Redazione TirrenoNews
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Assegnati 20 milioni di euro a quattro porti calabresi; Amantea non c’è!
Mercoledì, 20 Dicembre 2017 19:39 Pubblicato in Primo PianoPochi minuti fa è stato pubblicato il seguente comunicato stampa della Giunta regionale della Calabria.
“Nuovo importante passaggio per il rilancio e il miglioramento della competitività del sistema portuale calabrese, con l’ammissione a finanziamento degli interventi di riqualificazione e adeguamento infrastrutturale dei porti di Isola Capo Rizzuto (Kr), Roccella Jonica (RC), Cirò Marina (Kr) e Cetraro (Cs).
A conclusione della procedura di selezione per interventi infrastrutturali nei porti di rilevanza economica regionale ed interregionale, la Regione Calabria ha infatti definitivamente assegnato circa 20 milioni di euro a valere sull’asse VII “Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile” del POR Calabria 2014-2020.
Le risorse sono state attribuite alle proposte collocate nelle prime quattro posizioni della graduatoria approvata lo scorso mese di Agosto (su un totale di 8 istanze che hanno ottenuto un punteggio superiore alla soglia di ammissibilità) che si riferiscono appunto ai porti di Isola Capo Rizzuto, Roccella Jonica, Cirò Marina e Cetraro.
In esito alle determinazioni della Commissione di Valutazione - che ha avuto in carico la procedura di selezione degli interventi - con il decreto dirigenziale n° 14427 del 18 dicembre 2017 è stata disposta l’ammissione a finanziamento dei quattro interventi di cui sopra, con la specifica degli importi assegnati a ciascuno di essi, fino al completo assorbimento delle risorse destinate all’Avviso.
Il decreto, inoltre, approva lo schema di convenzione da proporre ai Comuni beneficiari per disciplinare i rapporti di finanziamento.
Terminato l’iter di selezione degli interventi, può dunque concretamente avviarsi la fase attuativa degli interventi.”
Il porto di Amantea resta fuori dal finanziamento
Ed è ancora chiuso.
Insomma leggiamo che si tratta di “finanziamento degli interventi di riqualificazione e adeguamento infrastrutturale dei porti di Isola Capo Rizzuto, Roccella Jonica, Cirò Marina e Cetraro”.
Solo che mentre i porti finanziato sono aperti il nostro è chiuso!
Alla faccia della qualificazione della rete portuale!
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La Regione “ rifila” il “pacco di Natale” al personale FinCalabra
Mercoledì, 20 Dicembre 2017 19:12 Pubblicato in CalabriaQuale credibilità può avere un ente che prima assume gli impegni e poi non li rispetta ?
Nessuna ,vero?
Parliamo della regione Calabria che prima il 28 aprile 2017 a firma di Carmelo Salvino e Giuliana Barberi, rispettivamente presidente e vice presidente della Fin Calabra spa, e del Prof. Antonio Viscomi per la regione Calabria, assumevano impegno di corrispondere entro il 30.06.2017 ai dipendenti Fincalabra la 14esima mensilità del 2014 e il saldo relativo alla 13esima mensilità del 2014.
Oltre all’impegno sopradetto la regione assumeva l’impegno di corrispondere non oltre il 31.12.2017 tutte le retribuzioni arretrate.
Tale impegno veniva confermato nell’incontro del 28 giugno 2017
Ed invece no!
Il 15 dicembre la Fincalabra comunicava che non avrebbe rispettato l’accordo del 28 aprile 2017, e che dunque non avrebbe pagato entro il 31 dicembre 2017 le mensilità arretrate.
Si tratta dicono i sindacati di un sacrosanto diritto ai dipendenti ex Calabria IT.
Cero che hanno ragione i sindacati quando si domandano perché al momento della firma dei riferiti accordi, “sia Fincalabra che la Regione Calabria, abbiano voluto immediatamente “invadere” la stampa, dando con grande risonanza mediatica il “lieto annuncio” e rivendicato la paternità di quella intesa con le OO.SS. che doveva chiudere un’amara ed annosa vicenda lesiva dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Una domanda alla quale è facile dare una risposta semplice quale è quella che ora la gente si ricorda di un accordo che dimostrava la efficienza e la correttezza dell’ente FinCalabra e dell’ente regione.
E soprattutto il rispetto per chi lavora
Non sarebbe logico dare risonanza ad una fregatura.
Vero?
Come potrebbe l’ufficio “pubblicità ed affini” con tutta la solita fantasia usata dire positivo di un “pacco” spedito al personale della Fincalabra e di un mancato impegno?
Allora in questi casi non resta che il silenzio nella speranza che la vicenda non venga nemmeno saputa
Per questo noi postiamo la notizia sul nostro sito!
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È illegittima e scellerata la scelta della Commissione straordinaria di liquidazione.
Mercoledì, 20 Dicembre 2017 14:50 Pubblicato in Calabria“È illegittima e scellerata la scelta della Commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Pizzo Calabro (Vv), dopo analoga delibera del Consiglio comunale, di affidare ad Agenzia Entrate
Riscossioni, ex Equitalia, il servizio di riscossione coattiva dell’entrate tributarie e patrimoniali.
Tra le seconde rientrano i canoni per acqua e fognatura».
Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, insieme alla consigliera comunale 5stelle di Pizzo Calabro, Carmen Manduca, e al giurista Giuseppe D’Ippolito, referente del Punto M5s Sos Antiequitalia Calabria.
«I canoni del servizio idrico – precisa D'Ippolito – non costituiscono tributi ma corrispettivi contrattuali che non possono essere iscritti a ruolo e quindi affidati a concessionario.
Il principio, già affermato dalla Corte costituzionale con sentenza numero 335 del 2008, è stato costantemente ribadito dalla giurisprudenza di legittimità e di merito».
«È facile prevedere – prosegue il giurista e docente universitario – che si apriranno, quindi, una marea di contenziosi».
«Segnaleremo alla Prefettura – sottolineano i 5stelle – tale illegittima scelta e forniremo assistenza gratuita ai cittadini».
«Gli amministratori di Pizzo Calabro – incalzano D'Ippolito e Manduca – approvino piuttosto modalità di rottamazione dei tributi locali, secondo le possibilità offerte dalla legge di bilancio, in dirittura d’arrivo».
«Peraltro – concludono Nesci e Parentela – le tariffe del servizio idrico sono assolutamente illegittime, poiché formate sulla scorta delle tariffe altrettanto illegittime richieste da Sorical, secondo quanto più volte affermato e ribadito dalla Corte dei conti e dalla stessa Corte costituzionale.
Bene farebbe la giunta comunale di Pizzo, guidata da Gianluca Callipo, sindaco che è anche a capo dell’Anci calabrese, a contestare in giudizio le tariffe di Sorical, così rendendo giustizia alla comunità locale».