La situazione del comune di Amantea ricorda quanto diceva Matteo 23.4.
Scribi e farisei, indicano che il popolo, paragonato a un asino da soma, veniva caricato di pesanti fardelli fino a scomparire, cioè si vedevano più i carichi addosso all’asino che l’asino in sé.
E’ quello che sta succedendo nel nostro comune
Comune dove nel suo organico non ha più quasi nessuno.
A questi “pochi nessuno” un sincero augurio da u ex collega che lavorava fino a tarda sera, da un lato, per rischiare errori il meno possibile, dall’altro per mandare avanti la propria città.
Ma un conto è stata la “mia” scelta, un conto è, oggi, la condizione obbligata nella quale si ritrova il comune di Amantea.
Un comune che si fece vanto di aver trasformato gli stipendi del personale che andava man mano in pensione in ratei di mutuo per opere pubbliche!.
Un comune che perdeva man mano il proprio organico senza preoccuparsi di come far fronte- e bene- all’obbligo di una buona amministrazione.
Un comune che ha trasformato operai in simil impiegati.
Un comune che ha perso nel tempo ben più della metà del proprio organico.
Ed oggi si trova in una condizione inaccettabile.
Se in qualche modo- ma, purtroppo, non è così- riesce a sostituire il personale operaio sempre più mancante con il fitto che gli fanno le cooperative, questo non può avvenire per i funzionari e per i dirigenti.
Funzionari e dirigenti che man mano che vanno in pensione non sono sostituti.
Ed allora ecco la risposta:.
Si dice ai pochi rimasti : Visto che sta faciennu u viaggiu, portimi puru chissu”
Come se davvero fosse possibile gestire una amministrazione con 3-4 funzionari o dirigenti
Ed infatti, ormai sono rimasti:
Franco Lorello ,
Gaetano Vigliatore,
Giancarlo Socievole,
Concetta Zagordo
Un carico eccessivo che potrebbe determinare forte reazioni
Ed è per questo che vale lo pena di scomodare il bel film di Ettore Scola( 1968)”Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in africa” descrittivo di una situazione grottesca e paradossale di una Italia strampalata che nasce ed oggi vive di burocrazia per eliminare la quale invece di cambiare le leggi riduce via , via i burocrati! Mah!
Un tempo i giovani catocastresi scendevano verso Acquicella insieme alle giovani turiste per vedere le lucciole.
Il buio, in sostanza, era cercato!
Oggi sono rari i catocastresi, i turisti e le lucciole.
Ed altrettanto rare le lampadine accese della pubblica illuminazione.
E così affacciati ai balconi delle poche case abitate ci si interroga sul mistero della luce che non c’è più.
E pensare che era un quartiere fortemente illuminato, come si conviene ai quartieri periferici e semi abbandonati.
Tutto- ci dicono- è iniziato quando sono stati effettuati alcuni lavori da parte di una ditta incaricata dall’Enel.
Lavori che inizialmente lascarono l’intero quartiere totalmente al buio.
Ora, invece, le lampadine si illuminano a saltapicchio.
Come se si trattasse di lampadine fulminate.
#dellaseriemom’appiccioemoni#.
O se volete #daerllaserieunas’appicceedunano#.
Eppure si vedono spesso gli elettricisti comunali armeggiare sull’autoscala alla ricerca di una soluzione difficile se non impossibile.
Tanti hanno telefonato al comune.
Qualcuno ci ha informato e pregato di segnalare la cosa sul nostro blog, quasi che esso possa fare quel miracolo che gli uomini non sanno fare.
La normalità!
Ho suggerito loro di accendersi una lampadina davanti casa a spese loro
Ecco il comunicato emanato oggi dall’A.C.D. Città Amantea 1927.
“Si è svolta nella mattinata di oggi, in un clima cordiale, un incontro tra alcuni componenti dell’A.C.D. Città Amantea 1927 e l’Amministrazione Comunale
L’incontro è stato utile per fare il punto prima dell’inizio della nuova stagione calcistica.
In particolare, è emersa una unità di intenti sulla necessità di porre in essere un progetto etico sul calcio, con fondamenta solide da ricercare nel tessuto sociale ed economico amanteano, e capace di valorizzare il patrimonio di giovani calciatori presenti in città e nel territorio.
A tal riguardo, ed anche al fine di promuovere un’azione di azionariato sociale e di condivisione dal basso, giorno 1 agosto in piazza Calavecchia - alle ore 21.30 si terrà un’assemblea pubblica alla quale è invitata a partecipare tutta la città.
Non possiamo che apprezzare l’atteggiamento collaborativo da parte dell’Amministrazione Comunale che ha assunto precisi e puntuali impegni con riferimento alle migliorie da apportare allo Stadio - anche in termini di sicurezza - per meglio affrontare il prossimo campionato.
Di questo ringraziamo l’Amministrazione e in primis il Sindaco Mario Pizzino.
Esprimiamo, infine, soddisfazione per l’attenzione rivolta nei confronti della squadra e, più in generale, riguardo al ruolo sociale e aggregativo svolto dallo sport
Erano presenti:
Con Pasquale Socievole, Aurelio Garritano, Maurizio Motolese, Giuseppe Miraglia, Enzo Giacco, Marcello Socievole, Giovanni Berardone, Gaetano Giglio e Mario Pizzino.