
Redazione TirrenoNews
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Il Tribunale del riesame respinge la richiesta di arresto per il consigliere regionale Orlandino Greco e per l’ex consigliere provinciale Aldo Figliuzzi.
Per entrambi non sussistono gravi indizi di colpevolezza né esigenze cautelari.
Nel dispositivo del tribunale, per Orlandino Greco soltanto la campagna elettorale del 2008 merita dei maggiori approfondimenti investigativi.
L’ex sindaco di Castrolibero oggi consigliere regionale eletto nella lista “Oliverio presidente” e Aldo Figliuzzi erano stati accusati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro di corruzione elettorale e voto di scambio politico-mafioso.
All’epoca dei fatti il pm dell’antimafia Pierpaolo Bruni, oggi procuratore a Paola, aveva richiesto l’arresto.
La misura cautelare è stata però rigettata nel mese di dicembre.
La scelta è stata successivamente impugnata dal procuratore Nicola Gratteri il quale sostenne come fosse necessaria la restrizione della libertà per gli indagati.
A pesare sull’intero quadro probatorio per i due politici ci furono le dichiarazioni di sei collaboratori di giustizia: Roberto Calabrese Violetta, Adolfo Foggetti, Ernesto Fogetti, Marco Massaro, Daniele Lamanna ed Edyta Kopaczynska.
L’appoggio del clan ad Orlandino Greco, difeso dall’avvocato Franco Sammarco, sarebbe arrivato grazie alla consegna di una mazzetta di 20mila euro consegnata da Greco per ottenerne l’appoggio durante la campagna elettorale.
Sia Greco che Figliuzzi, difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato, hanno ribadito nel corso delle testimonianze processuali come i rapporti con il defunto Michele Bruni (ex reggente del clan Bella-bella) non avessero nessun fondamento.
Linea difensiva basata dunque sulla inattendibilità dei racconti dei pentiti.
Oggi il verdetto atteso ormai da mesi.
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Ancora una piantagione di marijuana a Cetraro. Arrestato un agricoltore
Giovedì, 26 Ottobre 2017 15:31 Pubblicato in Alto TirrenoCetraro (Cosenza) - Una persona è stata arrestata a Cetraro dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Pierpaolo Bruni e del Sostituto Teresa Valeria Grieco.
Le Fiamme Gialle cosentine dopo aver percorso una serie di ripidi sentieri della costiera tirrenica e facendosi largo tra i rovi e la fitta vegetazione, hanno scoperto una piantagione di circa 100 piante di “Canapa Indiana” aventi un’altezza di oltre 2 metri e peso superiore a 40 chilogrammi, curate e coltivate in vasi occultati all’interno di un canneto in una zona impervia del Comune di Cetraro.
All’esito delle indagini, scattate immediatamente ed effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, sono state ricostruite le attività illecite ed individuata una persona di Cetraro responsabile della coltivazione.
Le piante di “Canapa Indiana” avrebbero consentito di realizzare un guadagno illecito di oltre 500 mila euro.
Le perquisizioni effettuate dai Finanzieri hanno, inoltre, permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriore sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, nonché i recipienti per innaffiare le piante di “Canapa Indiana”.
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Renzi (ri)parte da Paola. Ecco la nota stampa di Enza Bruno Bossio
Giovedì, 26 Ottobre 2017 15:01 Pubblicato in PaolaRiceviamo e pubblichiamo :
Una due giorni attraversando la Calabria, per ascoltare le esigenze dei territori e per incontrare quelle eccellenze presenti sul territorio da sostenere e valorizzare.
Si è concluso questa mattina con la visita al Santuario di Paola il viaggio in Calabria di “Destinazione Italia”, il tour di ascolto del segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi.
Soddisfazione per la due giorni è stata espressa da Enza Bruno Bossio, deputata calabrese del Partito Democratico, anche lei in viaggio insieme al segretario Renzi.
Durante la due giorni, inoltre, il viaggio è stato l’occasione perché attraverso più incontri svoltisi sul treno in corsa, la deputazione calabrese e il presidente Oliverio hanno avuto modo non soltanto di fare un bilancio delle politiche che il governo nazionale e la Regione hanno messo in campo, ma hanno tratteggiato gli impegni per un’accelerazione delle azioni attuative affinché i segni di ripresa che la Calabria già oggi sta registrando possano irreversibilmente consolidarsi.
“In questo viaggio calabrese – spiega Enza Bruno Bossio - il #TrenoPD ha incontrato la Calabria migliore.
Molto è stato fatto in questi mesi da Oliverio, Renzi e Gentiloni.
Ovviamente, c’è ancora tanto da fare: infrastrutture e alta velocità sono ancora una priorità per una Calabria meno periferica.
Il viaggio non ha evidenziato solo criticità sociali ed infrastrutturali, ma è stato un’opportunità affinché Renzi potesse incontrare esperienze e testimonianze di una Calabria che ha tanto da dare all'Italia intera.
Ripartiamo da qui, ripartiamo dai territori e dalle certezze di una terra ricca di bellezze e di una straordinaria umanità”.
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