Redazione TirrenoNews
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La nuova sentenza è perfino più dura di quella di primo grado.
Lula Da Silva dovrà infatti scontare 12 anni e un mese, a fronte dei 9 inizialmente comminati.
L'ex presidente brasiliano Lula Da silva è stato nuovamente ritenuto colpevole dei capi d'imputazione di corruzione e riciclaggio,.
"Posso dirvi che ho la coscienza pulita. Di certo più di coloro che mi hanno giudicato"
La corte d'appello di Porto Alegre, oltre a confermarne la colpevolezza, ha espresso una condanna perfino più severa rispetto ai 9 anni e mezzo inflittigli in primo grado: l'ex presidente operaio dovrà scontarne infatti 12 e un mese, e per effetto della cosiddetta legge sulla "Fedina pulita" rischia di non potersi candidare alle presidenziali.
"Posso dirvi che ho la coscienza pulita" ha dichiarato Lula ai suoi supporter.
"Di certo più di coloro che mi hanno giudicato, e di questo sono sicuro.
E allora aspettiamo di vedere cosa succederà nel paese: perché l'unica cosa di cui sono certo è che soltanto quando sarò morto finirò di lottare in difesa della democrazia e del popolo brasiliano"
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Anche la NATURA ce l’ha con Amantea?
Giovedì, 25 Gennaio 2018 19:19 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaDa non crederci!
Sembra che il mondo intero ce l’abbia con Amantea.
La politica normalmente fa molto poco, spesso niente o fa esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare.
Ma ora sembra che pure la natura sia nemica della nostra città!
Ma ecco di cosa parliamo: pensate che diversi anni fa un fico selvatico è nato in un buco di un muro del centro storico
Nessuno ci ha fatto caso.
In verità nessuno fa caso alle tante piante che nascono e crescono nei muri del centro storico e che li indeboliscono e spaccano.
E nessuno nemmeno sa se la competenza al taglio sia del comune o del proprietario del terreno su cui insiste il muro.
Di fatto questo piccolo fico è diventato enorme ed il tronco ha spaccato il muro.
Lo si vede dalle foto.
Non solo si è spaccato il muro ma si è anche sollevato anche il marciapiede della strada soprastante.
Una strada sulla quale passa mezza Amantea !
E nessuno sembra aver mai visto niente!
Già! E perché mai si dovrebbe vedere?
Ad Amantea non si vede mai niente.
Nessuno e mai.
Amantea è il paese dove ognuno di noi si fa i c…i propri, anzi è quel paese dove non devi parlare male del potere , e soprattutto dell’Amministrazione.
Noi non vogliamo parlare male dell’amministrazione, non sapremmo nemmeno a chi ascrivere la responsabilità di questo fatto.
Cioè quando sia nato questo fico.
Ora denunciamo il problema perché si provveda a far redigere un progetto generale di eliminazione delle piante che nascono e crescono sui muri del centro storico per evitare danni
E soprattutto che si disponga la approvazione di un regolamento che imponga tale manutenzione.
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Riceviamo e pubblichiamo:
“Il porto di Amantea- rappresenta una struttura strategica sul tirreno cosentino, contribuendo, di fatto, all’economia e allo sviluppo turistico dell’intero comprensorio.
Ora è necessario, per contribuire a rilanciare le ambizioni di sviluppo del nostro comune, la riapertura a stretto giro dell’importante infrastruttura.
Chiediamo all’Amministrazione comunale di rivolgere un’attenzione maggiore a questa problematica, che al momento non c’è.!!
Tant’è vero che il porto di Amantea rischia addirittura di non essere operativo per la prossima stagione estiva se non verranno attuate le urgenti e necessarie azioni di dragaggio della darsena che, puntualmente, tutti gli inverni si insabbia.
Nell’aprile scorso, indicammo la soluzione, poi attuata con successo dall’allora Commissione prefettizia insediata presso il Comune di Amantea, per avviare le attività di disocclusione dell’ingresso del porto
Il D.lgs 152/06 (T.U. Ambiente) art 184 lett. bb definisce il deposito temporaneo dei sedimenti prelevati dall'imboccatura, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, in attesa della caratterizzazione.
Successivamente, gli stessi, dopo il parere favorevole dell'ARPACAL ARPA e le relative autorizzazioni regionali, possono essere riutilizzati per il ripascimento costiero.
Questa e' la norma che venne adottata dalla commissaria Colosimo su suggerimento della stessa regione, per sbloccare velocemente l'imboccatura del porto.
Basterebbe, oggi, che l’Amministrazione comunale ri-adottasse quel provvedimento commissariale per bloccare la situazione del porto di Amantea.
Pertanto non bisogna perdere piu’ tempo, e soprattutto, e’ necessario essere onesti con i tanti diportisti e pescatori che attendono da tropo tempo risposte concrete da chi amministra, che purtroppo continuano a non arrivare, piuttosto, si preferisce fornire informazioni prive di qualsiasi fondamento.
Anche sul finanziamento della regione Calabria, oggi la partita e’ tutta politica, non ci sono altre motivazioni.
Per il Porto di Amantea, ammesso nell’ambito del bando porti emanato dal Dipartimento Lavori pubblici che prevedeva la ripartizione di oltre 21 milioni di euro sulle proposte ritenute idonee, non ci sono le coperture finanziarie e non se ne intuisce la motivazione.
Prima la regione emana un bando di oltre 21 milioni di euro per la portualità calabrese e poi, i progetti ritenuti idonei, non trovano la copertura finanziaria!!.
Una struttura strategica, dunque, riconosciuta anche dalla commissione tecnica che ha valutato positivamente il progetto di riqualificazione, facendolo rientrare tra i primi otto ammissibili sull’intero territorio regionale, ma che di fatto viene accantonata per rilanciare altri porti evidentemente “sponsorizzati” da qualche politico locale vicino all’attuale amministrazione regionale di centro sinistra.
Ecco perché l’amministrazione comunale di Amantea, che ha sempre vantato rapporti diretti con il presidente della giunta regionale Oliverio, se ne e’ capace, deve chiedere con fermezza di integrare e rimpinguare le risorse già assegnate con altri fondi così che, il progetto per il porto di Amantea ritenuto idoneo dalla commissione di valutazione, possa essere finalmente finanziato.
Vincenzo Lazzaroli
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