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Redazione TirrenoNews

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Domani si formalizzeranno gli impegni, ma è ormai certo che anche quest’anno Amantea avrà il suo carnevale.

Stamattina ne ha parlato la consigliera delegata e presidente del consiglio comunale Ciccia Caterina.

 

Sarà un carnevale che godrà come sempre dell’entusiasmo dei giovani carristi amanteani e camporesi.

In realtà solo a Campora SG, per il momento, si sta realizzando un carro carnevalizio, sul tema affascinante della romanità.

Oltre che i nuovi carri minori dell’Unitalsi e delle altre associazioni di solidarietà.

Mentre ad Amantea si stanno riprendendo e rinverdendo i carri del 2017.

Non importa che si tratti per quest’anno di un carnevale in tono minore.

La cosa importante è invece che la giunta Pizzino si sta orientando verso un grandissimo obiettivo per il 2019.

Ovviamente, sempre che sopravviva agli attacchi che le vengono sferrati nella speranza che cada e si vada a nuove elezioni.

Quasi che nuove elezioni possano risolvere i gravissimi problemi tipici di un comune dissestato.

Nei prossimi giorni con il permesso di chi di dovere vi presenteremo in modo integrale e compiuto il grandissimo obiettivo verso il quale si può viaggiare per il 2019.

Intanto vi segnaliamo che alcuni giovani amanteani sono andati a Viareggio per studiare e se possibile collaborare alla realizzazione dei più bei carri d’Italia .

A Viareggio le manifestazioni si terranno il 27 gennaio, il 4-11-13-e 17 febbraio.

E forse porteranno esperienze e nuove idee .

Purtroppo oltre la espressa buona volontà restano gli altri dubbi .

Vedremo.

Può considerarsi civile un paese che tollera il maltrattamento dei minori?

Ed è maltrattamento (art 572 del Codice Penale) ricorrere ai minorenni per l'accattonaggio impedendo loro di frequentare la scuola.

Ed è maltrattamento portare con se al freddo, in mezzo ai gas di scarico, anche i neonati e solo per suscitare sentimenti di pietà.

Una pratica abusata soprattutto dalle donne romene

Eccone un piccolo esempio.

Rende 6 gennaio 2018

I carabinieri di Rende ieri hanno denunciato in stato di libertà una trentenne rumena residente a Cosenza.

La donna è stata accusata di aver impiegato minori nell’attività di accattonaggio.

La donna infatti è stata sorpresa nei pressi di un esercizio commerciale di Rende mentre obbligava il figlio di tre anni a chiedere l’elemosina ai passanti.

Utilizzava la figlia di 3 anni per chiedere l’elemosina ai semafori, romena denunciata a Rende

Un fenomeno tristemente noto e diffuso, quello dell’utilizzo di bambini, a volte neonati, davanti ai semafori o ai supermercati per l’accattonaggio.

Anche il 26 agosto i carabinieri nel corso dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del degrado urbano nelle ultime ore hanno identificato due persone a Rende.

Si tratta di una venticinquenne di nazionalità rumena residente a Cosenza, denunciata in stato di libertà per il reato di impiego di minori nell’accattonaggio.

I militari hanno sorpreso la donna, nei pressi dei semafori di via Don Minzoni, a Rende, mentre chiedeva l’elemosina con la figlia di tre anni.

E’ stato inoltre segnalato all’autorità giudiziaria competente un ventunenne di nazionalità nigeriana, per la violazione amministrativa di accattonaggio e intralcio alla circolazione stradale.

I carabinieri infatti pare abbiano notato il ragazzo in via della Resistenza, sempre a Rende, mentre mendicava in modo molesto in prossimità di un semaforo, creando intralcio e pericolo alla circolazione stradale.

Al giovane veniva elevata la sanzione amministrativa di 25 euro.

Ma andiamo avanti .

Il 28 luglio ancora i Carabinieri di Rende hanno denunciato una 25enne rumena, resasi responsabile del reato di impiego di minori nell’accattonaggio.

La donna è stata infatti sorpresa a chiedere l’elemosina in prossimità di un semaforo a Rende, servendosi anche della figlia di tre anni.

La stessa è stata accompagnata presso gli uffici del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia, dove veniva identificata e denunciata in stato di libertà

Potremmo continuare a lungo

Il 30 giugno scorso sempre i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, hanno denunciato in stato di libertà una 25enne di nazionalità rumena residente a Cosenza, per l’impiego di minori nell’accattonaggio.

La donna, è stata sorpresa nei pressi dei semafori di via Don Minzoni, mentre impiegava la figlia di 3 anni per chiedere l’elemosina.

I militari nella stessa circostanza hanno anche segnalato una donna di 41 anni, anche lei nazionalità rumena per accattonaggio e intralcio alla circolazione stradale.

La donna sarebbe stata sorpresa a mendicare, sempre allo stesso semaforo, in modo molesto e creando intralcio e pericolo alla circolazione stradale ed è stata sanzionata.

E non basta.

Il 25 aprile 2017 i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, nella serata del 24 aprile 2017, deferivano in stato di libertà un 25enne di nazionalità rumena residente a Cosenza, per il reato di “Impiego di minori nell’accattonaggio”.

I militari operanti sorprendevano l’uomo, nei pressi del supermercato “Conad” di via De Amicis di Rende, mentre impiegava la figlia 12enne per chiedere l’elemosina nel piazzale antistante l’esercizio commerciale.

Ma si può andare avanti così?

E chi deve intervenire?

Forse il garante dei diritti dei minori?

Sembra proprio di si! Basta leggere la nota successiva, quella in cui invoca il bene della città, difende Robert Aloisio e svela le ragioni della restituzione delle deleghe, suggerisce le dimissioni di Pizzino, e ricorda i disagi provocati dalla giunta Sabatino!

Ma leggete:

 

La restituzione delle deleghe al sindaco Mario Pizzino da parte del consigliere comunale di maggioranza Robert Aloisio ha già sortito i primi effetti.

E’ il capogruppo di “Una città nel cuore” Tommaso Signorelli a prendere posizione, esortando gli altri componenti di maggioranza ad imitare il gesto, e chiedendo al primo cittadino di dimettersi.

<<Robert Aloisio non può essere considerato un semplice consigliere comunale.

È colui il quale ha sponsorizzato la candidatura di Pizzino a sindaco mettendosi lui stesso da parte. Se Pizzino oggi occupa l’ambita poltrona lo deve esclusivamente allo “Spirito libero”, di cui Aloisio è presidente.

Tutti ricorderanno, infatti, come il gruppo La Rupa, promotore della “Lista Azzurra”, aveva scaricato Mario Pizzino mentre Aloisio lo ha accolto a braccia aperte mettendosi a sua completa disposizione>>.

Questa premessa è doverosa proprio per far comprendere all’opinione pubblica <<come sia stata sofferta la decisione del consigliere di maggioranza di rimettere le proprie deleghe.

Si è trattato di un gesto molto forte, da ammirare e sicuramente fatto con coscienza e senso del dovere. Aloisio, infatti, a distanza di sei mesi ha capito perfettamente che quest’amministrazione non riesce più a dare risposte alla città di Amantea>>, ma soprattutto <<non si assume le responsabilità in merito a tutte le problematiche che man mano le si presentano davanti>>.

E, ancora: <<Io sono forse uno dei pochi che può comprendere perfettamente lo stato d’animo di Robert, considerando che quando ero assessore all’urbanistica, pur essendo stato il primo eletto con 707 voti, ho rimesso le deleghe nelle mani del sindaco e vi posso garantire che non è stato semplice. Aloisio, con questo gesto, ha avuto rispetto sia dei suoi elettori, sia di quelli che non lo hanno votato e che in queste ore stanno apprezzando la presa di posizione, considerando che l’amministrazione Pizzino in soli sei mesi ha battuto quella della Sabatino in fatto di disagi e disservizi per la popolazione>>.

Senza contare il fatto che <<Aloisio è sempre stato l’unico dell’attuale maggioranza che ha lavorato per la città senza percepire uno stipendio, a differenza degli assessori che in ogni occasione hanno sempre pensato bene di salvaguardare il proprio elettorato senza badare ai danni che quotidianamente arrecano ad Amantea.

Aloisio questo non lo ha fatto, e proprio perché non è riuscito più a dare risposte alla nostra città ha deciso di rimettere le deleghe.

Io non so cosa succederà da qui a breve, di sicuro è l’inizio della fine dell’amministrazione Pizzino>>.

A conclusione del mio intervento lancio un appello alla maggioranza, al sindaco e agli assessori. "Visto e considerato che ci sono altri consiglieri comunali di maggioranza che la pensano come Aloisio, ma che ad oggi non hanno ancora avuto il coraggio di compiere lo stesso gesto, è arrivato il momento di fare un obiettivo esame di coscienza e prendere finalmente posizione per il bene della città, perchè continuando ad amministrare in modo così irresponsabile e approssimativo si toccherà inevitabilmente il fondo.

Il sindaco sa bene che questa amministrazione non è un gruppo coeso, anche perché è risaputo come lo stesso sia stato partorito, pertanto farebbe bene a dimettersi e solo così dimostrerebbe realmente il proprio attaccamento ad Amantea e agli Amanteani."

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