Redazione TirrenoNews
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Droga e figli. Genitori tra coraggio e disperazione
Mercoledì, 24 Febbraio 2016 13:45 Pubblicato in CalabriaDeve essere drammatico scoprire di avere un figlio che assume droga.
Difficile sapere quale è il comportamento migliore da tenere.
Comprensibile , pertanto, che li si controlli con la massima attenzione scoprendo i fornitori ed i luoghi di spaccio.
E così ancora più comprensibile che si giunga a denunciare il tutto ai carabinieri.
E’ quello che è successo a due genitori di un paesino vicino a Soveria Mannelli che hanno denunciato il rifornitore di droga della propria figlia
I genitori della ragazza hanno raccontato agli agenti che la figlia da diverso tempo ha problemi di dipendenza, al punto da essere in cura al Sert di Cosenza ed essere stata già in una comunità di recupero, dalla quale era scappata.
Poi hanno riferito di diversi contatti, anche telefonici, con un ragazzo residente a Soveria Mannelli che la riforniva e che in una occasione, la madre ha anche assistito personalmente ad un incontro tra la giovane e il suo “pusher”, avvenuto in Soveria Mannelli poco tempo prima, nel quale, a bordo di una vecchia fiat panda, il giovane avrebbe ceduto qualcosa alla ragazza in cambio di venti euro.
E così sono partite le indagini, comprese intercettazioni telefoniche ed ambientali, e si è scoperto che la coppia aveva detto la verità.
Diversi i ragazzi coinvolti ed ora colpiti dalla misura cautelare.
I Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno arrestato quattro persone, sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di Massimiliano Cocola, 26 anni, residente a Pedivigliano, Piero Gianluca Cocola, 32 anni di Soveria Mannelli, Nello Rocca di 20 anni, residente a Scigliano e Francesco Camposani, di 23 anni residente a Marano Marchesato.
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Mars ritira le barrette dalla vendita in Italia e in altri 54 Paesi
Mercoledì, 24 Febbraio 2016 13:24 Pubblicato in MondoLa multinaziona le alimentare Mars ha ordinato un maxi-ritiro di prodotti in 55 Paesi, tra cui l’Italia, dopo che un consumatore ha trovato un pezzetto di plastica in una confezione.
I dolciumi ritirati dalla vendita sono quelli con i marchi Mars, Snickers, Milky Way Mini e Miniatures, nonchè le confezioni miste “Celebrations” con data di scadenza compresa tra il 19 giugno 2016 e l’8 gennaio 2017.
Il richiamo comprende solo i prodotti confezionati nello stabilimento olandese di Veghel, fa sapere Eline Bijveld, coordinatrice dell’azienda nei Paesi Bassi.
La filiale francese di Mars fa sapere, da parte sua, che si tratta di “un incidente isolato e strettamente limitato”. L’azienda ha invitato gli acquirenti a “non consumare” i prodotti oggetto della misura e a contattare i servizi di tutela alla clientela per qualsiasi chiarimento.
(AGI)
Amantea: Processo Sabatino/Menichino rinviato al 2017.
Martedì, 23 Febbraio 2016 21:01 Pubblicato in Primo PianoSi è svolta, oggi 23 febbraio, presso il Tribunale di Paola, la prima udienza del processo che vede contrapposti il dottor Giuseppe Sabatino ex ragioniere ed ex vicesegretario del Comune di Amantea, ed oggi padre del sindaco Monica Sabatino, e la dottoressa Francesca Menichino consigliera comunale di opposizione del M5s.
Si tratta di un procedimento civile con il quale l'ex ragioniere del comune di Amantea e padre del sindaco chiede alla consigliera comunale M5s Francesca Menichino un risarcimento di 75.000 euro.
“I fatti si riferiscono a quanto accaduto il 7 agosto del 2014, quando alla Menichino recatasi in Comune per ritirare gli atti del Consiglio Comunale previsto per l’indomani venne opposto un violento rifiuto da parte del Sabatino, vero padrone dell’ Ente”
Questo afferma il senatore M5s Luigi Gaetti, vicepresidente dell’ Antimafia, e firmatario con il senatore Morra di un’interrogazione parlamentare tesa a far luce sulla quotidiana presenza del ragioniere Sabatino negli uffici comunali dopo la pensione, prima per formare la segretaria ed ora in modo palesemente illegittimo come volontario civico, mentre a giugno 2015 sono stati tutti bocciati i candidati al concorso per la ragioneria dell’Ente.
Occorre anche informare che tramite una pec del suo legale il Sabatino aveva fatto sapere alla Menichino che avrebbe rinunciato ai soldi purchè lei avesse dichiarato, insieme a tutti i parlamentari M5s, di avere dichiarato il falso, porgendo relative scuse e purchè non facesse più riferimento diretto o indiretto “al suo lavoro gratuito” al Comune di Amantea.
“ Un’ulteriore violenza” -afferma Dalila Nesci- che sul tentato bavaglio alla Menichino fece un duro intervento in Aula il 13 ottobre scorso”.
“Ho rifiutato qualsiasi condizione propostami e sono pronta ad affrontare questa vicenda processuale, nella quale non potrò fare altro che ribadire la verità dei fatti accaduti il 7 agosto del 2014, sui quali il primo cittadino avrebbe dovuto separare la condizione di figlia da quella di sindaco, e con un atto di consapevolezza ammettere la verità che ben conosce e garantire trasparenza alle opposizioni e ai cittadini amanteani”- afferma la consigliera Menichino e conclude “ continuerò fino in fondo il mio dovere di opposizione politica, lontana da qualsiasi condizionamento personale, perché occorre invertire la concezione personalistica della politica amanteana, e perché qui non si tratta della contesa tra due persone ma di una reazione quasi inevitabile del sistema di potere familistico e clientelare presente ad Amantea ed in Calabria alla severa, coerente e prima d’ora ignota opposizione del M5s.”
Due posizioni inconciliabili, dunque.
Un processo nel quale si confronteranno due persone, due posizioni, due verità.
Per accertare quella giudiziaria saranno ascoltati vari testimoni.
Stamani dopo le solite scaramucce verbali il giudice ha rinviato il processo a gennaio 2017.
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