afflusso della melma degli abitanti di Amantea e Belmonte, tanto che questo problema si porta avanti da allora.

Di fronte a questo gigantesco problema, ereditato da chi ha voluto che il depuratore sorgesse a Nocera, la nostra Amministrazione comunale ha messo in opera un progetto che crediamo risolutivo.

La città di Amantea e il Comune di Belmonte, infatti, dopo una battaglia condotta da Sindaco e Assessori in ogni sede, senza sosta (più volte abbiamo interessato il Prefetto che si è sempre dimostrato sensibile al problema), saranno collegati direttamente al depuratore entro 15 giorni, senza passare attraverso la stazione n. 15.

Per di più questo nuovo collegamento eviterà la fuoriuscita di liquame anche al Villaggio del Golfo. Finora, infatti, grazie a chi fece quel progetto suicida, la condotta proveniente da Amantea, oltre che raccogliere il liquame del Villaggio del Golfo, si spinge fino al Villaggio Nuova Temesa proprio all’interno della stazione incriminata, la numero 15, e non direttamente al depuratore. Un errore tecnico di dimensioni colossali.

Tra l’altro la Stazione N. 15 raccoglie il liquame proveniente dalla SS 18, Monacello e altre vie, e prosegue con la conduttura per Passo Bagni e Via Garibaldi fino al depuratore.

Insomma, un progetto senza capo né coda che ha causato danni perenni le cui conseguenze, soprattutto economiche ma non solo, saranno pagate forse per sempre dai noceresi.

Tutte queste complicazioni erano assolutamente prevedibili quando l’allora sindaco Motta decise di farci questo regalino, eppure ora, e la cosa è davvero paradossale, i segretario del Pd, Armando Motta, e il capogruppo Pd, Albi, protestano e si lamentano per un problema enorme creato da loro stessi.

Ma non è tutto.

La gestione del depuratore, infatti, è costosissima e il Comune più grosso, quello di Amantea, che detiene il 65% della quota, ha problemi di liquidità e dunque non paga il dovuto, e Nocera, che ne detiene il 22%, non può certo sopperire. Da qui la difficoltà economica a gestire la manutenzione. Difficoltà fatta ovviamente presente più volte alle autorità competenti.

È vero che forse dovremmo tenere informati maggiormente i cittadini su quanto accade, ma è altrettanto vero che preferiamo dedicare gran parte del nostro tempo per lavorare affinché i problemi siano risolti.

Non avrei voluto scendere nuovamente in polemica, ma leggere che il segretario e il capogruppo del Pd alzano la voce per denunciare il più grosso problema del Paese che la loro parte politica ha causato, è davvero troppo.

Loro dovrebbero solo chiedere scusa e ringraziare i noceresi per la pazienza dimostrata in tutti questi anni. Ed è del tutto inutile affermare che la Giunta Motta è finita molti anni fa, perché purtroppo il problema creato col depuratore sarà eterno e la responsabilità la porteranno per sempre loro, a prescindere che lo abbiano creato ieri, una settimana fa o 20 anni addietro.

C’è poi un secondo problema. Quelli del Pd, purtroppo, hanno l’abitudine di fare politica in un solo modo: rivolgendosi alla Corte dei Conti, al Prefetto o alla Procura della Repubblica.

Parlano e sparlano sempre di reati penali inesistenti, apparendo più magistrati che politici. Ultimamente si sono persino inventati un imminente scioglimento del Consiglio comunale sulla base di una lettera della Prefettura assolutamente ordinaria, che ogni anno perviene a quasi tutti i Comuni d'Italia.

Ma al Pd, e davvero me ne rammarico, poco interessa dei problemi della nostra comunità. Non è un caso, infatti, se in tre anni di opposizione non si sono resi protagonisti di una sola proposta in Consiglio o comunque pubblica. Solo attacchi spesso personali, articoli sui quotidiani, denunce penali che hanno dell’assurdo. I rappresentanti del Pd sanno che tutti i Comuni sono stati stritolati dagli ultimi governi, con tagli mostruosi dei trasferimenti statali. Sanno che le difficoltà sono oggettive e che ci sarebbe bisogno anche della loro collaborazione, che noi accetteremmo senza alcun problema a prescindere dalle nostre differenze politiche. Ma purtroppo, con oppositori come Albi e Motta, collaborare per il bene della comunità è del tutto impossibile.

Di seguito gli indirizzi mail ai quali il PD di Nocera ha indirizzato la denuncia.

Loro…che non denunciano mai…

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